UNIONE MEDIANTE IDENTIFICAZIONE CON IL TUTTO
Carlo Setzu
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Il cervello olografico del neurofisiologo Karl Pribram.
Il processo evolutivo avviene attraverso una progressiva armonizzazione e unificazione delle energie collettive. In qualche modo dovremmo comprendere le logiche dei salti quantici evolutivi dagli atomi alle cellule e dalle cellule al multicellulare per capire come gli esseri umani possono co/evolvere e unificare le proprie coscienze individuali formando una coscienza planetaria, un mondo di essere umani che si muova ed esista con una sua propria autonomia. Bisogna creare un progetto in grado di realizzare questi presupposti su scala planetaria. Si sta formando una rete di connessioni planetarie, una rivoluzione di pensiero e di coscienza che costituirà la base della cultura e della Coscienza planetaria.
Il Club di Budapest, che serve l’evoluzione umana, istituito dal Prof. Ervin Laszlo, uno tra i gruppi culturali più creativi del panorama internazionale, la cui dichiarata finalità è proprio la realizzazione della Coscienza planetaria, porta avanti uno studio scientifico multidisciplinare sulla Coscienza collettiva. Il suo manifesto è intitolato: “Manifesto nello spirito della Coscienza planetaria”, al quale aderiscono moltissimi Premi Nobel tra cui Diesel, Rotbtat, Gobarchev, Morin, Bèjart, Clark, Menuhin, il Dalai Lama e moltissimi altri. Per la prima volta nella storia della cultura umana un cospicuo numero di rappresentanti della più alta cultura internazionale afferma la necessità di considerare l’evoluzione della coscienza individuale verso una più vasta e comprensiva Coscienza planetaria, come lo strumento preferenziale per risolvere creativamente i molteplici problemi dell’attuale crisi e in particolar modo la crisi eco/sistemica mondiale.
Si sta costruendo un Tempio del sapere dove scienza, arte e spiritualità finalmente possono ritrovare la loro unità, dove è possibile comprendere la bellezza e il mistero dell’esistenza. Ogni colonna del Tempio rappresenta un archetipo dell’inconscio collettivo e quindi una struttura fondamentale della cultura universale. È un sistema che permette di imparare a conoscere la realtà in modo unitario, sia nei suoi lati scientifici e materiali che nelle sue dimensioni psichiche e spirituali. Un sistema fondato su principi umani e creativi che potrebbe essere insegnato in tutte le scuole del mondo come base per una cultura planetaria, olistica e sistemica. L’inizio di un sapere in cui l’essere umano è in armonia con se stesso, con gli altri e con l’intera natura vivente.
Il modello Cyber può fornire gli elementi concettuali per poter comprendere la complessità multidimensionale dell’esistenza, senza perderne il senso di unità. Unità e complessità sono i due poli da riunire: una visione unitaria nasce dall’integrazione tra il pensiero razionale/analitico, che frammenta l’esistenza nei suoi componenti costitutivi, e il pensiero analogico/intuitivo che rivela l’unità intrinseca tra le parti.
Non c’è divisione tra coscienza individuale e Coscienza cosmica, e si realizza attraverso gli stati di profonda meditazione, l’identità fra il Sé e la Coscienza del Tutto. Questo ci dicono le filosofie orientali, penso però che il pensiero orientale rimane incompleto, perdendo di vista la materia e le sue logiche meccaniche più complesse.
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