IL DISCEPOLATO NELLA NUOVA ERA
Carlo Setzu
Quinta lezione
I discepoli in questi gruppi devono tenere vivo il rapporto con 10 gruppi interiori, che ne formano nondimeno uno solo. Questa energia di gruppo fluirà allora attraverso tutti i gruppi, proprio nella misura in cui i loro membri come gruppo:
1. Saranno in rapporto con la fonte interiore di potere.
2. Non perderanno di vista l’obiettivo del gruppo
3. Coltiveranno la duplice capacità di applicare le leggi dell’anima alla vita individuale e le leggi del gruppo alla vita del gruppo.
4. Useranno tutte le forze che affluiscono nel gruppo per il servizio, dovranno perciò imparare a registrarle e impiegarle correttamente. Bisognerà capire quali centri usare quando sarà stabilita l’unità di gruppo, perché la forza potrebbe essere troppo potente per il singolo discepolo.
L’obiettivo infine diviene:
· L’unificazione con i fratelli del gruppo.
· L’allineamento con la sua anima e col gruppo interiore che è causa soggettiva del gruppo esteriore.
· Espressione della tecnica particolare che il gruppo dovrebbe impiegare.
Ecco i centri da usare:
Gruppo 1 Centro della testa, cuore e gola.
Gruppo 2 Centro della testa, cuore e plesso solare.
Gruppo 3 Centro della testa, cuore ajna.
Gruppo 4 Centro della testa, ajna e gola.
Gruppo 5 Centro della testa, cuore e centro basale.
Gruppo 6 Centro della testa, cuore e plesso solare.
Gruppo 7 Centro della testa, cuore e centro sacrale.
Gruppo 8 Centro della testa, plesso solare e gola.
Gruppo 9 Centro della testa, gola e sacrale
Gruppo 10 Centro della testa, cuore, sacrale e basale.
Nel lavoro di gruppo i sentimenti, le reazioni, i desideri e i successi dell’individuo non contano. Le quattro qualità per la scelta dei discepoli sono: sensibilità, impersonalità, doti psichiche e polarizzazione mentale.
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