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IL DISCEPOLATO NELLA NUOVA ERA
Carlo Setzu
Ottava lezione
Quando impareranno i discepoli che l’atteggiamento di “non curarsene” (una forma di indifferenza e una delle tecniche più rapide per sollevare il Sé dalle pretese della personalità?). Non si tratta di applicarla con i rapporti con altri. È l’atteggiamento della loro personalità pensante e integrata nei confronti del corpo astrale. Sono reazioni che vengono semplicemente riconosciute, vissute, tollerate ma senza permettere loro di diventare degli ostacoli. Il processo è basato sulla convinzione profonda del persistere dell’essere immortale presente nelle forme dell’anima e della personalità.
Vi rammento che come discepoli vi preparate all’iniziazione e che ciò implica:
· Aumento di consapevolezza e di sensibilità all’esperienza, nonché alla vita in tutte le forme.
· Capacità di fare per altri quante Io (il vostro Maestro) cerco ti fare per voi; attualmente in modo minore, ma più tardi in altre vite, molto di più.
· Coraggio di conoscere tutto, di realizzare tutto e di amare con saggezza paziente e sincerità inalterabile.
Tre qualità hanno grande importanza e ne siete individualmente responsabili:
· Facilità di rapporto, coltivando due aspetti dell’arte dei rapporti eternamente basati sull’attrazione amorevole:
· Rapporto e contatto con l’anima tramite l’allineamento e la meditazione corretta.
· Rapporto e contatto con i fratelli di gruppo; è la base dell’opera costruttiva comune.
· Impersonalità o divina indifferenza senza reazioni personali e la negazione dei pregiudizi, dei più piccoli preconcetti ti ogni tradizione, influenza e ambiente della personalità.
· Amore. È la comprensione e l’atteggiamento inclusivi, non critici e magnetici che mantiene l’integrità del gruppo e non permettono che avvenimenti secondari o atteggiamenti personali ne turbino l’azione.
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