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IL DISCEPOLATO NELLA NUOVA ERA

Carlo Setzu

Undicesima lezione

 

 

L’energia del livello astrale superiore, che reagisce a quell’e­nergia che chiamiamo intuizione o buddhi, è la saggezza. Questa energia è la sola che dissipi i miasmi, le foschie e le nebbie del mondo astrale. Essa guida gli uomini verso i maestri di saggez­za. Tenere a mente, dunque, che è compito del discepolo di oggi introdurre nella nuova era l’idea di gettare luce nelle nebbie astrali e sulla grande illusione. Alla luce esse spariranno. L’uso corretto delle energie praniche (sono sette), dissiperà sicuramente la malattia e i disturbi fisici e guarirà le sofferenze del fisico umano.

 

Ma in rapporto a ciò, due questioni sono essen­ziali, che raramente coesistono:

 

·         L’energia dell’anima — come quella della mente universale e dell’intuizione — deve essere posta in azione sul piano fisico dal sapiente e dal guaritore. Entrambi devono cooperare.

·         Occorre una diagnosi esatta della malattia e della sua causa, del karma del paziente, dello stato dei suoi centri, del suo allineamento e del sue livelle evolutivo.

 

Altri gruppi sono associati in modo peculiare con il numero quattro e collegano personalità e Monade (il triplice uomo inferiore e la Triade spirituale) nonché la mente inferiore, l’anima e la mente superiore.

        Il quarto regno di natura (atlantideo), a sua volta, funge da ponte fra i tre superumani e i tre subumani. Inoltre il quarto piano buddhico (che deve essere raggiunto dal ponte di luce, (l’antahkarana) unisce i tre mondi superiore dell’esistenza spirituale e i tre inferiori del lavoro e dell’esperienza umani.

 

Nota: il gruppo non è più forte del sue componente più debole, ed esotericamente soffre come un tutto unico e perde forza quando uno solo dei membri non è all’altezza dell’occasione e cade vittima delle nebbie personali.

 

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