LA VITA ESOTERICA
Carlo Setzu
Parte terza di sei
La formazione esoterica e lo sviluppo psichico
L’esoterismo è una ricerca collettiva di penetrazione nel mondo delle forze e delle energie governate dalle leggi, secondo una direttiva spirituale tendente all’attuazione del Piano divino.
L’aspirante deve investigare subito sulle energie antagoniste della sua personalità che lo condizionano e quindi penetrare nel mondo delle forze occulte per servirsene; questo dev’essere fatto con puro movente scartando le forze malefiche.
È un nostro preciso dovere sconfiggere le forze del male per evitare i conflitti, lavorando sulle cause esoteriche interiori, tenendo presente che nelle attività esoteriche sono incluse anche le politiche nazionali e internazionali, questo perché ormai le masse hanno acquisito una mentalità politica.
L’esoterismo è la scienza dell’anima di tutte le cose contenute nel piano fisico cosmico (tutti i nostri sette piani o principi). Questa sostanza è tangibile e permeata di karma e sottostà a forze ed energie ben precise, siano esse della natura, dell’anima o della vita.
La sensibilità dell’esoterista, per poter raggiungere la comprensione della qualità che anima l’intera vita del pianeta, deve discernere la vita che conforma ogni singola cosa, e la scoperta delle energie di raggio che lo animano e si manifestano nella sua personalità.
Lo scopo è di purificare, redimere e salvare la materia delle forme, ed elevare la sostanza ad un livello più alto, concorrendo così alla Volontà del Logos.
Si lotta con gli eventi, le crisi e le circostanze per capirne il significato e la loro interdipendenza con il tutto; si arriva così alla conclusione che solo il grande Sé è importante, perché egli è al di sopra di ogni aspetto contingente del mondo fenomenico.
Sviluppando i centri, senza particolari violenze tecniche, ma curando l’aspetto anima, mediatrice e redentrice della materia, si penetra coscientemente nel mondo del significato e delle realtà soggettive.
L’esoterismo concerne la mutua relazione di tutte le anime, la Legge di Impulso Magnetico, il rapporto e l’azione reciproca e l’interpretazione e gli scambi dei sette gruppi di anime sui livelli superiori del piano mentale.
L’uomo dev’essere arbitro del proprio destino ed esponente della divinità innata, e non deve lasciarsi guidare e dirigere da voci che gli suggeriscono cosa fare o cosa non fare, ma mettersi in contatto cosciente con l’anima, perché gli esseri superiori comunicano da anima ad anima, impressionando la mente ed il cervello che è cosciente ed ha una reazione sensibile.
Quando gli uomini intelligenti riconosceranno gli errori del passato, gli egoismi, le ambizioni nazionali e territoriali, il rifiuto di abbandonare i vantaggi del passato, le interferenze delle religioni, l’incertezza sul mondo soggettivo, le emozioni negative e le paure, allora essi si sveglieranno ai bisogni del momento e si impegneranno nella vita pubblica, affinché i giusti rapporti umani e la buona volontà si affermino.
Il “nuovo” è impedito dalla cristallizzazione o dalla conservazione della forma, dall’attrazione della materia e da ciò che esiste nella vita della forma nei tre mondi, che bloccano l’afflusso di ciò che è nuovo e impedisce la comprensione di ciò che appartiene alla nuova era, neutralizza gli effetti della natura e della civiltà che si avvicina, alimenta i fuochi dell’odio, della separatività, della critica e della crudeltà. Queste forze “portano perfino i discepoli ad esprimere odio verso persone ed ideologie”.
Ad ogni incarnazione la conoscenza esoterica cresce e trascende la comune coscienza nei tre mondi e tramite la conoscenza della mente astratta, la ricettività della luce, la percezione buddhica e la costruzione dell’antahkarana (fusione della personalità con l’anima e con la Triade spirituale) appaiono le prime percezioni della natura della Volontà (esistenza di un Centro dove il Volere di Dio è conosciuto).
Per sviluppo psichico si intende:
· Capacità di rispondere intuitivamente alle idee.
· Sensibilità all’impressione del Maestro (durante i pleniluni).
· Pronta risposta piena d’amore alle necessità reali del prossimo.
· Esatta percezione mentale.
· Libertà dall’illusione, dall’annebbiamento e illuminazione del cervello.
· Comprensione dell’energia e uso corretto della forza.
· Conoscenza della Legge dei Flussi.
Sensibilità psichica
Lo sviluppo psichico porta l’uomo dalla triplicità della differenziazione, all’unità, attraverso il dualismo. Esso dev’essere basato sulla conoscenza e la funzione dell’energia che passa nel quintuplice filo (tre creati dall’uomo e due dall’anima) e portata al centro della gola per uso creativo. L’aspirante però deve saper distinguere con chiarezza la linea di demarcazione fra comprensione intuitiva e le forme di psichismo superiore, il segreto sta nella capacità di mantenere la mente ferma nella luce.
È degno di nota il fatto che gli stimoli, gli impulsi e i desideri del discepolo differiscono da quelli dell’uomo comune, perché sono accompagnati da interrogativi e da una costante ricerca interiore del motivo e del proposito.
La sensibilità psichica, anche se di ordine elevato, deve essere superata dalla sensibilità spirituale. L’emozione, il sentimento e le reazioni della personalità come mezzi per salvare il prossimo, devono essere sostituiti dalla “Divina Indifferenza” che lascia l’anima libera di servire.
Gli psichici inferiori dovrebbero raggiungere come obiettivo gli annebbiamenti emotivi superiori e per dominarne la natura controllarli tramite l’intuizione. Questa è la via della devozione. La sensibilità astrale dev’essere bilanciata affrontando con gioia i nostri doveri e chi ci circonda, mantenendo la mente sulle cose occulte, e ammantandosi di una forma pensiero spirituale.
Anche l’energia ashramica concorre ad equilibrare la sensibilità astrale perché, stimolando i centri del cuore e del la testa, fa salire le forze astrali dal plesso solare.
Quando è necessario esprimere il consenso di un cuore amorevole, è bene controllare l’uso della mente, perché potrebbe essere una forma d’orgoglio.
I poteri di chiaroveggenza e chiarudienza non sono un indice di progresso spirituale, anzi potrebbero portare all’autocompiacimento. Ciò non toglie che alcuni discepoli possano acquisire inconsapevolmente i poteri psichici inferiori, l’importante è aver già acquisito un altruismo automatico.
Conoscere questi poteri serve per poter soccorrere coloro che subiscono prematuramente fenomeni psichici. Questo è un servizio importante da svolgere senza pregiudizi e timori, perché “la sensibilità psichica è inclusa nella comprensione di questa fase del discepolato”. Comunque, usare i poteri psichici prima che l’aspirante abbia preso contatto con l’anima non è consigliabile. Colui che è infuso d’anima non ha bisogno di usare poteri psichici inferiori (anche se li capisce) ma quelli superiori (intuizione e illuminazione); le sensazioni oramai dovrebbero essere sotto la soglia della coscienza.
Quando l’intuizione spirituale è risvegliata, l’iniziato, dotato di un pensiero sintetico, potrà usare saggiamente le facoltà psichiche per aiutare l’umanità, con spirito altruistico e di servizio. Con l’evoluzione e l’unione personalità-anima, lo spirito ne coglie i frutti, se il discepolo esprime “perfetto amore e perfetta intelligenza, manifestati come amore-saggezza” .
|