EVOLUZIONE
Carlo Setzu
Quarta Parte di Quattro
LA PERSONALITÀ.
- L’energia della mente. La forza di manas. Il riflesso della volontà e del proposito divini. Motivazione. L’impulso a formulare piani, secondo la Legge di Sintesi.
- L’energia del sentire. La capacità di rispondere. Il sentimento emotivo, l’energia astrale. Il riflesso dell’amore. La forza del desiderio. L’impulso ad aspirare. Lo stimolo evolutivo divino. La tendenza ad attrarre, a essere magnetico, secondo la Legge d'Attrazione.
- L’energia della vita. La capacità d’integrare, di coordinare. La forza del corpo eterico o vitale. Il riflesso dell’attività intelligente o moto divino. L’impulso ad agire, a essere dinamico, secondo la Legge d'Economia.
- L’energia della materia densa. L’attività esteriorizzata. Le reazioni automatiche dell’involucro esterno. Il più denso punto d’unità. L’aspetto più basso della sintesi.
IL SÈ SUPERIORE.
- L’energia di buddhi. La forza dell’amore divino raziocinante. L’intuizione. È parte del fiore d’energia attrattiva, e si focalizza nei “petali d’amore del loto egoico o corpo causale”. Si riflette nella coscienza senziente, astrale, emotiva della personalità.
- L’energia di Atma. La forza della volontà divina. L’incarnazione del proposito divino. Si focalizza nei “petali” del sacrificio del loto egoico o corpo causale. Il suo riflesso si trova nella natura mentale della personalità.
LO SPIRITO O SÈ DIVINO.
- L’energia della vita stessa.
Queste energie costituiscono l’essere umano, un’unità d’energia. Esse ne fanno essenzialmente un essere attivo dotato d’intelligenza, amore e vitalità. Si sviluppano poi nel tempo e nello spazio e, per effetto del grande esperimento evolutivo, lo portano infine al pieno fiorire della sua natura, e alla completa espressione delle sette energie che lo condizionano. Gli stadi dell’evoluzione dell’uomo:
- Stadi d’individualizzazione.
- Tutti i centri del corpo si risvegliano e iniziano a funzionare debolmente.
- Soprattutto i centri sotto il diaframma sono sottoposti all’impatto e all’effetto della vita che fluisce.
- In tutti i centri, tre dei petali sono “risvegliati” e manifestano attività, qualità e luce.
2. Stadio d’intendimento, in cui l’uomo è un essere autocosciente che si dirige da sé:
· Tutti i petali di tutti i centri sono svegli, ma è quiescente il punto focale. Esso riluce debolmente, ma senza attività vera e propria.
· I centri sopra il diaframma, esclusi i centri ajna e della testa, sono ricettivi all’impatto e all’afflusso della vita.
3. Stadio del discepolato, quando individualità e personalità cominciano a fondersi.
· I due centri della testa diventano sempre più attivi.
· I petali sono tutti vibranti, e la vita dinamica dell’Ego comincia a trascinare in attività il centro del loto.
· La luce dei petali dei centri sotto il diaframma impallidisce mente quello del loto si fa sempre più brillante e vivo.
Sono tutti processi lenti e perdurano lungo i Sentieri della Purificazione e del discepolato.
4.Stadio dell’iniziazione, quando si attua l’unificazione completa.
· I quattro centri sopra il diaframma prevalgono.
· Il centro alla base della spina dorsale si desta e i tre fuochi degli aspetti materia, anima e spirito (fuochi per attrito, solare ed elettrico) si uniscono e fondono.
· Tutti i centri dell’iniziato possono essere intensificati elettricamente a volontà e usati tanto insieme che uno per volta, secondo la richiesta o la necessità che gli si presenta.
Teniamo sempre presente che ciò che ci interessa è l’anima quale centro di coscienza e i veicoli quali centri d’esperienza. Eliminiamo dalla mente le connotazioni più materialistiche su cui si è insistito in passato. Annie Besant nel suo Saggio sulla Coscienza tentò di evitare l’errore del materialismo e di esprimere una visione reale della verità, ma le parole sono fattori di limitazione, che spesso velano e nascondono la verità.
L’origine e la meta dell’uomo son tuttora poco considerate, e si studia dal punto di vista di una breve esistenza, e delle sue doti attuali. Fino a quando non sarà integrato nel tempo quanto nell’ambiente, e la Legge della Rinascita non sarà ammessa come l’ipotesi più probabile, il processo evolutivo, i rapporti fra individui e lo sviluppo dei vari organismi non potranno essere realmente compresi non vi sarà vera saggezza. La conoscenza è il risultato dell’integrarsi dell’individuo nell’ambiente e la saggezza è l’effetto del suo coordinarsi nel tempo.
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