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EVOLUZIONE

Carlo Setzu

 

Terza Parte di Quattro

 

Compimento dell’evoluzione

            Nessun uomo è mai posto in circostanze insopportabili, ma una volta che si sia posto intelligentemente dal lato dell’evoluzione, prima di ciò potrà essere e sarà trascinato dagli eventi delle circostanze, la passione del karma del gruppo e di quello parziale lo costringerà in situazioni necessarie per il processo di risveglio alle proprie possibilità innate.

            Una volta diventato egli stesso il costruttore cosciente che cerca di dominare le forze e i costruttori della sua natura inferiore e di costruire il Tempio di Salomone, allora non è più soggetto alle condizioni precedenti; diviene un governatore, un costruttore e un trasmettitore, fin che viene il momento in cui egli è tutt’uno con gli Angeli solari, e il lavoro dell’evoluzione umana è compiuto.

 

Conseguimenti della coscienza

            È evidente che la conoscenza dei cicli e della manifestazione o oscuramento della forza di un Raggio condurrà un giorno a operare con la legge e intelligente collaborazione con il piano dell’evoluzione. Si può qui affermare che i sette Kumara (i quattro exoterici e i tre esoterici) collaborano con questa legge, e operino exsotericamente secondo il Raggio al potere, ad eccezione del primo Kumara, il Logos del nostro schema, che – essendo il punto di sintesi del tutto – resta sempre in attività oggettiva.

            È quest’attività di raggio che governa l’oscurazione o manifestazione di un sistema e di uno schema con tutta quanta è incluso in queste manifestazioni. Di qui, l’importanza data, in tutti i libri occulti, allo studio dei cicli e alla distinzione dei cento anni di Brahma nelle sue parti componenti. In questa conoscenza sta celato il mistero stesso dell’Essere, e la forza elettrica ed è la sintesi fohatica.

            I deva inferiori si trovano solo nei tre mondi. Di là di questi tre piani vi sono i tre aspetti dei tre piani maggiori che si manifestano mediante il quarto piano, di conseguenza si hanno le sfere dei Logoi planetari sul piano di buddhi.

            Dal punto di vista della filosofia esoterica il piano fisico cosmico, sul quale si trova tutto il nostro sistema solare, deve essere studiato sotto un duplice aspetto:

 

  1. Dal punto di vista degli Uomini Celesti che copre l’evoluzione dei quattro piani superiori o livelli eterici cosmici.
  2. Dal punto di vista dell’essere umano nei tre mondi, l’evoluzione dell’uomo si compie nei tre mondi, così come quella degli Uomini Celesti si compie nei quattro piani superiori. 

            Oggi l’umanità ha soprattutto bisogno di sviluppare regolarmente la capacità di rispondere coscientemente alla rivelazione evolutiva e comprendere per gradi il Piano divino, che consentirà all’uomo di: 

  • Operare con coscienza e intelligenza.
  • Comprendere il rapporto tra forma, qualità e Vita (primo, secondo e terzo aspetto).
  • Compiere quella trasmutazione interiore che porterà in manifestazione il quinto regno della natura, il regno delle anime.

 Tutto ciò deve compiersi nella sfera della consapevolezza o risposta cosciente, per mezzo del costante perfezionamento dei veicoli o meccanismi di risposta, e con l’aiuto della comprensione e dell’interpretazione spirituali. In sintesi, l’evoluzione avviene nei seguenti tre modi: 

1.    La coscienza esclusivamente umana, che inizia con il processo d’individualizzazione e culmina con il dominio della personalità.

2.    La coscienza egoica, quella dell’Angelo

    solare, che inizia con la preparazione all’iniziazione  sul Sentiero del Discepolato e culmina nel Maestro perfetto.

3.    La realizzazione monadica. Questa frase è priva di significato per noi, perché concerne la coscienza del Logos planetario. Inizia alla terza iniziazione, dominando l’anima, e si manifesta mediante la personalità.

 

L’uomo, l’essere umano medio, è un complesso di tendenze separative, forze incontrollate ed energie sconnesse che lentamente e per gradi si coordinano, fondono e uniscono nella personalità separativa.

L’uomo, l’Angelo Solare, è il complesso delle energie e delle forze che sono unificate, fuse e dominate da quella tendenza all’armonia che è l’effetto dell’amore ed è qualità precipua del divino.

L’uomo, la Monade vivente, è la realtà velata, nascosta dall’Angelo della Presenza. È la reazione sintetica del Proposito del Logos, simboleggiato dalla qualità divina rivelata e manifestata dalla forma. 

L’opera dell’evoluzione, come parte della determinazione divina di esprimersi mediante la forma, ha perciò necessariamente il compito di rivelare, e per quanto riguarda l’uomo ciò si compie come sviluppo evolutivo dell’anima, suddiviso in tre stadi: 

1.    Individualizzazione della personalità.

2.    Iniziazione dell’Ego o anima o Sé superiore.

3.    Identificazione con la Monade.

 

       Le tre energie della personalità sono il corpo eterico, veicolo dell’energia vitale, il corpo astrale, veicolo dell’energia sensibile o forza senziente, il corpo mentale, veicolo dell’energia intelligente della volontà, destinato a essere l’aspetto creativo dominante. 

Il Sé superiore (il secondo aspetto) è una combinazione di energie, quelle dell’amore e della volontà o proposito, che è la qualità del filo della coscienza e della vita. Quando dominano la terza energia della mente, esse producono l’uomo perfetto. Illustrano i problemi dell’uomo; ne indicano la meta; giustificano e spiegano l’energia dell’illusione, e infine additano la via dello sviluppo psicologico che porta l’uomo (dal triangolo della triplicità e della differenziazione) all’unità, attraverso il dualismo. “Il compito dei teosofi è di esprimere la dualità d’amore e volontà, mediante la personalità”. “Scopo dell’iniziato è di esprimere la Volontà di Dio, mediante l’amore già sviluppato e con l’uso saggio dell’intelligenza”.

L’evoluzione (quale da noi intesa e come deve essere studiata dall’intelletto umano) è la storia dell’evoluzione della coscienza e non della forma.

Quando l’impulso a sacrificare per redenzione, per vincere, conquistare o salvare ciò che si ritiene desiderabile sarà capito, si potrà spiegare lo sviluppo dell’uomo. Questa tendenza o impulso è diversa dal desiderio, come oggi inteso e studiato. Ciò che comporta in realtà è l’affiorare di ciò che è divino nell’uomo. È un aspetto del desiderio ma né è il lato attivo e dinamico e non il sentimentale. È la caratteristica predominante della Divinità.

Il primo effetto dell’afflusso di forza del Sé superiore, che è il fattore principale che determina il servizio, è l’integrarsi della personalità e l’unirsi dei tre aspetti inferiori in un solo complesso che serve. È uno stadio preliminare e difficile per il neofita. Egli acquista consapevolezza della propria capacità per esprimere la forza che incalza; Temporaneamente egli costituisce un serio problema per gli associati, perché non scorge altra visione che la propria; l’aura critica dell’ambiante e il premere della forza assertiva in lui fa inciampare i “piccoli”, per cui i teosofi più anziani ed esperti devono continuamente riparare gli errori – per suo conto.

Temporaneamente egli è vittima della propria aspirazione a servire e della forza che scorre in lui. Questo stadio in certi casi brucia i semi latenti dell’ambizione. Essa è il desiderio personale di perfezione e, a tempo e luogo, è una dote divina, ma si deve sradicare quando la personalità diventa strumento dell’anima.

In altri casi il teosofo ha una visione più ampia e amorevole, distoglie gli occhi dalle proprie realizzazioni, e lavora in silenzio concorde con tutti i gruppi di veri servitori. Sommerge le tendenze personali, le sue idee e ambizioni nel bene maggiore del tutto, e perde di vista il non/sé. Forse non c’è suggerimento migliore, per chi vuole comportarsi da vero servitore, dell’invito a ripetere giornalmente, con tutta la forza del cuore e della mente la consacrazione che conclude il Catechismo Esoterico: “Assolvo il mio compito con ferma risoluzione; con sincera aspirazione; non sogno né riposo; lavoro; servo; prego; sono la Croce; sono la Via; passo oltre il lavoro compiuto; calpesto il sé ucciso; abbatto il desiderio, e lotto, immemore della ricompensa”. “Rinuncio alla pace; perdo il riposo, e nella tensione del dolore, perdo me stesso, trovo Me stesso ed entro nella pace”. “A tutto ciò solennemente m’impegno, e invoco il Sé superiore”.

È interessante presentare la Sapienza Antica dal punto di vista dell’energia e dalla struttura essenziale dell’esoterismo.

 

 

 

 

 

 

 

 

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