LA COMPASSIONE SECONDO LA DOTTRINA DEL CUORE
Carlo Setzu
Quarta parte di quattro
Trasmutare significa elevare la forza della personalità in energia egoica. Con il contatto magnetico e l’esperienza avviene il processo di trasmutazione; è un metodo tramite il quale l’inferiore viene assorbito dal superiore; praticamente i tre centri inferiori vengono elevati ai tre centri superiori della testa, del cuore e della gola, e che in seguito le loro energie verranno centralizzate nei tre centri direttivi della testa
Questo processo è indispensabile per poter costruire l’antahkarana, ma ancora più importante è comprendere i significati, dal punto di vista dell’intento della Monade. La trasmutazione riguarda l’espressione della forza di vita sui tre piani inferiori; la trasformazione concerne i tre aspetti della mente sul piano mentale (mente concreta, figlio della mente e mente astratta); la trasfigurazione riguarda la vita della Triade spirituale sui suoi livelli di identificazione.
L’uomo può trasmutarsi in bontà, bellezza e verità tramite il Ponte arcobaleno (antahkaarana di gruppo), così può restare nella luce e trasmettere energie superiori nel mondo, sotto forma di ispirazione, diventando una sorgente di energia radiante, illuminando e donando forza all’uomo. Con l’uso dell’antahkarana si rinnovano tutti i veicoli e inizia un processo di trasmutazione, rimpiazzando la sostanza inferiore con la superiore; possiamo dire che qui inizia il processo della vera sublimazione.
La trasformazione dell’esistenza avviene quando poniamo nella vita il cuore come principio guida e trasmutatore di energie. Esso è la dimora della coscienza e il legame con il Supremo, perciò bisogna educarne le potenzialità mediante la costruzione di un cervello che funzioni veramente. .
Quando il pensiero umano riconoscerà nel cuore l’organo stimolante e non egoistico e un coadiuvatore delle energie più sottili, la vita prenderà d’un tratto a trasformarsi, secondo il suo destino. Il cuore ha la capacità d’assimilare gli influssi estranei per trasmutarli e impedire che avvelenino l’intero organismo.
I petali dell'amore sono connessi con l’atomo permanente egoico. Il centro del cuore e il plesso solare trasmettono energia di attrazione, affinità, comprensione e intuizione. Quando però l’energia dei petali dell’amore affluiscono nel corpo astrale e incontrano emozioni negative, creano gli annebbiamenti e la maya. Dove sorgono impulsi incontrollabili, si creano nell’uomo brucianti desideri materiali.
I petali della volontà o sacrificio riescono alla fine a dissipare l’energia del Guardiano della soglia, creando un senso di indifferenza divina e di distacco, e trasmutano il desiderio in aspirazione, e quindi in intuizione e pura volontà.
Non prestando attenzione e massima vigilanza alla vita del cuore, un desiderio indegno potrebbe distruggere tutto ciò che di spirituale si è costruito, perciò dobbiamo assimilare, tramite l’educazione del cuore, i sentimenti a livello sottile, così la gioia affluirà copiosa inondandoci.
L’uomo deve imparare a raggiungere i livelli superiori coscientemente, passo dopo passo. Deve controllare ogni movimento e pagare il prezzo per ogni promozione. In questo modo avrà sempre sotto di se un ponte, sul quale andare e tornare secondo le sue necessità. Mentre va verso il vero Sé costruisce, con sforzo e lavoro, i ponti e integra il suo settemplice meccanismo. Quando il ponte tra tutti i veicoli è costruito, allora può invocare la luce interiore. Quando la rivelazione del Sé inizia, l’uomo deve lentamente rimuovere l’impalcatura costruita nel tempo col la lettura e lo studio, così la luce del sole lentamente irradierà e annienterà tutti i mezzi usati per raggiungere la meta, e il suo Sé è realizzato. Egli allora creerà una vampa di fuoco puro nel cuore e quella agirà da perfetta invulnerabile protezione.
La volontà di Dio (il Logos planetario), essenza fondamentale centralizzata e focalizzata a Shamballa, è l’ispiratrice della volontà umana, in termini gerarchici è la volontà-di-bene, e in termini umani è buona volontà, amore e giusti rapporti. Essa, attuando il proposito, passa attraverso lo strumento del discepolo che può così comprenderne una piccola parte ed esprimerla sotto forma di servizio al piano divino, comunicando entro i limiti dell’Ashram.
La Volontà è l’aspetto sintetico dell’ispirazione, che racchiude tutte le aspirazioni minori. . Quando è attiva, attraverso la Legge di Sacrificio, collega testa e cuore, controlla le forze ed il fuoco da dispensare nel mondo con perizia, amore del tutto, fermezza, ampia visione, spirito di fratellanza e capacità di infiammare se stesso, il proprio gruppo e il prossimo. La Volontà è sintesi che vede l’insieme del quadro, entrando in un più vasto stato di consapevolezza ed inclusività. Rispetto ai tre raggi d’aspetto è volontà dinamica, volontà radiante e volontà magnetica.
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