Etica, vera conoscenza spirituale e sostenibilità
Carlo Setzu
Seconda parte di due
Dobbiamo fare il primo passo e ripristinare l’idea di vivere una vita etica come alternativa realistica e fattibile all’attuale predominio dell’interesse materiale, così il conflitto fra etica ed egoismo personale sarà vinto, non solo grazie alla ragione astratta, ma anche grazie alla sua pratica nella vita quotidiana per la sua riuscita psicologica, sociale ed ecologica.
Dichiariamo:
· Siamo interdipendenti: ognuno di noi dipende dal benessere del tutto, e così rispettiamo ogni forma di vita, le persone, gli animali, le piante, la salvaguardia della Terra, dell’aria, dell’acqua e del suolo.
- Accettiamo la responsabilità individuale per tutto ciò che facciamo. Hanno delle conseguenze tutte le nostre decisioni, le azioni e l’incapacità di reagire.
- Dobbiamo trattare gli altri come vorremo che gli altri trattassero noi: c’impegniamo a rispettare la vita e la dignità, l’individualità e la diversità, in modo che ogni persona sia trattata umanamente, senza eccezioni. Dobbiamo essere pazienti e accoglienti. Dobbiamo essere in grado di perdonare, imparando dal passato senza lasciarci assoggettare ai ricordi dell’odio. Dobbiamo aprire i nostri cuori, distruggere le nostre piccole differenze in nome della società mondiale, e praticare una cultura di solidarietà e relazione.
- Dobbiamo considerare il genere umano come la nostra famiglia. Dobbiamo sforzarci di essere buoni e generosi: non dobbiamo vivere solo per noi stessi, ma dobbiamo anche servizio gli altri, non dimenticando mai i bambini, gli anziani, i poveri, i sofferenti, i disabili, i profughi e chi è solo. Nessuno dovrebbe essere considerato o trattato come un cittadino di seconda classe o essere sfruttato in qualsiasi modo. Ci dovrebbe essere un rapporto di uguaglianza tra uomo e donna. Non dobbiamo commettere atti immorali in campo sessuale. Dobbiamo lasciarci indietro ogni forma di dominazione e abuso.
- C’impegniamo a una cultura di non violenza, rispetto, giustizia e pace. A non opprimere, ferire, torturare o ammazzare altri esseri umani, rinunciando alla violenza come metodo per risolvere le controversie.
- Dobbiamo sforzarci di creare un giusto ordine sociale ed economico in cui ognuno abbia le stesse opportunità di raggiungere il massimo potenziale come essere umano. Dobbiamo parlare e agire con sincerità e con compassione, trattando tutti con la stessa onestà, evitando i pregiudizi e gli odi. Non dobbiamo rubare. Dobbiamo superare il predominio dell’avidità per il potere, il prestigio, il denaro, il consumo, per creare un mondo giusto e pacifico. La Terra non può essere cambiata per il meglio se prima la coscienza individuale non viene cambiata.
- C’impegniamo ad accrescere le nostre coscienze attraverso la disciplina delle nostre menti, la meditazione, le invocazione e il pensiero positivo. Senza rischio e disponibilità al sacrificio non ci potrà essere un cambiamento profondo della nostra situazione.
- C’impegniamo a questa etica mondiale, alla comprensione reciproca, e a vivere la vita disposti all’amicizia, per il beneficio della società, e per incoraggiare la pace.
L’umanità ora capisce che è completamente integrata e dipendente con tutti gli altri regni della natura, e che deve operare di conseguenza se vuole progredire come parte di questo tutto in evoluzione. Tuttavia anche se questa comprensione profonda può essere inquadrata in termini scientifici riguardanti il cambiamento climatico e l’integrità ecologica, si tratta essenzialmente di una visione spirituale, e la sua attuazione attiva può essere rafforzata dall’intelligente, amorevole intenzione di tutte le persone spirituali verso uno sviluppo sostenibile.
“Più ci avviciniamo a un circolo virtuoso, in cui il nostro lavoro, la nostra vita domestica, la nostra etica e la nostra spiritualità si rafforzano a vicenda, più vicini saremo al conseguire una reale sostenibilità”. James Wilsdon.
Quando tutti gli uomini saranno in rapporto con i custodi del Piano, quando le loro menti e i loro cervelli saranno illuminati dalla luce dell’intuizione dell’anima e della Mente universale, quando impareranno a rispondere con intelligenza ai tempestivi impulsi che emanano ciclicamente dal lato interiore della vita, allora vi sarà un costante assestamento fra Vita e forma, oltre a un rapido miglioramento delle condizioni mondiali.
Non dimentichiamo però che quando l’intelletto, la facoltà raziocinante, viene limitato nel suo uso ad un accumulo d’informazioni, a processi di logica concreta, e ad analisi critiche, sviluppando in modo ipercritico la sua capacità di separare e dividere, allora la mente può diventare un ostacolo alla formazione di una rappresentazione più completa della realtà. L’essere umano perde quindi quella capacità di unione vitale e cosciente con i suoi simili e con la natura e perde anche quella unione “verticale” con il Divino, testimoniata dalla spiritualità nel corso dei tempi. È possibile invece gettare le fondamenta fin dai primissimi anni di vita, per proseguirlo poi nel corso del tempo, se vogliamo che il grande difetto umano, la separatività, possa essere trasmutata in forza spirituale.
Le idee fondamentali nell’educazione sono: il valore dell’individuo, la realtà dell’umanità una, l’innata capacità umana di “entrare in contatto con il mondo del significato, il mondo soggettivo della Realtà che emerge e di valutarlo” e il ruolo dell’umanità quale parte integrante della natura. Queste idee devono essere offerte con intelligenza alla mente avida di sapere, tramite la comprensione dell’individuo e dell’ambiente.
La parola d’ordine sarà semplicità, poiché proprio questa ucciderà l’antico modo di vivere materialistico.
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