VERSO UN'ERA DI LUCE
Carlo Setzu
Quando l’oscurità acquista evidenza, caos, miserie e fallimenti della società umana si scorgono la polvere e il sudiciume sollevati dalle forze in contrasto; si percepisce con sgomento tutto il dolore del mondo. Come resistere a tanta pressione? Come sostenere quella sofferenza e gioire della coscienza divina? Come affrontare ciò che la luce rivela eppure seguitare con serenità, certi del trionfo finale? Non riusciranno a sopraffarci i mali superficiali, a farci dimenticare il cuore d’amore che pulsa in tutte le apparenze esteriori? Il discepolo deve sempre tenere presente questa situazione se non vuole finire distrutto da ciò che ha scoperto, ma con l’avvento della luce egli si accorge di un’energia che è nuova e impara a lavorare in un campo diverso. Il regno della mente gli si para dinanzi, ed egli scopre di saper distinguere fra emozione e pensiero. Si accorge inoltre che può costringere la mente a dirigere e che le forze senzienti obbediscono agli stimoli. Ciò è ottenuto dalla luce della ragione, sempre presente nell’uomo ma chiara e potente solo quando si conosce e percepisce in senso sia fenomenico sia intuitivo.
L’umanità è diretta verso un’era di luce; affinché ciò avvenga, dobbiamo rigettare la nozione sempre più erronea del bene e del male così com’è vista da ciascun particolare gruppo, sia esso una razza, una nazione, una fede, un’ideologia o un gruppo d’affari, e invece dobbiamo definire i concetti del buono e del cattivo per l’intera umana famiglia. La scoperta che il nostro pianeta è un tutto unico interdipendente deve essere accompagnata dal riconoscimento che anche l’umanità lo è.
L’umanità sta attraversando un periodo di profondo cambiamento evolutivo che svilupperà nuovi mezzi e percezioni, atti ad aiutarci a trovare nuove armoniose relazioni sul pianeta e tra gli individui. Dobbiamo ridarci ottimismo e continuare ad affinare i nostri innati istinti per la vita, per il positivo e dell’umano compimento dei sempre più alti livelli di consapevolezza.
Dobbiamo sconfiggere la dualità, i pensieri melanconici, malvagi, il negativo, autolesionismo, perché tutto ciò contiene pericolosi e autoalimentati processi di distruzione. Dobbiamo invece rivolgerci a quelle nostre misteriose capacità rigeneratrici di speranza, di pensiero creativo, d’amore, d’affermazione di vita e di fiducia che c’è stata insegnata dal Cristo e da tutte le altre grandi guide religiose o no.
Noi tutti siamo anche immersi in un ambiente esterno universale, il cosmo, nella totale creazione e flusso nel tempo. Dobbiamo sentirci parte di tutto lo spazio e del tempo, della grandezza e delle meraviglie dell’universo, e allora dobbiamo conoscere e amare come la nostra casa planetaria e anche la nostra dimora universale; E quindi sostare riverenti davanti alla bellezza e al “miracolo” della creazione.
Siamo troppo duri, troppo legati alla Terra: dobbiamo elevarci ancora come leggere esseri cosmici, in profonda comunicazione con l’universo e con l’eternità. “Dobbiamo avere le nostre radici in Terra e i nostri cuori in cielo”. Dobbiamo vedere il pianeta e noi stessi come cellule di un universo che diventa sempre più conscio di se stesso in noi.
L’umanità si sta muovendo incessantemente e simultaneamente verso una migliore comprensione del nostro posto nel tempo. Essa ora si preoccupa della preservazione dei nostri elementi, del nostro patrimonio naturale e culturale, della fauna e flora a rischio, del materiale genetico, delle antichità, degli avvenimenti storici, lingue, leggende, costumi, e tradizioni. Il passato del nostro pianeta, la sua storia ed evoluzione diventano sempre più preziosi, come se l’uomo sapesse che la loro perdita lo avrebbe impoverito per sempre.
In ultima analisi la spiritualità è l’armonia tra la vita interiore e quella esteriore, ossia quella del mondo e dell’universo. È necessario credere nella bontà della vita e nella possibilità di ogni essere umano di contribuirvi con la propria bontà. Il lento e continuo miglioramento dell’umanità avviene mediante il corretto comportamento individuale.
L’amore, la compassione, la comprensione e l’umana fraternità stanno riemergendo, nella storia dell’umanità, più forte che mai e ora su scala universale. L’umanità ha compiuto progressi straordinari e perciò stiamo ora facendo il nostro ingresso in una nuova era, della quale resta ancora molto su cui far luce e la cui immagine ancora dobbiamo mettere a fuoco.
Il nostro futuro progresso dipende in larga misura dall’emergere di visioni globali e dall’evento in tutti i paesi del mondo di una corretta educazione globale. Ora dobbiamo passare dall’età nazionale a quella planetaria e dall’età razionale a quella etica e spirituale. La scienza deve trovare la sua giusta posizione, in queste ben più grandi visioni le quali, da sole, possono dare risposte soddisfacenti ai misteri della vita, dell’universo e dei giusti rapporti umani.
La nuova Era di luce sarà incarnata in una società universale, pacifica, non violenta e che non abbia armi. Dobbiamo stabilire le regole dell’armonia mondiale tra tutti i popoli, tra l’umanità e la Terra e il divino. L’ora è scoccata per la realizzazione di una visione spirituale delle questioni mondiali. Il prossimo grande compito dell’umanità sarà di determinare le leggi divine o cosmiche che regolino il nostro comportamento su questo pianeta.
Siamo tutti membri di una neonata famiglia globale e dobbiamo aiutare quest’ultima nata e superiore entità a funzionare e a raggiungere quanto più possibile la sua perfezione. Rendere effettiva la legge biologica e divina dell’unità nella diversità in tutte le sfere della creazione. Progettare l’avvento di un’era di pace, di un’età dell’oro, del primo millennio dell’armonia mondiale e della felicità umana in cui il nostro globo ne diventa un fulgido esempio nell’universo. Le nostre priorità assolute e gli obiettivi sono di fare di questo pianeta un "paradiso".
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