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ASHRAM

Carlo Setzu

Prima parte di tre

 

      

La Gerarchia

 

            La Gerarchia è già nella fase di esteriorizzazione dovuta al gran numero di discepoli giunti alla formazione, realizzazione e relazione di gruppo. Questa relazione viene espressa nella loro vita di gruppo sul piano fisico, esternando l’Ashram.

 

       La gerarchia istruisce le menti e i cuori di coloro che sono pronti per entrare e percorrere la Via Illuminata, esternando così se stessa per mezzo dei discepoli accettati negli Ashram.  Questi applicano il Piano ispirato dai Maestri che lo invocano dai membri anziani della Gerarchia che hanno la capacità di invocare la Volontà divina.

 

       L’invocazione e l’evocazione fa scorrere su e giù l’amore e la Vita di Dio, dall’Essere più elevato del Pianeta fino all’ultimo membro del Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo.

 

       Il metodo che devono usare i gruppi exoterici affiliati a un Ashram è quello del triangolo, composto da un capo e da due membri anziani, in analogia alla Triade spirituale, uno dei due membri è responsabile delle relazioni interiori e l’altro delle relazioni esteriori.

 

       La Gerarchia sente, in quest’Era, la necessità di esteriorizzarsi in gruppo per un impulso spirituale inerente, che spinge l’attività gerarchica a comprendere tutti e cinque i piani dell’evoluzione superumana.

 

       La Gerarchia ha la Sua propria vita, le Sue mete, i Suoi obiettivi, il Suo ritmo evolutivo e la propria espansione spirituale, nella quale sono compresi tutti i Regni.

 

       Quando la Gerarchia si esteriorizzerà maggiormente, tutti saranno consapevoli della Sua esistenza, del Suo rapporto con Shamballa e della natura spirituale di tutti coloro che rispondono al Signore de Mondo. Egli si manifesta tramite il Pianeta con sette grandi Centri, ma solo tre sono comprensibili agli occultisti: Shamballa, il centro della testa; la Gerarchia, il centro del cuore; l’Umanità, il centro della gola

 

       È giunto il tempo per un collegamento più stretto fra questi tre Centri planetari; questo permetterà l’esteriorizzazione degli Ashram, così il Centro deve l’amore di Dio è conosciuto (Gerarchia), il Proposito di Sanat Kumara (sotto forma di Piano) e l’Umanità si incontreranno sul piano fisico. Quando la Gerarchia e l’Umanità collaboreranno in pieno, allora Shamballa dal piano eterico prenderà forma sul piano fisico.

 

       Il discepolato fa un lavoro mentale di gruppo; ciò non inficia i normali e differenti campi di servizio. Un ashram si compone di contemplativi attivi, in senso occulto e non mistico, che formano un'unità, ottenuta con la meditazione di gruppo e che si esplica in attività di gruppo. Il suo scopo è l'esternazione dei maestri sulla terra e la realizzazione del Piano divino.

 

       Nell'Ashram ciò che conta sono solo i rapporti mentali, il contatto con l'anima, il rapporto di gruppo, la collaborazione soggettiva, il potere telepatico e la capacità d'intuire in modo nuovo, si che il servizio, l'ideale e il ritmo siano all'unisono, senza separatismi, isolamento personale ed egoismi.

       La telepatia rende sensibili tutti i gruppi che operano negli ashram dei Maestri, con la conseguente unità di tutti gli esseri che conservano l'idea di unità, servizio e amore: si diventa intuitivi e si comprende il Piano in base alle idee che scaturiscono dai livelli soggettivi.

        Gli Ashram esterni sono il riflesso di quelli interni, perciò non devono essere fuorviati dalla mente concreta, per non deviare dal vero compito essendo “un punto focale di ricettività” e di tensione. Perciò è necessaria l’armonia, la fusione e l’unità fra i condiscepoli, il contatto fra le anime e queste col Maestro.

    

   Il discepolo anziano, che ha formato un gruppo per prepararlo al discepolato, deve, diretto dal Maestro, agire direttamente sull’aspirante, anche a livello fisico, in aderenza al processo di esternazione gerarchica. Questo discepolo riconosce i Maestri a lui superiori e ne ascolta i consigli, potendo così unificare l’umanità con la Gerarchia in maniera oggettiva e soggettiva.

 

       La Gerarchia soggettivamente verifica la sensibilità degli Ashram, la comunicazione tra i singoli membri ed il Maestro e i vari gruppi di Ashram fra di loro, affinché nasca “l’embrione dell’unità del mondo”.

 

       I discepoli sono caratterizzati da un organismo interiore integrato di natura egoica che esprime vita, amore e collaborazione reciproca. Questa natura facilita la comprensione perché esclude il corpo di forza eterica ed il cervello fisico.  Ciò non toglie l’instaurazione di attività e collaborazione di gruppo anche sul piano fisico, che necessariamente comporta l’uso dell’eterico e del cervello.

 

       L’attenzione dev’essere messa nei rapporti mentali e nei contatti animici, escludendo le limitazioni della personalità e le reazioni astrali-fisiche del cervello, considerandoli inesistenti e illusori da lasciar cadere sotto la soglia della coscienza di gruppo.

 

       L’Ashram è un avamposto della Coscienza gerarchica focalizzata nel Maestro e in altri iniziati come membri di un grande organismo spirituale. Così la Gerarchia riconoscerà i punti focali di energia che costituiscono dei centri magnetici di fusione di tutto lo scibile umano. Ciò implica da parte dei discepoli il raggiungimento degli obiettivi con i necessari sacrifici e con un servizio persistente senza mai perdere l’entusiasmo e rendendo le cose sempre nuove.

 

Continua...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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