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GRATITUDINE
(Seconda parte di tre)

       Sorge la domanda: come trasformare le idee gerarchiche in ideali umani? Se penso che i discepoli con la personalità infusa d'anima debbano lavorare quali anime intermediarie che portano avanti responsabilmente il servizio, modificando, qualificando e adattando il Piano agli attuali requisiti umani, come ideali accettabili, perché colorati delle qualità attrattive, affinché i più pronti possano comprenderli. 

            Con l’accostamento di gruppo al Maestro cerchiamo di “vedere”, congiuntamente all’ashram, di individuare come svolgere al meglio le attività necessarie al servizio, e come realizzare al meglio quel tanto di Piano che ci è stato affidato. 

       In senso generale, dovremo interpretare tutti gli avvenimenti, siano essi positivi o negativi, e le aspirazioni del genere umano, in modo che si possa concorrere a trasformare le idee ricevute in ideali e in cose concrete. 

       In particolare, poiché siamo magnetico e radianti, dovremo continuare a svolgere il nostro particolare e programmato compito di riunire quelli che possiamo aiutare e che ci riconoscono come loro guida o meglio come loro compagno di studi.      

        L’accostamento al maestro determina un’integrità spirituale quando la personalità rinnova la sua consacrazione con volontà “sacrificale”, obbedienza all’anima e al Maestro e con l’impegno di onorare i progetti del Centro spirituale. 

        La differenza che esiste nei gruppi dipende esclusivamente dal modo di esprimere l’anima nei tre mondi, dimenticando che al livello animico tutti siamo simili, cambia soltanto il servizio svolto da ognuno o dai gruppi; ricordiamo anche che qualsiasi servizio non è più grande o più piccolo, ma tutti ugualmente utili agli “occhi” della Divinità. 

       Il Maestro deve essere avvicinato solo nel periodo dell’accostamento, in perfetta fusione di gruppo, quasi mai nelle altre circostanze, per non cadere nel “culto della personalità”. Che cosa annotare nel diario dopo l’accostamento? Gli eventi spirituali, le intuizioni dell’anima, i simboli, una parola “udita”, un’idea, cercando di interpretarle in modo giusto, costatando che dopo un po’ di tempo le cose “viste” hanno un nesso preciso fra loro. Anche i sogni simbolici, ben interpretati, designano la nostra evoluzione e le tendenze verso il servizio; quest’ultimo deve diventare automatico, così che l’amore altruistico sgorga senza nessun ostacolo. Infatti, nei sogni il significato dei simboli ci fa capire che il nostro “istinto” spirituale è sempre diretto a salvare gli altri. Fintanto che serviamo il nostro prossimo e l’umanità, il Maestro è sempre fra noi con la sua forza e il suo amore, l’importante è cercare di non disturbarlo con i vortici dei nostri pensieri personali. 

       La Sua energia stimola il gruppo e ogni singolo discepolo quando mettiamo in pratica i suoi insegnamenti. Egli ci “parla”, oltre che nel periodo del plenilunio, quando meditiamo, anche nei sogni spirituali con simboli e archetipi, e quando redigiamo il diario spirituale. 

       Nell’accostamento, pensiamo che molti guardino a noi con speranza e fiducia in quel che diciamo; questo deve portarci ad accudire spiritualmente quelli che il Maestro ci manda per essere aiutati. Queste forze, che la nostra sensibilità interna riceve, devono essere usate con intento deliberato, scientifico e utile nella realizzazione di quella parcella di Piano che c’è stata assegnata. 

       Non attendiamoci un contatto personale, perché il Maestro cerca un contatto di gruppo per un servizio di gruppo; ma questo richiede da ogni singolo discepolo di avere un cuore amorevole e comprensivo, di dimenticare se stesso e di ascoltare le impressioni ricevute. Tutto ciò deve essere riflettuto con calmo pensiero e armonia interiore, immaginandoci come un centro di pace e di coesione. 

       L’idea è di illuminare l’oscurità delle menti umane, immerse nella grande illusione, mediante l’energia della saggezza, dolcezza, umiltà, equilibrio interiore, disposizione a riconoscere le idee altrui.      

       Lo scopo dell’accostamento di gruppo dovrebbe essere un avvicinamento graduale alla Gerarchia spirituale, per essere meglio conosciuta e unirsi a Lei nello sforzo di esprimere il Piano nei tre mondi. Questo evidentemente è facilitato se il gruppo stabilisce una relazione più stretta col Maestro e con l’Ashram al quale siamo affiliati. 

       Un avvenimento telepatico, un’impressione spirituale, qualche visione o contatto? Qualcuno ogni tanto emerge nella coscienza cerebrale e in particolar modo le impressioni spirituali. 

       Nel rileggere gli scritti del diario ci rendiamo conto che il mondo dell’azione e quello delle cause si coordinano introducendo un terzo fattore, il significato; in questo modo la personalità diviene più stabile e spirituale, perché riesce ad analizzare, determinare e valutare ogni motivazione, come pure gli indicatori della crescita spirituale. 

        Il gruppo, focalizzato nel “punto”, partecipa a una visione inclusiva, che contempla tutte e due le vie, quella soggettiva e quella oggettiva, in un’attività di sintesi e di percezione. È come vivere una vita duplice, una d’impegno mentale e l’altra spirituale.      

       L’accostamento di gruppo ha implicazioni più vaste che l’impressione del singolo discepolo. Esse riguardano: 

·         Il riconoscimento profondo della realtà soggettiva del mondo spirituale.

·         Il grande canale di contatto di gruppo con la Gerarchia o centro di luce.

·         L’immissione cosciente di forza spirituale.

·         L’accumulo di forza per un’attività dinamica di servizio.

·         La fusione della vita oggettiva con quella soggettiva dell’umanità. 

       L’accostamento ci spinge a pensare che dovremo agire come se la nostra luce risplendesse luminosa nell’Ashram, in qualità di punto focale di potere e d’influenza, come se dovessimo entrare nell’Aura del Maestro e lì vivere costruttivamente, senza però ridurre l’efficienza nella vita pratica di tutti i giorni. Si ha anche la sensazione che il servizio che si svolge sia anche una preparazione per un futuro lavoro già predisposto dal nostro Maestro. Collegarsi con l’energia della Triade Spirituale porta a un nuovo stimolo, vitalità, ispirazione e a un nuovo ciclo di servizio. Un nostro preciso impegno è di alleggerire il Maestro del compito di istruire e vigilare sui discepoli più giovani.

 

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