LA MENTE E IL CUORE, IL CUORE E LA MENTE (Prima parte di quattro) Carlo Setzu
L’amore ha bisogno del potere della mente per vivere, insieme possono perpetuare una condizione di equilibrio e di armonia, e compiere azioni valide credibili e costruttive, d’essere una forza fattiva e reale e di divenire giustizia. Non ci può essere vero amore senza giustizia. Esso, quando è autentico, ci dà la facoltà di conoscere meglio il prossimo, di amarlo nella sua realtà, aiutandolo a superare i suoi limiti. Occorre però una grande lucidità mentale per comprendere che in tutti c’è una parte ricettiva al vero amore e che richiede la nostra capacità di comprensione. L’amore cieco non è vero amore, l’amore intelligente invece ci permette di servire il piano gerarchico per l’umanità.
L’amore di gruppo è sinonimo di vita in azione. La vita non è altro che l’energia che poniamo in ogni nostra azione giornaliera, che ci propone continuamente la scoperta dell’amore.
In quel momento si cessa di essere prigionieri dei tre mondi (fisico emotivo e mentale concreto); “Quando la fiamma salta dal polo positivo dell’amore infinito a quello negativo di un cuore vuoto, reso ricettivo dalla sofferenza e dall’aspirazione, quest’ultimo udrà per sempre il pianto e vedrà i segni della sofferenza in ogni cuore arido che lo circonda e non conoscerà riposo o pace finchè non avrà aiutato a risvegliare l’energia necessaria ad alleviare la sofferenza di quegli altri cuori”. Hilarion.
Il cuore del gruppo è il centro, la parte più intima e più segreta, la mente è la comprensione del cuore, così la fusione dei due rende chiara la percezione. La mente aiuta quando il desiderio è nobile, ma il Sé, racchiuso nell’intimo del cuore, è in perfetta unità e armonia, scoprire quel Sé è uno stato in cui la mente, il cuore e i sensi sono fusi insieme e agiscono all’unisono. Questo è amore. “L’amore libera, ma le idee sull’amore incatenano”. Il Buddha. Esso è servizio sacrificale, gioia nell’unità, grande in sapienza e non richiede di alcun apprezzamento o contraccambio. “Per investigare ed esplorare non occorre una mente romantica, idealista e fantasiosa, ma una mente positiva e moderata dalla qualità dell’amore”. Krishnamurti. “Il calore si manifesta con l’amore altruistico, gentile e impavido”. “Esso genera pace, gioia, e felicità, e va diritto al cuore delle cose e ritorna carico di sensazioni ed esperienze”. Agni yoga. Amore e luce sono i grandi rivelatori, amore verso l’umanità e luce che ne rischiari l’oscurità. Perciò nel servizio esprimiamoli quotidianamente affinché: “Ogni lezione imparata ogni giorno, ogni vibrazione afferrata e capita, renda il vostro cuore pieno d’amore e vi metta in grado d’amare il prossimo con calore ardente.” Il Tibetano.
Il destino interpone nella nostra vita molte difficoltà e ostacoli di non facile superamento: la famiglia, il lavoro, il frastuono della vita collettiva, la non buona salute dei nostri corpi fisici, il nostro carattere non ancora perfettamente addomesticato e altro, che richiede spesso doti di vero eroismo nel dimenticare se stessi e ascoltare col cuore e con la mente i bisogni profondi di chi ci attornia, per rispondere e sopperire a essi.
Conoscenza e saggezza, lungi dall’essere sempre una cosa sola, spesso hanno connotati di non connessione: la conoscenza risiede in menti che abbondano di pensieri di altri uomini, mentre la saggezza alberga in menti che sono attente ai propri pensieri più interiori. I fratelli oscuri, che fanno della conoscenza la loro arma prediletta e sono molto abili, attraverso di essa, nel confondere le menti degli uomini anziché illuminarle. Essi operano tramite l’intelletto, mentre la Fratellanza Bianca agisce mediante i poteri dell’Anima che unisce alla mente il cuore. La vera conoscenza esoterica è quella che proviene dall’Anima, ossia mira a una realizzazione che fa dello sviluppo della conoscenza umana e della creazione del bene, individuale e collettivo, la propria essenza. È una conoscenza ben diversa da quella exoterica. L’intelletto allontana sempre dall’unità e dalla sintesi, così gli uomini non capiscono più il cuore dell’uno e dell’altro. Di qui divisione, ostilità e catastrofe.
Per chi vuole aiutare la Fratellanza Bianca, ogni pensiero e ogni atto devono essere diretti e rivolti al Bene puro e reale, infondendo negli animi pensieri e sentimenti di calma, di pazienza, di sobrietà, di dolcezza, di altruismo e di vero amore. In questo modo non solo si realizza il bene degli altri, ma si contribuisce anche alla loro evoluzione personale e, nello stesso tempo, alla nostra.
Come tutti noi sappiamo, l’amore è il principio universale attorno al quale ruota tutto il Cosmo. Esso è il principio che denota l’era attuale; in precedenza la nota portante fu quella dell'Intelligenza , alla quale si arrivava tramite la conoscenza acquisita dalla mente e la comprensione del cuore.
Il triangolo inserito al centro di un cerchio, rappresenta l’amore cosmico che tutto pervade. Quest’amore è ricevuto dalla Monade, che possiamo collocare all’apice del triangolo superiore, ossia al posto del 1° Raggio, che emette una potente Volontà di Bene da realizzarsi in tutti i piani inferiori. L’energia dell’Amore trova poi un calice aperto nell’Anima, che possiamo visualizzare nel 2° Raggio, in uno dei vertici alla base del triangolo, che la accoglie e la trasforma in coscienza, cercando così di condizionare il 3° vertice, ossia la personalità, che dovrà far risuonare questa nota in ogni parte del suo essere trasformandolo. Abbiamo dunque costruito il primo triangolo formato dalla Monade, dall’Anima e dalla personalità.
Il ragionamento e l’analisi critica evitano gli errori che possono sorgere quando nei rapporti s’inseriscono il giudizio e non la comprensione amorevole. Dobbiamo anche renderci conto che nel nostro passato ci sono state grandi lacune, soprattutto in età giovanile, rispetto all’energia dell’amore, perché i rapporti erano stati intessuti da un preciso interesse personale, che l’abilità della mente era riuscita a mascherare anche alla coscienza.
L’amore è l’espressione della volontà per raggiungere il bene, il quale è tutto ciò che contribuisce a migliorare l’esistenza degli uomini, sia da un punto di vista fisico emotivo, mentale e spirituale, quindi è tutto ciò che favorisce e porta avanti l’evoluzione.
Quando la coscienza dell’uomo è sul piano fisico, ossia ha la propria vita impegnata a risolvere problemi di sopravivenza, l’aiuto più opportuno che noi possiamo dargli, è quello di aiutarlo a soddisfare questi bisogni materiali prima di indicargli qualsiasi altra meta da raggiungere. Lo stesso vale per una persona molto emotiva. Prima di passarle conoscenze mentali, dobbiamo aiutarla a calmare e controllare le emozioni. Per chi è identificato con la mente, il passo successivo sarà quello di aprire il cuore e avvicinarsi agli altri attraverso i sentimenti, perché solo in questo modo potrà modificare i suoi pensieri e raggiungere il piano dell’Anima. Per chi segue già un cammino spirituale, sono molti i livelli evolutivi che contraddistinguono gli aspiranti e i discepoli. Il loro compito è il perfezionamento dell’identificazione, cioè l’acquisizione della capacità di mettersi “al posto di…” fino a sentire e pensare come la persona che si vuole aiutare; per fare questo credo sia necessario il miglioramento costante dell’innocuità, sostituendo la tendenza al giudizio con quella della comprensione amorevole.
Il primo obiettivo che il gruppo deve porsi è dunque quello di fondersi e unificarsi, in un modo tale che ciascuno sia in stretto rapporto mentale e spirituale con gli altri. Oggi, molti uomini progrediti presentano uno sviluppo eccessivo della mente analitica. Questo può portare a difficili problemi di gestione quando non si sia ancora imparato a “pensare e parlare con il cuore”.
Solo una perfetta unione e sincronia fra mente e cuore dà la possibilità, a individui e gruppi, di essere pronti al servizio, e sarà soltanto quando questo sarà portato a livello di consapevolezza che si riuscirà a vedere se nel cuore comincia a esserci il fuoco del discepolo, che deve crescere per riscaldare il fratello. Accendere questo fuoco significa accorgersi delle esigenze del prossimo e questo vuol dire anche identificarsi con esso e percepire i bisogni inferiori “come se” fossero i nostri.
Ogni elemento del gruppo fa parte dello stesso organismo, il quale sente la gioia e il dolore allo stesso modo, da qualunque parte provenga, perché vive in tutti e per tutti. Il gruppo giacché organismo, esige il sacrificio di ogni interesse di parte, del proprio piccolo io o sé personale, a vantaggio del bene generale, e questo non è mai indolore per la personalità.
Tutto ciò conferma che per raggiungere ogni obiettivo che il gruppo si pone, è necessario che il cuore e la mente arrivino a quell’unione creativa che permette di essere una cosa sola: dopo l’unificazione del cuore e della mente di ogni elemento, si dovrà arrivare a un’analoga unificazione nel gruppo. Questo permetterà all’organismo di funzionare perfettamente e di volgersi verso stati di coscienza più alti per ricevere l’iniziazione, e l’avvio verso nuovi e più alti sentieri. Sarà questo il momento di "presentarsi alla porta".
I sentimenti, le reazioni, i desideri e i successi dell’individuo non contano nulla. E’ considerato importante solo ciò che promuove l’azione comune e arricchisce la coscienza del gruppo. Dobbiamo vigilare i nostri pensieri, trasformare con cura ogni sospetto, ogni critica, e cercare di sostenerci a vicenda senza deflettere nella luce dell’amore, e così avvicinarci ai Maestri interiori e pervenire al più presto a quella porta che si apre sulla via illuminata.
....Segue nella seconda parte...
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