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UNIONE MEDIANTE IDENTIFICAZIONE CON IL TUTTO

Carlo Setzu

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       Le due richieste che Shamballa fa alla Gerarchia sono evidenziate nella Regola quinta per discepoli e iniziati: "Il gruppo percepisca all'unisono il risplendere della Triade che offusca la luce dell'anima e che sopprime la luce della forma. Il Tutto macrocosmico è tutto ciò che esiste. Il gruppo percepisca questo Tutto e non usi più il pensiero: "la mia anima e la tua". Perciò, i discepoli, che vengono preparati in gruppo all'iniziazione, devono aver cominciato la costruzione dell'antahkarana (Triade-personalità) e mostrato di avere qualche segno del senso di sintesi, che è connesso con l'aspetto volontà.

       La sintesi richiede una visione d'insieme del quadro, pensare in termini più ampi ed entrare nel più vasto stato di consapevolezza che "non vede alcuna differenza"; inoltre verranno istruiti solo coloro che insieme cercheranno l'iniziazione, che insieme attraverseranno la porta sulla Via e che insieme potranno essere presentati all'Iniziatore Unico, quale Unica "Unità di Luce".

       Ciò che occorre agli iniziati sono la vita e gli atteggiamenti puramente soggettivi, la personalità infusa d'anima orientata sul piano mentale, lo sviluppo della coscienza ashramica e la sintesi spirituale sottostante agli ashram uniti. Questo li avvicina al Cristo, il primo iniziatore, e in seguito all'Iniziatore Unico: Sanat Kumara.

       Il discepolo deve sapere che la sintesi e il giusto dominio del tempo nascono da una vita regolata dal ritmo, dall'eliminazione del superfluo, dal senso delle giuste proporzioni, dall'unità d'intenti e dalla giusta aspirazione al momento stabilito, aspirazione che porta all'ispirazione.

       Per aiutare chi è immerso nell'oscurità serve la ferma adesione alle regole auto-imposte che affinano lo strumento e perfezionano i veicoli. Aiutare l'umanità è il contrassegno della Gerarchia.

       La sintesi si produce dal fattore volontà, così come il fattore Proposito si esteriorizza tramite il Piano, tutti hanno bisogno dell'intuizione e della rivelazione; quest'ultima è un fattore costante nell'esperienza umana.

       Ciò che mantiene tutte le cose dentro il cerchio dell'amore divino è l'energia che produce la sintesi: Oggi l'umanità comincia a percepire, senza troppi disastri questa energia unificante.

       La nostra visualizzazione deve focalizzarsi sui gruppi e sugli insiemi; per sviluppare il senso di sintesi e così vedere orizzonti più ampi e allargare il nostro punto di vista, dobbiamo progettare dei piani internazionali d’integrazione planetaria e vedere una grande struttura spirituale di "esistenza, vita e direzione", mentre ci manteniamo saldi sotto la pressione degli eventi mondiali.

       La Legge di Sintesi, di unità e fusione governa le attività della Triade spirituale e condiziona la vita monadica. Mediante questa legge i mondi dell'illusione e dell'annebbiamento astrale vengono dominati e maya eliminata. La legge si riferisce anche al rapporto esistente fra la dualità superiore di spirito e materia presenti nel tempo e nello spazio; è questa sintesi o relazione che il gruppo deve comprendere, tenendo presente però che esiste una distinzione tra sintesi, unità e fusione; infatti la fusione si riferisce all'anima e alla sostanza finché non sia raggiunto un punto d'equilibrio; allora l'unità diventa possibile man mano che la fusione di anima e personalità è prodotta sul sentiero probatorio , sul sentiero del discepolato e su quello dell'iniziazione fino alle terza. Ovviamente quando l'influenza monadica può essere registrata coscientemente e quando la costruzione dell'antahkarana è in atto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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