UNIONE MEDIANTE IDENTIFICAZIONE CON IL TUTTO
Carlo Setzu
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Tutto ciò che è grande, anche se invisibile, esiste e perciò ci costringe a pensare al modo di conoscerlo e possibilmente raggiungerlo, se non altro, per ora, a relegare le cose minute dei tre mondi al loro giusto valore. C’è un legame fra noi e l’infinito che può essere “raggiunto” con la comprensione, la simpatia e il linguaggio del cuore. Realizzare il ritmo del Cosmos significa immergerci nella sua grandiosità.
Perciò occorre un impegno abbastanza grande quanto quello dei grandi Esseri che hanno lavorato e sofferto per l’umanità. “L’immersione nel ritmo cosmico sintetizza l’Essere totale, nel visibile e nell’invisibile”. Per questa esperienza, che è un grande compito degli spiriti più elevati, occorre la conoscenza diretta e sentir pulsare la grandezza maestosa del Cosmo.
L’energia cosmica, legge del principio vitale, dona varietà alla sostanza e suscita la facoltà creativa. Bisogna rendersi conto che il Cosmo non conosce periodi inattivi, e invita l’uomo ad accettare i suoi doni per la conquista di nuovi tesori, per il progresso della coscienza e per la cognizione della Volontà rivelatrice dell’universo.
L’evoluzione è comprensibile quando l’energia cosmica si afferma in sintesi sulla Terra e l’uomo evoluto comprende che lo Spirito, che scende e sale nella sua spirale, gli offre l’ingresso alle sfere superiori, e alle inferiori la chiave per realizzarsi.
Il discepolo, che si avvicina alla fine del Sentiero, con il suo pensiero e con una concezione chiara può rivestire di bellezza e luminosità le forme create, perché lo spirito tende a realizzare sostanze sottili, l’essenza che genera le forme. In altre parole, chi tiene in sé la sintesi di tutto ciò che è bello, crea quelle forme cui è attratto.
La trasfigurazione delle tenebre in luce, chiamata cosmica, rafforza lo spirito il quale trasforma la coscienza in tutto ciò che contiene e lo proietta nella “ruota della vita”, comportando delle conseguenze; questo non è altro che un processo dello spirito umano. Poiché i centri dell’uomo possono essere trasformati nelle sottilissime energie dei fuochi vivificanti, ogni singolo atto della vita può elevare alle massime tensioni o precipitare nell’infimo.
L’impegno deliberato è evocato dallo spirito, la consonanza dall’attrazione del cuore e l’opera costruttiva deliberata dall’attrazione della sintesi. Si dice che bisognerebbe creare instancabilmente in spirito.
Rivestire lo spirito di un guscio è indegno e blocca tutte le vie dell’affermazione, perciò non è adatto per quelli che vogliono collaborare con la Gerarchia. Solo quando lo spirito discerne la radiosità degli involucri che lo circondano, può capire la bellezza del Cosmo.
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