LA VOLONTA’ SPIRITUALE
Carlo Setzu
Seconda parte di due
I rapporti sono tra i Custodi del Proposito divino, che incarnano la Sua Volontà, i custodi del Piano, che incarnano l’Amore di Dio, il Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo e il Genere umano. La Gerarchia in particolare focalizza la Volontà - di - bene influenzando l’umanità, che a sua volta la concretizza e la mette in pratica con la buona volontà. Questo rapporto unificherà e sintetizzerà i due centri, inaugurando così il Regno spirituale, il Regno della pace e della fratellanza.
La Gerarchia, sotto la direzione del Cristo, sta creando una gran forma - pensiero sulla quale si sviluppa la Nuova Era. Gli iniziati, i discepoli e gli aspiranti, che rappresentano il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, forniscono la sostanza per questa forma-pensiero e contemporaneamente, con il loro servizio al Piano e invocando il Cristo, affinché con la sua Parola di Potere gli dia forma, la mettono in attività.
Non basta, affermare che la Vita è Una, perché in coscienza non lo è ancora, essendo “la Vita sintesi amorevole in azione”. La Vita è in attività, ma spetta a noi esprimerla con l’amore “basato sull’unità realizzata che conduce all’espressione della sintesi”. Ciò che bisogna realizzare è il fatto dell’esistenza del quinto Regno o della Gerarchia planetaria e come invocarla per evocare luce che illumini l’umanità.
La religione, l’economia e la politica saranno cambiate man mano che si conoscerà l’esistenza della Gerarchia e la Sua incarnazione in terra mediante i gruppi d’iniziati e di discepoli che appartengono al Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, avanguardia del regno di Dio, prova vivente dell’esistenza dell’unità spirituale. Essi devono anche rivelare in formazione di gruppo a tutti i lavoratori spirituali, tramite l’istruzione e la perfezione, la natura della Coscienza cristica che riconosce tutti come figli di uno stesso Padre e la considerazione che essi sono una cosa sola, come fratelli, tutti ugualmente divini, tesi a rivelare la divinità sul piano fisico.
Decidere cosa fare comporta di aver fiducia in un futuro luminoso per l’umanità, sulla sua natura idealista, ma al tempo stesso pratica, una conoscenza approfondita delle cause e tendenze delle vicende umane, della consapevolezza dell’evoluzione inarrestabile della società verso la globalizzazione e dell’accelerazione formidabile che questo processo di cambiamento ha avuto nella seconda metà del secolo scorso, della formazione graduale, sofferta ma inarrestabile e di una spiritualità totale tesa a rinnovare i valori ed i comportamenti dell’uomo sul pianeta.
L’espansione della coscienza e l’identificazione di nuovi valori etici e sociali non hanno preceduto il veloce ritmo di crescita del progresso scientifico e la globalizzazione del libero mercato. L’uomo è diventato intelligente e perspicace, ma non saggio, ha seguito la mente e non il cuore, sta ancora guardando al di fuori di se stesso per cercare la felicità, non rendendosi conto che è all’interno di loro che possono trovarla: si chiama gioia di condividere, responsabilità d’unire, disponibilità a soccorrere. È questa la gran prova che l’uomo deve affrontare oggi – la trasformazione della coscienza. L’uomo non solo ne ha la capacità, ma ne ha anche il dovere e la responsabilità; quanto sopra sprona la nostra decisione a cooperare, coadiuvare e prendere parte a quest’aspirazione, per essere ispirati e conoscere come far progredire l’evoluzione dell’umanità.
Una cosa da fare, ovunque stia per scoppiare un conflitto, è quella di costruire dei ponti per far scaricare tensioni e pressioni, che si tratti di pretese territoriali, di povertà, ingiustizie, violazioni dei diritti umani, e così via, in modo da evitare che diventi un’inarrestabile bufera.
Una delle maggiori opportunità è la comprensione planetaria delle condizioni totali della vita umana sulla Terra e che porta alla cooperazione mondiale è divenuta una potente caratteristica evidenziata dalle forze profonde che operano nell’attuale fase evolutiva. È nostra convinzione che la razza umana riuscirà un giorno a stabilire buoni rapporti tra tutti i suoi membri; il giorno non è poi così lontano.
Essendo l’evoluzione dell’essere umano il nodo del processo di crisi planetaria – nel senso che la consapevolezza dipende dal suo modo di pensare, di vivere e di agire e quindi lo stato attuale e futuro del nostro pianeta – l’educazione alla coscienza globale di sé e del pianeta rappresenta la principale via di sviluppo verso una direzione più umana, etica, ecologica e spirituale. La coscienza globale è uno stato di coscienza naturale che l’uomo ha dimenticato ma che sempre più persone stanno esperimentando di nuovo. La coscienza globale è sentirsi nel proprio corpo, nelle sensazioni, nella vita; è sciogliere le rigide divisioni tra corpo, mente e spirito, aprire percezioni sensoriali più sottili, sperimentare un modo più immediato di sentire l’energia che anima e dà coscienza al nostro essere. Il fattore che in questo periodo distingue l’umanità è la tensione stressante, dovuta alla competitività, ai codici di condotta, alle leggi, alla morale ecc. che deve affrontare su tutti e cinque i livelli.
La crisi dell’umanità deve essere approfondita esplorando la sua anima (unità d’energia radiante), che si esprime con la personalità collettiva, che è la forma fisica più elevata che l’anima possa infondere.
La tensione dell’umanità scaturisce dall’incapacità di adattarsi alle richieste dell’anima collettiva. È un processo di crescita - la Monade è sempre impegnata a crescere. Negli occidentali, che stanno integrando il corpo mentale, è ancora più potente.
Altri fattori di crisi che scuotono l’umanità concernono la vita stessa del Logos a causa dell’evoluzione del Pianeta Terra, che sta per diventare sacro, e al genere umano che reagisce positivamente alle forze della luce, che al più presto raggiungerà un nuovo Ordine mondiale.
Un altro motivo di questa tensione dipende anche dall’energia del suo quarto raggio e dalla posizione che occupa nel quarto Globo, quarta Catena e quarta Ronda*, che lo sottopone a fortissime tensioni in cerca dell’equilibrio tramite il conflitto.
I tentativi d’adattamento, effettuato dall’anima si manifesta come “malattia”, è pertanto un espediente a cui l’anima ricorre per piegare alla propria volontà i veicoli disturbati o incapaci di adeguarsi al cambiamento, è chiamato anche “processo di purificazione”, perciò, la quinta sottorazza, nella sua esistenza quotidiana, è sottoposta ad uno stress intenso ed incessante. Dopo un periodo d’adattamento, che porterà necessariamente delle difficoltà, sarà raggiunto l’equilibrio, inaugurando così il nuovo Mondo e determinando così il suo destino.
Attraverso un’atroce crisi, l’anima dell’umanità impara a vivere come membro del genere umano, poi come entità spettabile ed infine come anima divina verso una crisi d’orientamento che lo porterà ad invertire il senso del moto dello Zodiaco e ritornare in gruppo alla Casa del Padre.
L’anima raggiunge, con la sua energia, l’umanità mediante il Ponte arcobaleno (l’antahkarana di gruppo) costituito di sostanza mentale superiore degli uomini di buona volontà, dei discepoli e degli iniziati che rappresentano il tentativo dell’umanità consapevole di risvegliare, a livello esoterico, il Chakra del cuore del Logos planetario. Nel presente il genere umano ha l’opportunità di raggiungere in massa il livello di questo gruppo avanzato.
L’umanità intuisce, tramite lo sviluppo dell’intelletto, l’esistenza di una verità non illusoria, perciò cerca di sostituire il suo modo di pensare in uno nuovo, provocando gran tensione e doloroso riadattamento.
I cuori dell’umanità, dopo scosse e trepidazioni, cominciano a sintonizzarsi con la Gerarchia che con enorme sacrificio, dovrà anch’Essa fare un adattamento ed un allineamento, coinvolgendo tutti e tre i centri planetari (Shamballa, Gerarchia e Umanità).
L’umanità ha il compito di “Salvatore planetario”, quale intermediario amorevole ed intelligente fra gli stati superiori di coscienza planetaria, umani e sub-umani. Essa, deve introdurre una nuova era operativa di gioia, di pace e di sintesi spirituale o Fratellanza, solo così diverrà possibile anche l’intervento e l’aiuto divino, da divenire sufficientemente forte per irradiare sulla Terra e divenirne il Reggente.
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Si tenga presente la seguente tabella:
Sette razze/ramo formano una sottorazza.
Sette sotto/razze formano una razza/radice.
Sette razze/radice formano un periodo mondiale.
Sette periodi mondiali formano una ronda.
Sette ronde formano un periodo di una catena.
Sette periodi di una catena formano uno schema planetario.
Dieci schemi planetari formano un sistema solare.
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