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IL DISCEPOLATO NELLA NUOVA ERA

 

Carlo Setzu

 

I SEI STADI DEL DISCEPOLATO

 

Primo stadio - PICCOLO DISCEPOLATO, il Maestro stabilisce un contatto col discepolo mediante un altro discepo­lo sul piano fisico.

 

Secondo stadio - CHELA NELLA LUCE, il discepolo è diretto da un altro superiore di grado, dal livello egoico.

 

Terzo stadio - DISCEPOLO ACCETTATO, il Maestro prende contatto col discepolo, secondo i casi, mediante:

 

·Una vivida esperienza di sogno.

·Un insegnamento simbolico.

·L’uso di una forma—pensiero del Maestro.

·Un contatto durante la meditazione.

·Un ricordo molto preciso di un colloquio col Maestro nell’Ashram.

 

Quarto stadio - DISCEPOLO SUL FILO (o sutratma), al chela che ha dato prova di saggezza e di aver compreso il problema del Maestro, gli viene insegnato come attrarre la sua attenzione (in casi urgenti e gravi) per attingere alla Sua forza e conoscenza e ricevere consiglio.

 

Quinto stadio - COLUI CHE È NELL'AURA, al discepolo è consentito di conoscere il metodo per inviare una vibrazione di richiesta di un colloquio col Maestro.

 

Sesto stadio - COLUI CHE È  NEL CUORE DEL MAESTRO, il discepolo può farsi ascoltare dal Maestro in qualsiasi momento. Il contatto e costante. Il discepolo è preparato per una prossima iniziazione e se già questa è superata, gli assegna un lavoro speciale in collaborazione con Lui.

 

Le sei fasi del discepolato

 

1.     Raccoglimento: che diventa concentrazione.

2.     Risposta: che diventa azione reciproca fra il superiore l’inferiore.

3.     Radiazione: che diventa suono.

4.     Respirazione: che diventa lavoro creativo.

5.     Riunione: che diventa unificazione.

6.     Riorientamento: che diventa chiara visione del Piano.

 

La sublimazione dei cinque stadi umani.  

 

Primo stadio: “ENTRA SULLA VIA DEL VERO DESIDERIO”. Le forme sono prese, tenute, usate e scartate finché il rosso muta in rosa e questo nel rosa chiaro e poi nel bianco. Sboccia la pura rosa bianca della vita, ma non è ancora in pieno fiore.

 

Secondo stadio: “ENTRA NEL CAMPO DOVE GIOCANO I BAMBINI e gioca con loro. Risvegliato dal gioco della vita l’anima varca il cancello. L’anima entra nel “campo di gioco del Signore” e vi resta fino a che scorge la stella dalle cinque punte luminose, e dice: “Ecco la mia stella”.

 

 

Terzo stadio: IL CAMPO DI GIOCO DEI FIGLI DI DIO non attrae più - “Mostra il tuo valore. Prendi la palla arancione del tuo pertinace proposito”. L’anima emerge dalle molte forme e scruta la via. Segue la via del distruttore, del costruttore e di nuovo del distruttore della forma. La forma stessa dell’anima è ora il gran desiderio e così questa sale alla palestra della mente. Appare un fior di loto dai petali chiusi, sigillati, ancora senza profumo - una fredda luce blu. Arancio e blu in futuro saranno mischiati, la loro fusione illuminerà il bocciolo e ne provocherà in futuro l’apertura: che la luce risplenda!

 

Quarto stadio: “ENTRA NELLA CAVERNA E TROVA CIO’ CH’È TUO, CAMMINA NEL BUIO E PORTA IN TESTA UNA LAMPADA ACCESA”. La caverna è percorsa da suoni e voci dei molti figli di Dio e chiedono luce. La caverna è lunga e stretta, satura di nebbia. Il suono delle acque correnti si unisce al sibilo impetuoso del vento e ai fre­quenti scoppi di tuono. Lontano appare un‘apertura ovale azzurra. Attraverso quell’azzurro si scorge una croce rosata, con al centro una rosa, sul sommo splende e vibra un diamante, dentro una stella a cinque punte. L’anima vivente non sale ancora sulla croce, la oltrepassa e ascolta i gemiti delle anime sorelle.

 

Quinto stadio: La via è libera, ma una voce suona chiara nella testa, non nel cuore, “RITORNA NELLA PALESTRA DEL SIGNORE, MA QUESTA VOLTA PER DIRIGERE IL GIUOCO”.

Ora arde la chiara fiamma azzurra; nella palestra incontra gusci vuoti costruiti in fasi anteriori, calpesta forme scartate e distrutte e tende le mani in soccorso. Sulla spalla reca l’uccel­lo della pace; calza i sandali del messaggero. Non è ancora la gloria perfetta della luce radiosa! Non ancora la pace sempiterna ma ancora lavoro, ancora l’elevazione dei piccoli. 

 

 

 

 

 

 

 

 

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