INIZIAZIONE
Carlo Setzu
Quarta parte di quattro
I punti di tensione che chiamiamo iniziazioni, si formano in molti punti lungo l’antahkarana. Il punto di tensione raggiunto, reso negativo rispetto al susseguente che è positivo, produce la fusione dei due poli e un altro punto di tensione causato dalla volontà del discepolo. Così si cresce di tensione in tensione e di fusione in fusione. L’intero processo è governato dalla Legge di Causa ed Effetto.
Ci sono anche delle fusioni tra una iniziazione e l’altra come quelle fra i tre aspetti della mente (mente concreta, astratta e il figlio della mente) con la coscienza e l’Ashram del Maestro e pian piano con la totalità dell’Ashram di Sanat Kumara. Le fusioni rivelano al discepolo i due stati superiori della Triade, lo stato buddhico o ragione pura e lo stato atmico o di intenzione spirituale diretta dalla volontà.
“Una causa del progresso è un afflusso di energia verso il basso che produce effetti stimolanti; la seconda causa sta nella personalità pervasa d'anima che costituisce un movimento verso l’alto dell’attività iniziatica diretta da lui stesso, del grado d’energia d’amore che la sua anima può esprimere e dell’energia di volontà, che è in se il risultato di tutte le fusioni ch’egli è in grado, in un dato momento, di focalizzare e usare coscientemente”. (DNE, vol.5, pg. 565, v.o.).
Significato dell’Iniziazione
L’iniziazione di gruppo è possibile quando ciascuno accetta una preparazione per una futura espansione di coscienza. Una volta presa la decisione niente e nessuno dovrebbe deviarlo dal suo proposito. Il gruppo deve proporsi, per essere ammesso all’iniziazione, una relazione sentita e riconosciuta fra iniziati, esistente nei tre Centri spirituali del Pianeta (Shamballa, Gerarchia e umanità); la conseguenza è l’instaurazione di giusti rapporti. L’energia implicata è l’aspetto Vita, espressione dell’aspetto Volontà, che può essere evocato soltanto in gruppo; solo un insieme può invocare Shamballa.
La caratteristica di un gruppo che s’inizia è la Ragione Pura: il principio buddhico in azione o atteggiamento focalizzato della Triade spirituale in relazione con la personalità, che si trova in un punto di penetrazione dell’antahkarana e in contatto con la mente inferiore, quale proposito della Monade. Infatti amore e ragione sono termini sinonimi. La luce della ragione pura o sublimazione dell’intelletto o luce della volontà spirituale o rivelazione del proposito che si dispiega è composta dalla luce di Buddhi e dalla luce di Atma.
“L’iniziazione di gruppo è basata su una volontà di gruppo uniforme e unita, consacrata al servizio dell’umanità e fondata sulla lealtà, la collaborazione e l’interdipendenza”. ( R.I.,pag.17).
Come si accorge un discepolo di essere passato nell’Ashram di un Maestro? Attraverso la “Percezione triadica”, perché ha gettato un filo di luce vivente nello spazio che separa la Triade dalla personalità; così scopre di far parte di un gruppo. Questo riconoscimento “è il fattore che gli permette di passare lungo il filo ancorato nell’Ashram di un Maestro”.
La coscienza di un iniziato ha la capacità di operare simultaneamente sui suoi livelli soggettivi e nei tre mondi. Anche la mente, per esempio, agisce come senso comune nei tre mondi e nello stesso tempo come mente spirituale. Il senso di sintesi, essendo un attributo della Volontà, permette il contatto con Shamballa.
La Manifestazione divina o Evoluzione del Pianeta è resa possibile dallo sviluppo dell’intelligenza e dell’amore, come qualità della Volontà, che garantiscono “l’applicazione intelligente e il potere magnetico di attrarre a sé tutto ciò che occorre per esprimere o manifestare il previsto Proposito divino, visualizzato in sintesi, motivato, attuato e reso possibile dall’aspetto dinamico della medesima Volontà”.
Il primo passo verso la Via dell’Evoluzione superiore è la costruzione dell’antahkarana, che porta al conseguimento della Coscienza monadica.
Ogni realizzazione del discepolo, anche quando cerca l’iniziazione, e persino nella scelta del momento dell’evento iniziatico, deve essere libera; è nella libertà che progredisce e diventa mentalmente inclusivo.
Per accostarsi all’iniziazione è indispensabile la comprensione esoterica, poiché essa conduce a Shamballa. Il discepolo moderno, man mano che l’umanità formula la nuova cultura, deve intuire la prossima rivelazione. È importante considerare anche la volontà individuale, riflesso deformato della Volontà monadica, che deve essere sviluppata e radicata, focalizzata e riorientata, ma che la volontà di gruppo deve includere e assorbire. Ciò avviene alla terza iniziazione, perché si percepisce la Volontà universale e l’iniziato può dire con cognizione di causa: “Padre sia fatta la Tua Volontà, non la mia”.
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