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IL PIANO

Carlo Setzu

Quinta parte di cinque

 

Giuramento Ippocratico per gli Scienziati, gli Ingegneri e i Tecnici

       Molti gruppi di scienziati cercano di stabilire una base di responsabilità sociale e morale nell’ambito delle loro particolari discipline, aderendo al Giuramento Ippocratico per gli Scienziati, gli Ingegneri e i Tecnici formulato da l’Institution for Social Incentions di Londra, in questi termini:

“Mi impegno solennemente a consacrare la mia vita al servizio dell’umanità; darò ai miei insegnanti il rispetto e la gratitudine che è loro dovuta; praticherò la mia professione con coscienza e dignità; il benessere dell’umanità sarà la mia prima considerazione; manterrò con tutti i mezzi in mio possesso l’onore e le nobili tradizioni della mia professione; considererò i miei colleghi come la mia famiglia; non permetterò che considerazioni di religione, nazionalità, razza, politica o stato sociale si frappongano tra il mio lavoro e il mio dovere all’umanità; manterrò il più alto rispetto per la vita umana fin dal suo principio, anche sotto minaccia; mi asterrò da tutto ciò che è deleterio e nocivo; non userò la mia conoscenza in contrasto con le leggi dell’umanità; faccio queste promesse solennemente, liberamente e sul mio cuore”.      

 La nostra interdipendenza globale è ormai nella visione di molti scienziati che sfidano gli stessi governi e le corporazioni multinazionali ad assumersi le loro responsabilità di preservare l’ecosistema globale da cui tutti dipendiamo. L’opinione pubblica ha un ruolo determinante da svolgere nell’assicurare che il sentiero su cui la scienza si incammina rispetti i principi del proposto giuramento, affinché la Scienza si rivolga verso le reali necessità dell’umanità con saggezza e intelligenza.

Gli scienziati di tutte le discipline, in un convegno tenutosi in Spagna, hanno affermato, con dati scientifici, che non è esatto affermare:

·         Che noi abbiamo ereditato una tendenza al bellicismo dai nostri progenitori animali.

·         Che la guerra o qualunque altro comportamento violento, sia programmato geneticamente nella nostra natura umana.

·         Che nel corso dell’evoluzione umana vi sia stata una selezione per il comportamento aggressivo più che per altri tipi di comportamento.

·         Che gli umani hanno una “mente violenta”.

·         Che la guerra sia causata “dall’istinto” o da alcuna altra singola motivazione.

     

 La biologia non deve condannare l’umanità alla guerra, ma che possa essere liberata dai legami del pessimismo biologico e rafforzata dalla fiducia di intraprendere compiti di trasformazione necessari.

I collaboratori per la realizzazione del Piano

       Per collaborare con efficienza alla realizzazione del Piano divino  è bene sapere che ci sono tre ordini di collaboratori:

1.    I lavoratori esterni, che per libera scelta stabiliscono contatti umani e servono l'umanità.

2.    I discepoli che agiscono da intermediari, con i Maestri realizzatori del Piano, con la loro saggezza ed esperienza, accrescendo l'attrazione magnetica nei centri dove scorre la forza spirituale della Nuova Era.

3.    I Maestri e gli Iniziati che operano dall'interno, dal piano mentale, guidando ed influenzando i discepoli attivi nel mondo.

 

I Discepoli

       I discepoli però non dovranno usare la forza di volontà diretta, ma cercheranno di impressionare le menti ricettive con schemi e suggerimenti concernenti il Piano e l'unità meta del futuro immediato.

       Una specificità del Piano, da realizzare a lunga scadenza, consiste nell'ancorare in terra certe energie superiori necessarie all'umanità, nello sviluppare i poteri supernormali e nell'educare i gruppi alla sintesi, per prepararli all'iniziazione. È da loro che usciranno i futuri realizzatori del Piano, perché capiranno cosa sia realmente e lo sperimenteranno come punti di luce e canali per convogliarla.

       Quando il discepolo accetta la realtà della Gerarchia, la verità che le anime sono una sola, il Piano indicato dai Maestri, può usare la tecnica occulta del servizio, dedicando tutto se stesso all'umanità, coltivando l’intuizione e rispondendo prontamente all'immediato bisogno del momento.

        “Il servizio non è l’espressione fisica degli atteggiamenti”. Questo dovrebbe permetterci di vivere con uno scopo, programmando il Piano o parte di esso, in aderenza agli impulsi gerarchici, elaborandolo passo dopo passo e scorgendone quale potrebbe essere nel ciclo della vita, ma anche nel breve passo immediato.

       Il servizio necessita di uno sforzo congiunto e di una saggezza, prestando debita attenzione al fattore tempo, ma anche di una forza fisica equilibrata: servizio, rilassamento, nuovo servizio.  I servitori devono essere consci dell’urgenza del lavoro del Maestro, perciò devono concentrare e dirigere lo sforzo per conseguire dei risultati pratici, mediante tre fasi: il senso di responsabilità, di sacrificio e di fratellanza.

I Discepoli accettati

       La collaborazione al Piano, da parte del discepolo accettato, comporta la sua conoscenza come è elaborata dai membri della Gerarchia e come esiste nella consapevolezza dei membri del Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, come punto radiante e coscienza decentrata.  Il Piano si prefigge la rivelazione dell’amore, l’illuminazione della mente, l’evocazione della volontà e l’espansione del servizio verso il mondo.

       I maestri operano a livello egoico e con la luce mentale, guardano nel discepolo lo sviluppo della luce interiore e la qualità del servizio. Questa luce deve irradiare all’esterno e non soltanto all’interno, se vogliamo che abbia un’utilità per l’umanità. Ciò che veramente importa alla Gerarchia dei Maestri è la comprensione del proposito del Signore del Mondo e la realizzazione del piano. È a tal proposito che cercano pensatori avanzati che amino i propri simili senza scopo di ambizione spirituale e fini egoistici. L’idea di essere i preferiti dei Maestri non deve nemmeno sfiorare le loro menti!

       Il discepolo di primo raggio (Volontà Potere) con la sua semplicità è una potenza tremenda da usare, senza isolarsi, in collaborazione coi propri fratelli. Questa partecipazione dev’essere suffragata della comprensione del piano nel quadro dell’evoluzione mondiale.

       Per comprendere il piano, o la parte spettante, è necessario procedere verso la porta di luce e farsi prendere la mano dal Maestro, includendo una realtà maggiore che consiste in nuovi poteri e capacità, nuovi modi e campi di servizio, nuovi contatti gerarchici e nuova responsabilità.

      Dal Loto della gola emerge il fiore delle forme viventi. Il suo primo segno è la comprensione del Piano”, che deve essere elaborato passo dopo passo e visto sia nelle necessità attuali che a breve, medio e lungo termine con distacco e in gruppo.

       La giusta comprensione del piano è essenziale per una personalità di quinto raggio, (Scienza concreta) che deve afferrare un’ampia visione sui livelli mentali, di aiutare lo sviluppo delle menti altrui e porre le basi per un’attività basata sul giusto pensiero e la giusta azione da parte dei suoi collaboratori.

 

 

 

 

 

 

 

 

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