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                                          IL PIANO

                                       Carlo Setzu

                               Quarta parte di cinque

La Pace      

      La visione della Pace è una causa unificante purché quest’idea non sia “etnocentrista”; ricordiamoci che tutti noi siamo arrivati sulla terra “nudi” e che allo stesso modo la lasceremo. Ma ciò che veramente dovremmo lasciare è un pianeta migliore di come lo abbiamo trovato.

       I costruttori di Pace si basano sulla fratellanza: se pensiamo che ognuno di noi ha fatto le sue esperienze incarnandosi in posti e fra popoli diversi, non può che pensare che tutti siamo una sola umanità. Noi abbiamo la capacità, mediante l’amore, di considerarci l’un l’altro come esseri umani per trasformare l’illusione della scarsità di risorse e del conflitto in abbondanza, armonia e pace. Oltre al cibo, che potrebbe essere abbondante per tutti gli esseri della terra, ciò che ci nutre più pienamente è l’energia dello Spirito e la luminosità della luce, quel regalo del Creatore che anima ognuno e tutti. Questa luminosità è qualcosa di molto prezioso che però possiamo perdere e distruggere con l’ira, l’avidità e la gelosia ma che invece possiamo conservare dicendoci: “Si, io so ricevere e io so dare”.

       Nell’armonia tra le culture, le razze e nella cooperazione fra popoli sta il segreto della Pace, ma ciò sarà impossibile se non saremo prima in pace con la Terra. La responsabilità planetaria da parte dell’assemblea generale delle NU, consiste nel riconoscere l’unità di tutta la vita, ma tale riconoscimento vale anche per i Governi e gli individui. Ci dev’essere un solo mondo, un mondo giusto e pacifico che coopera con la Natura poiché il nostro mondo è una parte di un universo interdipendente. La grande crisi umana di adattamento si risolve con la visione globale e la necessaria cooperazione, presentando un ideale accessibile alla psiche umana affinché si formi un’opinione pubblica unica e indivisibile.  Noi stiamo entrando in rapporto con nuovi livelli di universalità, d’ordine, di sintesi e di esternazione della spiritualità essenziale. Questa maturità, o nuovo modo di pensare, emerge in tutti i campi della vita:

·         Nella scienza, nelle arti, nella politica, nelle religioni, nella psicologia, nella medicina, negli affari e nell’educazione in una visione globale trascendente e allo stesso tempo profondamente individuale. Le relazioni umane, a ben guardare, sono indirizzate a comprendere e sperimentare nella coscienza l’amore, la luce e la bellezza ed allo stesso tempo a lavorare con gli altri con prestabiliti programmi d’azione per manifestare sul piano fisico le percezioni soggettive. I promotori di questo servizio sono le figure-chiave di tutte le culture, stimolate dalle forme pensiero create da coloro che lavorano dietro le quinte. I temi di unità, cooperazione globale e sforzo inclusivo ormai sono capiti da tutti. Noi possiamo tranquillamente dire, senza tema di smentita che siamo già entrati nel Rinascimento spirituale.

       

La Coscienza

       Per avere una conoscenza più completa della coscienza, dobbiamo considerarla come causale, ciò espande i confini e consente di osservare qualunque cosa della vita umana senza distorcerla e senza comprimerla in una cornice definitiva. Ciò è possibile con la trasformazione interiore alla quale perverremo al più presto. Persino la scienza parla di rivoluzione delle coscienze come concetto causale sempre esistito che emarginerà i vecchi metodi.

       Le prime a cambiare però saranno le politiche commerciali, perché più flessibili e capaci di adattarsi ad un ambiente in trasformazione. Gli operatori di questa disciplina sono alla scoperta di ruoli significativi da assegnare agli elementi migliori, riponendo ogni fiducia nelle risorse umane.

       Nella coscienza collettiva affiora un nuovo modo di pensare e una consapevolezza di visione (somma di tutte le percezioni di miriadi di piccoli gruppi in tutto il mondo) della gente comune quale forza di trasformazione estremamente potente ma innocua per l’armonia dell’umanità.

 

La Spiritualità

       La ricerca di spiritualità e di trascendenza deve fiorire, crescere e vivere nei luoghi di attività correlati ai problemi quotidiani dell’intero nostro mondo come agente di trasformazione, creatore di pace e di giustizia. Il genere umano, in questi tempi di riflessione critica, sta ereditando una nuova e preziosa prospettiva spirituale globale che lo porterà all’unità. La spiritualità è:

·         Un profondo impegno esistenziale verso la vita e oltre.

·         Un processo dinamico di trasformazione e di crescita.

·         Uno sviluppo umano individuale e collettivo.

·         Una qualità di esperienza, di intuizione e di riflessione che permea tutte le attività umane. Riguarda il cuore e la sua pratica ed è legata all’uso della nostra immaginazione per “vedere” nel mondo del significato di tutte le cose.

·          La spiritualità globale si sviluppa in un contesto multi-culturale, politico, sociale, ecc., in una prospettiva pluralistica che ci porta ad essere compassionevoli, pacifici e felici. Il futuro lo dobbiamo volere delineando e costruendo una nuova terra, percependo e praticando la giusta spiritualità, invocata da tutta l’umanità. L’unità conseguita è la ricompensa dell’azione e dello sforzo.

 

       Il risveglio del cuore in un numero sempre crescente di persone produce un mutamento delle idee mondiali, della civiltà e dei valori umani. Le giuste relazioni che ne risultano devono manifestarsi prima di tutto nella vita stessa dell’aspirante spirituale, poi nel suo ambiente e nella sua Nazione, infine nell’umanità nel suo insieme. Questo comporta giusta percezione, amore in azione e bellezza nelle relazioni.

 

Interrelazione

       Le nuove Scuole di pensiero, in tutte le discipline, mettono l’accento sull’interrelazione e l’interdipendenza della vita. Alcuni lo intuiscono e gli scienziati lo rivelano dicendoci che ogni cosa nell’universo è tenuta insieme in una “totalità indivisa”, perché hanno scoperto che il mondo materiale non è affatto costituito da “cose separate” ma da una intricata rete di relazioni fra le varie parti di un intero.     

       È degna di nota la scoperta della curiosa relazione fra la coscienza e i campi energetici della materia, quindi la Realtà non è di per sé una proprietà del mondo esteriore, poiché è intimamente legata alla nostra percezione del mondo quali osservatori consapevoli.

       Un’altra scoperta chiarificatrice in campo ecologico è la straordinaria complessità delle interazioni che tengono insieme tutte le unità di vita in una rete di relazioni. Ci sono delle Leggi che governano il modo in cui le diverse parti della natura sono accomunate e integrate nel loro funzionamento. La vita organizza se stessa con la creatività in accordo con un Piano, o “Matrice cosmica”. La mente dell’umanità comincia a reagire a questa immagine di unità; essa però sarà efficace solo se sarà fusa con “l’etica della totalità”.

       Queste scoperte sono in perfetta armonia con gli insegnamenti della Saggezza Eterna. Coloro che stanno unendo Religione e Scienza, per dimostrare che lo Spirito e la materia non sono antagonisti e che nell’universo vi è una sola sostanza spirituale che produce e agisce sulle forme tangibili, sono già una numerosissima schiera.       

       La Scienza comincia ad avere un gran numero di aspetti in comune con gli insegnamenti esoterici. Per esempio, l’idea che scopo e coscienza sono fattori causali, agenti nell’ambito di sistemi più concreti; che la materia possiede la capacità innata di organizzare se stessa; che vi è una gerarchia di livelli, ognuno dei quali possiede qualità distinte; che esiste un disegno evolutivo e un principio di vita immanente nella materia.

       “Soltanto quando gli scienziati saranno pronti ad ammettere il fatto che vi è un Corpo di Vitalittà che agisce quale punto focale in ogni forma organizzata, e soltanto quando essi saranno disposti a considerare ogni elemento e forma di ogni grado quali parti costituenti di un Corpo vitale ancora più grande, i veri metodi della Dea Natura diverranno i loro metodi”. (A. A. Bailey. Trattato del Fuoco Cosmico) 

       Auspichiamo che questo impatto della Scienza sulla società sia fatto con grande senso di responsabilità, affinché l’applicazione della conoscenza tecnica e scientifica sia diretta verso il miglioramento umano, con l’uso della Volontà e della Saggezza, quale servizio al bene comune.

 

Continua…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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