FUOCO
Carlo Setzu
Il fuoco dell’atomo o fuoco latente interiore:
a. Del sole.
b. Del pianeta.
c. Dell’uomo.
d. Dell’atomo.
Dobbiamo ricordare che tanto nell’involucro astrale quanto in quello mentale vi sono le controparti dei centri esistenti nel corpo fisico. Questi centri riguardano la materia e la sua evoluzione. Si può fare un’affermazione fondamentale unica per i fuochi interni di tutte e quattro – sole, pianeta, uomo e atomo.
Esiste nel sole, nel pianeta, nell’uomo e nell’atomo, un punto centrale di calore o (se posso usare un termine così limitante e improprio) una cavità centrale di fuoco, o nucleo di calore, e questo nucleo centrale raggiunge il limite della sua sfera di influenza, il suo anello invalicabile, per mezzo di un canale triplice, nell’atomo allo stesso modo possiamo veder funzionare i suoi fuochi interni, lungo linee analoghe. La loro manifestazione è già riconosciuta in parte dalla scienza. Non è quindi necessario diffondersi ulteriormente su questo argomento.
Si dovrebbe ricordare però che la grandezza di per sé non ha importanza, perché grandezza e piccolezza sono essenzialmente relative. Il destino di ogni atomo è di creare un brahmanda simile o più piccolo o più grande del nostro, tenuti in coesione da un sole che c’è in ogni atomo. In ognuno di essi vi sono grandi sistemi di mondi, e gli atomi a loro volta sono in questi sistemi. Questo è il significato di “molti dall’uno”; ovunque vediamo l’uno, dovremmo riconoscere anche i molti e viceversa. Dopo aver acquistato la capacità di creare un brahmanda e averlo creato quindi effettivamente, il passo successivo è la creazione di un jagat, poi di un vishva, quindi di un Bhagavan Das. Pranava Veda p. 94.
I fuochi dell’uomo.
Nella Dottrina Segreta, il fuoco interno della materia è chiamato “Fuoco d’Attrito”. Esso è un effetto, non una causa. È prodotto dai due fuochi dello spirito e della mente (elettrico e solare) che vengono in contatto reciproco per mezzo della materia. Questa energia si manifesta nella materia stessa come fuochi interni del sole e dei pianeti, e si riflette nei fuochi interni dell’uomo. L’uomo è Fiamma Divina e Fuoco della Mente messi in contatto per mezzo della sostanza o forma.
Quando l’evoluzione finisce il fuoco della materia non è più percettibile. Esso dura solo finché gli altri due fuochi sono associati e non persiste separato dalla sostanza stessa.
Cerchiamo ora brevemente di riconoscere alcuni fatti relativi al fuoco della materia, prendendoli ordinatamente, lasciando che il tempo ne chiarisca il significato. Prima di tutto possiamo dire che il fuoco interno, essendo tanto latente quanto attivo, si mostra come sintesi dei fuochi riconosciuti dal sistema, manifestandosi, per esempio, come combustione planetaria. Questo soggetto è stato esaminato in parte dalla scienza, e si cela nel mistero dell’elettricità del piano fisico, la quale è un’espressione dei fuochi interni attivi del sistema e del pianeta, così come la combustione interna è un’espressione dei fuochi interni latenti. Quest’ultimi si trovano nell’interno di ogni globo, e sono la base di tutta la vita fisica oggettiva.
In secondo luogo possiamo notare che i fuochi interni sono la base della vita nei tre regni inferiori della natura e anche del quarto o regno umano, per quanto riguarda i due veicoli inferiori (fisico e astrale). Il fuoco della Mente, fuso con i fuochi interni, è la base della vita nel quarto regno e insieme governano (per ora parzialmente e più tardi interamente) il triplice uomo inferiore o personalità, questo dominio dura fino al tempo della prima iniziazione.
Infine, il fuoco dello spirito, fuso con gli altri due fuochi (tale fusione comincia nell’uomo alla prima iniziazione) forma la base della vita o esistenza spirituale,i tre fuochi divampano simultaneamente, producendo la coscienza perfetta. Questa vampa produce la purificazione finale della materia e il suo conseguente adeguamento; al termine della manifestazione produce infine la distruzione della forma, il suo dissolvimento è la fine dell’esistenza, come è intesa sui piani inferiori.
In termini di teologia buddista produce l’annientamento, il che implica la perdita dell’identità e il libero ritorno dello spirito, insieme con la mente, al suo centro cosmico. Ciò trova analogia nell’iniziazione, al momento della quale l’adepto si libera dalle limitazioni della materia nei tre mondi. I fuochi interni del sistema, del pianeta e dell’uomo sono triplici:
1. Fuoco interiore al centro della sfera o fornaci interne che producono calore. Questo è il fuoco latente.
2. Fuoco irradiante. Questo tipo di fuoco potrebbe essere descritto in termini d’elettricità del piano fisico, di raggi luminosi, di energia eterica. Questo è il fuoco attivo.
3. Fuoco essenziale o elementali del fuoco, che sono essi stessi l’essenza del fuoco. Si dividono in due gruppi:
a. Deva del fuoco o entità evolutive.
b. Elementali del fuoco o entità evolutive.
Tutti questi elementali e deva sono sotto il governo del Signore del fuoco, AGNI.
Possiamo tuttavia rilevare che le nostre prime due dichiarazioni relative ai fuochi interni, esprimono l’effetto che questa entità del fuoco hanno sul loro ambiente. Calore e irradiazione sono altri due termini che possono essere usati in questo senso. Ciascuno di questi due effetti produce una differente classe di fenomeni. Il fuoco latente determina la crescita attiva e la spinta verso l’alto che porta in manifestazione tutto ciò che si trova nei regni della natura. Il fuoco radiante mantiene la continuità della crescita di ciò che, sotto l’influsso del fuoco latente, è pervenuto fino al punto dove il fuoco radiante può essere ricevuto. Possiamo vederlo come segue:
- Sistemico o macrocosmo. Il Logos Solare o Grande Uomo Celeste. Il fuoco latente o interiore produce il calore interno che rende il sistema solare produttore di tutte le forme di vita. È il Calore inerente che rende possibile ogni fondazione sia essa umana, animale o vegetale. Il fuoco attivo o radiante mantiene la vita e causa l’evoluzione di tutto ciò che appare oggettivamente, grazie al fuoco latente.
- Planetario o Uomini Celesti. I principi che governano il sistema nel suo insieme, valgono per tutti i pianeti, la cui natura riflette il sole, loro fratello maggiore.
- Uomo o Uomo microcosmico. Il fuoco latente umano, il calore interno del corpo umano, causa la produzione di altre forme di vita come:
- Cellule del corpo fisico .
- Organismi nutriti dal fuoco latente.
- Riproduzione di sé in altre forme umane, base della funzione sessuale.
Il fuoco umano radiante o attivo è un fattore ancora poco compreso. È in relazione con l’aurea della salute e quella radiante del corpo eterico che fa dell’uomo un guaritore capace di trasmettere il fuoco attivo.
È necessario distinguere tra questa radiazione del corpo eterico, che è un’emanazione di prana, e il magnetismo, che è l’emanazione di un corpo più sottile (generalmente l’astrale) ed è collegato con la manifestazione della Fiamma Divina negli involucri materiali. La Fiamma Divina si forma sul secondo piano o piano monadico, e il magnetismo (che è un metodo di manifestazione del fuoco radiante) è perciò percepito particolarmente sul quarto e il sesto piano, ossia nei veicoli buddhico e astrale. Questa distinzione è importante, e dovrebbe essere ben compresa.
Fusione – Risultato
Passiamo ora allo studio della materia del corpo eterico dell’uomo, e al danno che può derivargli quando (per l’infrazione della legge) non esercita più la sua funzione protettiva. Vediamo anzitutto quali sono queste funzioni:
Primo. La rete eterica funge da separazione o rete divisoria tra il corpo astrale e il fisico denso.
Secondo. Fa circolare la vitalità o fluido pranico che gli affluisce e compie la sua funzione in tre stadi:
- Il primo stadio è quello in cui il fluido pranico e le radiazioni solari sono ricevuti, fatti circolare tre volte intorno al triangolo e quindi distribuiti alla periferia del corpo, animando e vitalizzando tutti gli organi fisici, e conducendo al funzionamento subconscio e automatico del corpo di materia densa. Quando è adempiuto perfettamente tale compito, esso protegge dalle malattie; i mali della carne sono sconosciuti all’uomo che assorbe e distribuisce correttamente il prana. Questo accenno è raccomandato a tutti i medici, e quando sarà giustamente compreso ne risulterà un cambiamento radicale della medicina che da curativa si trasformerà in preventiva.
- Il secondo stadio è quello in cui il fluido pranico comincia a fondersi con il fuoco situato alla base della spina dorsale, e a farlo lentamente risalire verso l’alto, trasferendone il calore dai centri al di sotto del diaframma ai tre centri superiori – del cuore, gola e testa. Questo processo è molto lento e lungo, quando sia lasciato alle forze della natura senza aiutarle, ma è proprio qui che, in alcuni casi, è consentito affrettare il processo al fine di preparare dei lavoratori nel campo del servizio umano. Questo è l’obbiettivo di ogni preparazione occulta.
- Il terzo stadio è quello in cui la materia radiante attiva o prana, è fusa ancor più perfettamente con il fuoco latente nella materia. Questo, come vedremo più avanti, produce determinati effetti.
Esso rende più rapide le vibrazioni normali del corpo fisico in modo che risponda più prontamente alla nota superiore dell’Ego, e produce la regolare elevazione dei fuochi che si fondono lungo il triplice canale della colonna vertebrale. Nel secondo stadio questo fuoco vitalizzante unito raggiunge un centri situato un po’ al di sotto delle scapole, che è il punto di congiunzione e di completa unione del fuoco che viene dalla base della spina dorsale con il fuoco che circola lungo il triangolo pranico. Si ricorderà che qui è una delle punte del triangolo. Quando il triplice fuoco della base e il triplice fuoco pranico si uniscono, allora l’evoluzione procede con rapidità accresciuta. Quando ciò è realizzato, alla prima iniziazione, la polarizzazione è stabilita nell’uno e nell’altro dei tre centri superiori. Questo però dipende dal raggio dell’individuo.
Per effetto di quest’unione avviene un cambiamento nel funzionamento dei centri. Essi divengono delle “ruote che girano su se stesse”, e dà un moto puramente rotatorio, passando a un azione quadrimensionale, manifestandosi come radiosi centri vorticosi di fuoco vivente.
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