EFFETTO INTEGRATIVO DEL PIANO SUI GRUPPI DI SERVIZIO
Carlo Setzu
QUARTA PARTE DI QUATTRO
Il cammino è già iniziato, infatti molti servitori sociali pratici, realistici, creativi e disinteressati s'ispirano all'ideale del servizio alla collettività
L'insegnamento lungo i secoli si è trasformato, infatti al giorno d'oggi molti segreti sono di dominio pubblico, perché l'umanità è sempre meno emotiva e più mentale; la direzione non è più verso il Maestro, ma nel servizio verso il genere umano e i Regni inferiori della natura. Non viene più elargito da insegnante ad alunno ma da discepolo a gruppo. Non c'è più l'imposizione paternalistica (Età dei Pesci) ma il consenso (Età dell'Acquario).
L'attitudine di una volta era comprensibile se consideriamo che quasi la totalità degli uomini era in uno stato emotivo e pochissimi in grado di usare l'intelletto. Anche la meditazione era basata sull'emozione (misticismo) e non sulla mente (occultismo).
La scienza dell'unione (Raja Yoga) era praticata da pochissimi; ciò che prendeva rilievo era il Bhakti Yoga (devozione), il vegetarianismo, l'Hata Yoga (Yoga fisico) e l'apprendimento tramite la memorizzazione con l'assenza di riflessione e applicazione pratica. Ora invece, a causa dello sviluppo intellettuale dell'umanità, è possibile ciò che prima era incomprensibile.
L'istruttore moderno deve allontanare da se l'idea di insegnare da una cattedra o di parlare in nome del Maestro, anzi in senso occulto è necessario "ucciderlo". Ciò che conta è soltanto lo spirito di servizio, ossia la capacità di rispondere in senso pratico alle richieste e ai bisogni del prossimo, dei gruppi e dell'umanità, dando le nostre conoscenze col massimo amore.
I rapporti sono anche fra i Custodi del Proposito divino, che incarnano la Sua Volontà, i custodi del Piano, che incarnano l'Amore di Dio, il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, e il genere umano. La Gerarchia in particolare focalizza la volontà-di-bene influenzando l'umanità, che a sua volta la concretizza e la mette in pratica con la buona volontà.
La cultura è la chiave per dare forma al processo di sviluppo mediante la ragione e il cuore: uso della creatività inutilizzata e dell'amore che in fondo sono comuni a tutti. La creatività deve esprimere giustizia, compassione e venerazione della vita.
La nuova cultura sta emergendo nelle arti, nei cuori, nelle menti e nell'ottica di milioni di individui in tutto il mondo, quale espressione di tutta la società. Man mano che questo si realizza la ragione e il cuore cominciano a vibrare all'unisono.
"La cultura è venerazione della luce. La cultura è amore per l'umanità. La cultura è fragranza, unità di vite e bellezza. La cultura è sintesi di conseguimento, di elevazione spirituale e di sensibilità. La cultura è l'armatura di luce. La cultura è salvezza. La cultura è forza motivante. La cultura è cuore". (Nicholas Roerich)
La cultura non può essere dissociata dalla vita, dal pensiero e dall'attività collettiva, perché ha dato nel tempo valori, tradizioni e gusti ad ogni singolo popolo, che stabiliscono lo sviluppo specifico di una società.
Essa crea necessariamente delle diversità e a maggior ragione i popoli devono unificarsi in una interdipendenza nella libertà.
L'Unesco ha creato un migliaio di progetti diversi in tutti i continenti che incoraggiano le organizzazioni a prepararne dei propri nell'ambito delle loro giurisdizioni.
"L'amore spirituale di gruppo è, e deve essere la principale caratteristica degli illuminati del mondo".
...Non basta dire che la Vita è Una, perché in coscienza non lo è ancora essendo "la Vita sintesi amorevole in azione". La Vita è in attività ma spetta a noi esprimerla con l'amore "basato sull'unità realizzata che conduce all'espressione della sintesi". Ciò che bisogna insegnare ai fratelli è di realizzare il fatto dell'esistenza del Regno di Dio o della Gerarchia planetaria e come invocarla per evocare luce che illumini.
Non dobbiamo dimenticare che i membri della Gerarchia provengono "da ogni nazione, partito politico, gruppo sociale, culto religioso e da ogni organizzazione qualunque sia l'obiettivo che persegue e l'universalità del campo da cui queste persone emergono, dimostra la loro fondamentale unità. Quando questa unità assumerà le adeguate proporzioni agli occhi del genere umano, ne conseguirà una reale sintesi".
La religione, l'economia e la politica verranno cambiate man mano che si insegna l'esistenza della Gerarchia e la Sua incarnazione in terra ed in gruppo tramite gli iniziati e i discepoli che appartengono al Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, avanguardia del regno di Dio, prova vivente dell'esistenza dell'unità spirituale.
Essi devono anche rivelare la formazione di gruppo di tutti i lavoratori spirituali, la natura della Coscienza cristica che riconosce tutti come figli di uno stesso Padre, la considerazione che tutti sono una cosa sola come fratelli, tutti ugualmente divini, tutti tesi a rivelare la divinità sul piano fisico, tramite l'istruzione e la perfezione.
Non dobbiamo però dimenticare di dire che il tipo di coscienza che contraddistingue i membri che operano nella Gerarchia è l'energia della Vita, perché avanzano entro la Vita e non più dentro la forma che è caduta sotto la soglia della coscienza.
....L'insegnamento, che non deve essere fine a se stesso è indirizzato alla formazione di gruppi che dovranno imparare a diventare un vero e proprio organismo vivente, questo perché nell'età dell'Acquario è importante la preparazione di gruppo, l'iniziazione di gruppo, l'accettazione in gruppo e il lavoro di gruppo con lo scopo di realizzare la vera vita di gruppo.
L'istruttore, non essendo al centro del gruppo, deve fondersi gradualmente con tutti i componenti, così nasce l'anima di gruppo al centro della quale dobbiamo riconoscimento, accettazione e dipendenza. Nessun altro ha l'autorità di comandare ma tutt'al più di suggerire.
Bisogna educare il gruppo al servizio verso l'umanità, alla conseguente crescita spirituale, ad accrescere la vibrazione e ad espandere la coscienza, affinché divenga un centro magnetico di forza, di proposito e di luce spirituale, i cui componenti devono comportarsi come anime libere, imparando, servendo e sorreggendosi a vicenda in modo impersonale, ricordando però che "il lavoro interiore che non si esprime in attività oggettiva e fisica è male ispirato e mal diretto". (A.A.Bailey.)
"Tutti i discepoli, di qualunque grado, raccolgono intorno a loro i pochi o i molti che hanno potuto aiutare; la purezza dell'energia generata da questo gruppo dipende dalla loro assenza di egoismo, dalla loro libertà dall'autorità e dal dominio del discepolo e dalla qualità della loro aspirazione spirituale. Quando il discepolo o il Maestro li ha aiutati a generare questa energia, e quando tutti si sincronizzeranno necessariamente con la sua, essa diventa disponibile come una pura corrente di forza che scorre attraverso lui in ogni momento¡ Sempre che il suo motivo sia del pari senza egoismi". (T7R, vol: 5, p. 709, v.o.)
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