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IL LOGOS PLANETARIO
Carlo Setzu

 Entità animiche

         La sostanza è costituita da entità, spiegando così la vita che energizza la sostanza dei tre sottopiani inferiori (solido, liquido e gassoso). “Il carattere entificato di tutta la sostanza è noto tecnicamente come Ilozoismo”. H. P. B. afferma: ”L’ilozoismo, inteso filosoficamente, è l’aspetto più elevato del panteismo”. “È l’unica via d’uscita dell’ateismo assurdo fondato sulla materialità mortale, e dalle concezioni ancora più assurde dei monoteisti tra i quali stanno nel proprio terreno del tutto neutrale”.

         L’ilozoismo postula il Pensiero Divino Assoluto che pervade le innumerevoli forze attive creatrici o “Creatori”, entità che è mossa da quel Pensiero Divino e in esso, da esso e per esso esiste. Si sa che questi “Creatori” esistono e in essi si crede, perché sono percepiti e intuiti dalla voce  interiore dell’occultista. Dottrina Segreta. II.167, 168. Un atomo è un’astrazione entificata. Dottrina Segreta. I. 559, 560

a.      L’Entità che anima il sistema è il Logos.

b.     L’entità che anima un piano è il suo Signor Raja. Tali sono Indra, Agni, Varuna e Schiti.

c.      L’entità che anima un pianeta è il suo Logos planetario.

d.     L’entità che anima il microcosmo è un Dyan Chohan.

e.      L’entità che anima il corpo causale è il Pensatore divino.

f.        L’entità che anima un uomo fisico è una vita elementale

   Il fuoco è in tutte le cose: 

·   L’entità anima è fuoco. Dottrina Segreta. I. 145, 146.

·   La materia della forma è impregnata di fuoco. Dottrina Segreta. I. 112.

·   La mente che si sviluppa è fuoco cosmico. Dottrina Segreta. I. 114.        

        Il riconoscimento da parte della scienza che tutte le forme sono costruite da vite intelligenti, avverrà quando la scienza della magia tornerà in primo piano, e quando le leggi della vita saranno meglio comprese. La magia si occupa della manipolazione delle vite minori da parte della maggiore.

            Quando la scienza comincerà a lavorare con la coscienza che anima la sostanza (atomica ed elettrica) e quando porrà sotto il suo dominio cosciente, le forme costruite con questa sostanza, verranno gradatamente a conoscenza del fatto che tutte le entità di ogni grado e di diversa costituzione concorrono alla costruzione di tutto ciò che è visibile.

            Questo non avverrà fino  a quando la scienza non avrà definitamente ammesso l’esistenza della materia eterica, com’è compresa dall’occultista, e avrà sviluppato l’ipotesi che questo etere comporta vibrazioni differenti. Quando alla controparte eterica di tutto ciò che esiste, sarà riconosciuto il suo giusto posto, e sarà riconosciuta la sua maggiore importanza, nella scala dell’esistenza, rispetto al veicolo denso, poiché essa è assolutamente il corpo della vita o vitalità allora il ruolo dello scienziato e dell’occultista si fonderà.

Chi è il Logos planetario? In genere questo termine si applica a uno dei sette Spiriti più elevati che corrispondono ai sette Arcangeli dei Cristiani. Essi hanno tutti attraversato lo stadio umano e ora ciascuno di loro si manifesta attraverso un pianeta e la sua evoluzione, nello stesso modo in cui l’uomo si manifesta attraverso il suo corpo fisico. È il Dio (minore del Quale ci parla H. P. Blavatsky) di un pianeta. L’aspetto personalizzato del nostro Logos Planetario su questo pianeta è Sanat Kumara.

Chi è Sanat Kumara? È La Grande Vita in cui viviamo, ci muoviamo e siamo. Essa stessa è la Vera Luce del Mondo e l’Illuminatore Planetario. L’Antico dei Giorni, il Dio d’Amore, l’Iniziatore Unico. Colui che tiene in vita tutti gli esseri umani. È Lui che sta portando tutta la creazione lungo il sentiero dell’evoluzione a conseguimento del suo proposito e del suo fine.

Il lavoro dell’evoluzione dei deva, cade sotto l’egida di raggio del terzo Buddha di Attività; quello dell’umanità cade sotto l’influenza dell’energia di raggio del secondo Buddha d’Attività; quello con i regni di natura subumani cade sotto la stimolazione dell’energia del primo Buddha d’Attività. Questi tre Buddha sono gli Agenti creatori del Logos planetario e sono i manipolatori della Legge di Evoluzione.

Uno dei sette Sentieri si percorre per divenire Logoi planetari, allora, mediante l’antahkarana planetario e sistemico, presiederanno alla comunicazione evolutiva graduale di quella Volontà (che adesso è divenuta la Sua) a tutte le forme tramite le quali Egli agisce nel pianeta particolare del quale ha assunto la responsabilità.

Il compito più alto di un Logos planetario è quello d’impressionare il Suo settemplice corpo di manifestazione, tramite i suoi sette stati di coscienza e i sette centri (i sette Ashram che compongono la Gerarchia spirituale del pianeta) con la Sua Volontà e la Sua intenzione.

Se il discepolo o l’iniziato è sul primo Raggio e pertanto opera nel dipartimento del Manu, userà ed esprimerà l’innato aspetto volontà attraverso la natura atmica, ossia l’aspetto più alto della Triade Spirituale, al quale imponiamo il nome inadeguato di “Volontà divina”. Da non dimenticare che la Triade, essendo in rapporto con la monade approssimativamente nello stesso modo in cui la triplice personalità è in rapporto con il Sé superiore, esprime i tre aspetti principali dell’energia di Shamballa, i quali sono tutti e tre espressioni della Volontà del Logos planetario e del Suo proposito essenziale.

Se il discepolo o l’iniziato è sul secondo Raggio e perciò opera nel dipartimento dell’Entità cristica, userà la volontà per mezzo di buddhi, il secondo aspetto della Triade spirituale.

Se è sul terzo Raggio e nel dipartimento del Mahachohan, il Signore della Civiltà, opera tramite la mente superiore, l’aspetto inferiore della Triade.

Non dimentichiamo però che nessuno di questi aspetti può essere considerato superiore o inferiore, perché sono tutti ugualmente divini. 

La coesione che agisce sulle vite, sulle forme e sulle sostanze è un’espressione di volontà e proposito, motivati dall’amore e realizzati con intelligenza per portare avanti i piani mediante i quali il Proposito cerca di esprimersi.

Il primo Raggio della Volontà o del Potere è caratterizzato dalla più alta qualità divina conosciuta (ve ne sono altre ancora più alte). Nelle parole “Buona Volontà” si cela il proposito segreto del Logos planetario. Esso è stato portato lentamente all’attenzione dell’umanità per mezzo delle tre espressioni: Dio è Amore, Buona Volontà e Volontà di Bene.

Oggi l’iniziazione non è più individuale ma di gruppo. Finora, una a una le unità della famiglia umana ha trovato la loro via verso la porta dell’iniziazione. Se questo sistema dovesse continuare, dato il grande numero di anime in incarnazione e fuori incarnazione che dovranno, infine, raggiungere la meta (due terzi del totale, in questo ciclo mondiale) perfino i cicli maggiori, che includono molti cicli mondiali, sarebbero troppo brevi. Il previsto programma spazio/tempo dello stesso Logos planetario sarebbe sconvolto, poiché Egli ha un tale programma per il ciclo della Sua attuale incarnazione.

Esiste un periodo stabilito per l’apparizione del suo corpo di manifestazione, il nostro pianeta, esattamente come per il corpo umano, Perciò Egli deve attuare i suoi piani entro certi limiti di tempo, e questo fattore condiziona l’esperienza di tutte le vite che si muovono nel raggio della sua espressione, compreso il regno umano.

Il mondo d’energie in cui l’aspirante vive, si muove e ha il suo essere, è il veicolo di manifestazione, vivente e organizzato, del Logos planetario. In Esso le energie circolano continuamente e sono in costante movimento, dirette e governate dal centro della testa del Logos planetario; in tutto il suo corpo di manifestazione esse creano grandi vortici di forza o punti principali di tensione. La Gerarchia spirituale del nostro pianeta è uno di questi vortici; l’umanità stessa ne è un altro, che oggi si trova in una condizione di attività, quasi violenta, dato che sta divenendo un punto focale di attenzione divina.

Quando si raggiunge un alto stadio di sviluppo, diviene allora possibile entrare in quel “sublime stato della mente” che tiene focalizzato il Logos planetario nella coscienza del sacrificio che Egli compì tramite l’intero processo della manifestazione. Come ha indicato la Dottrina Segreta, Il sacrificio che Egli ha fatto, a favore delle innumerevoli miriadi di vite che ne compongono il corpo di manifestazione, lo mantiene in espressione fisica finché “l’ultimo stanco pellegrino non avrà ritrovato la via di casa”. 

 

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