IL GRUPPO Carlo setzu
Che cos’é un gruppo?
Può sembrare che il concetto di gruppo sia una definizione ferma, statica, soprattutto ben definita. Non è così! Dipende molto dal significato che gli stessi membri danno al concetto di gruppo, in altre parole, sono molti i gruppi fondati per svariati scopi, e riuscendo a definire “cos’è un gruppo”, si riesce a definire il suo scopo o ruolo, nell’interiorizzare il Piano Divino sulla Terra. Mi azzarderò a dare qualche definizione di cos’é un gruppo.
· È uno stadio evolutivo di coscienza. L’uomo, nella sua evoluzione della coscienza, è passato gradualmente per varie fasi che l’hanno portato nella situazione attuale di sviluppo cosciente di far parte di un gruppo. Da una coscienza di massa, all’inizio della sua esperienza sulla Terra è passato a sviluppare una coscienza individuale e da questa si sta espandendo in “coscienza di gruppo“, però in maniera più cosciente. Potrebbe essere una spiegazione, il fiorire di gruppi, ai giorni nostri, con campi di attività che vanno dal sociale allo spirituale.
- È un’attività vivente. E per essere un’entità ha un corpo fisico-eterico, emotivo e mentale, (vedere schema n° 4) non tralasciando la parte spirituale, che è l’espressione dei membri che lo compongono. Difatti il gruppo non è la somma di tanti individui, ma la Sintesi. La qualità di ogni membro influisce all’esterno tramite i singoli membri facenti parte il suo corpo di espressione.
- È un’Ashram Nel senso tecnico della parola, l’Ashram non è solo un posto fisico, ma un centro, dove si sperimentano i rapporti e rappresenta la Gerarchia Spirituale in miniatura. Nel gruppo si comincia a conoscere le energie e le forze che ci condizionano, nelI’Ashram si sperimenta!
- È un punto focale di energia. Il gruppo non è un collettivo (nel senso operativo e di lavoro), perché introduce un concetto gerarchico, di ordine, di ritmi, di cicli e funzioni. Nella scala evolutiva l’uomo è uno strumento di passaggio delle energie superiori che devono esteriorizzarsi sui piani inferiori, e il gruppo, in questo caso, esponenzialmente maggiore perché più potente. Potrà riversare energie di guarigione, oppure per dissipare l’illusione mondiale o fungere da canale diretto per il Proposito Divino.
I concetti sono molti e svariati, dipende dai membri del gruppo “qualificare” meglio l’attività che lo stesso gruppo può svolgere in questo momento particolare dell’evoluzione di coscienza su questo pianeta. Quando riusciremo a costruire un gruppo dentro di noi, con i nostri corpi, centri e organi, riusciremo a formarlo e costruirlo anche all’esterno. È dal modo che riusciremo a svolgere questo lavoro che potremo cambiare la nostra vita, quella del gruppo, dell’ambiente e della società nel suo insieme.
Coscienza di gruppo
Il gruppo è un’entità quando due o più persone s’incontrano. L’interazione a vari livelli mette in moto una fusione e coesione di relazione, sia individuali sia collettive, che producono combinazioni nuove in modo più definito quando c’è una collettività unita da uno scopo comune. La coscienza di gruppo rappresenta un deciso progresso sull’atteggiamento egocentrico dell’uomo medio. L’individuo dovrebbe liberarsi sempre più dalla partecipazione inconscia di tipo istintivo ed emotivo e potenziare invece la deliberata e cosciente partecipazione alla vita superiore del gruppo.
L'amore di gruppo nella vita quotidiana
Dobbiamo pensare automaticamente durante il giorno quanto segue:
1. Nel posto dove lavoro, siamo un gruppo; ci sproniamo a migliorare la qualità delle nostre prestazioni.
2. Il compito dice: mi miglioro costantemente e mi sforzo di non commettere errori.
3. C’identifichiamo come singoli individui nel team, e diciamo: Qui c'è del lavoro da fare.
4. Mostra con la tua vita che la lotta per il potere non è al primo posto, bensì la vita "impersonale" nel gruppo, per il bene dei collaboratori in questo gruppo di lavoro.
5. In tutti questi ritmi della vita, c’è un forte gruppo, la nostra famiglia. Era unita nella decisione di rimanere legati nonostante le numerose difficoltà esterne. In questo gruppo c'è il germe per lo sviluppo di tutti i membri. Con l'accantonamento degli interessi personali la famiglia ha prosperato. La grande famiglia si è poi suddivisa in nuove unità, con cellule sane per altri gruppi. Qui l'espressione è: io la famiglia.
Quanto sopra si ottiene cambiando l’intenzione che da egoistica deve diventare altruista: prima il bene del gruppo, secondariamente il mio interesse. È la coscienza di gruppo che permette di acquisire il potere: Non avendo nulla eppure possedendo ogni cosa.
Il gruppo di anime
Come alcuni, con la meditazione, la disciplina e il servizio hanno stabilito un preciso contatto con l’anima, e possono quindi essere canali per esprimerla e mezzi per distribuirne nel mondo l’energia, così coloro che nel loro complesso sono orientati alla vita dell’anima, formano un gruppo animico in rapporto con la sorgente degli afflussi spirituali. Infatti, come gruppo e secondo la Gerarchia, hanno stabilito un contatto con il mondo delle realtà spirituali. Come il discepolo individuale stabilisce tale contatto, impara ad allinearsi rapidamente e allora, e solo allora, entra in rapporto con il Maestro del suo gruppo e risponde con intelligenza al Piano, così questo gruppo di anime allineate, entrano in contatto con certe Vite e Forze di luce superiori. La totalità dell’aspirazione, della consacrazione e della devozione intelligente del gruppo, eleva gli individui che lo compongono ad altezze che isolatamente non sarebbero raggiungibili. La stimolazione collettiva e lo sforzo d’insieme trascinano tutto il gruppo a un’intensità di realizzazione altrimenti impossibile. Come la Legge di Attrazione, operante sul piano fisico, li ha riuniti come uomini in un unico sforzo comune, così quella di Impulso Magnetico comincia a governarli quando, sempre in gruppo e soltanto come tale, si dispongono come canali di servizio in puro oblio di se stessi.
Questo concetto incorpora l’occasione immediata di tutti i gruppi di aspiranti e degli uomini di buona volontà, loro associati. Possono fare molto se lavorano insieme come un gruppo di anime. Ciò illustra anche l’importanza di questa legge che produce l’unione polare; ma bisogna comprendere che, questo lavoro esclude qualsiasi ambizione personale, anche se di natura spirituale, e qualsiasi ricerca di unione personale. Non è l’unione mistica delle scritture o della tradizione. Non è l’allineamento e l’unione con il gruppo di un Maestro, o la fusione con il gruppo di discepoli consacrati cui si appartiene soggettivamente, e neppure con la vita del proprio raggio. Queste sono tutte implicazioni preliminari, e applicate in modo individuale. È un’unione più grande e più vitale perché è un’unione di gruppo.
Noi cerchiamo di promuovere un’attività di gruppo tanto efficiente da produrre, al momento giusto, nel suo impeto crescente, un impulso magnetico così potente da raggiungere le Vite che vegliano sull’umanità e sulla civiltà, e agiscono tramite i Maestri di Saggezza e la Gerarchia riunita. Questo sforzo di gruppo evocherà da Essi un impulso di rispondenza magnetica che, per mezzo di tutti i gruppi di aspiranti, riunirà le Forze adombranti benefiche. Lo sforzo concentrato dei gruppi oggi esistenti (che costituiscono soggettivamente un solo gruppo) può far sprigionare una tale ondata di luce, d’ispirazione e di rivelazione spirituale da produrre mutamenti definiti nella coscienza umana e condizioni migliori in questo mondo travagliato. Aprirà gli occhi degli uomini alle realtà fondamentali che, finora, sono percepite solo confusamente da quelli che pensano. Sarà l’umanità stessa ad apportare le necessarie correzioni, sapendo di poterlo fare per la saggezza e la forza che ha scorto in se stessa; ma dietro le scene staranno sempre gli aspiranti, congregati, operanti silenziosamente all’unisono fra loro e con la Gerarchia, per mantenere aperti, i canali di afflusso della saggezza, della forza e dell’amore necessari.
Tutto l’insegnamentio dato ai gruppi della Nuova Era è destinato a tutti e in seguito dovrà diffondersi in generale. L’insegnamento sul lavoro specifico di gruppo sarà impartito fino al punto in cui si possa praticare in modo consapevole, e la conoscenza ricevuta possa essere impiegata nel servizio.
Che cosa costituisce evidenza di un buon lavoro compiuto dal gruppo? Principalmente e anzitutto, come sapete, sono la sua integrazione e la sua coesione. Nulla si può fare senza di ciò. Il reciproco legame soggettivo dei discepoli e del gruppo con altri, dediti a particolari attività nell’Ashram, e l’emergere (quale risultato) di una coscienza di gruppo e ashramica sono obiettivi vitali per la salvezza del mondo.
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