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LA TENSIONE
Carlo Setzu 
 

       Il proposito, la ferma intenzione, la determinazione e la persistenza mettono in tensione la mente, concentrando le energie nel raggio di ogni singolo discepolo e in quello dell’umanità. La mente in questo caso è in uno stato d’intensa elettrificazione, d’altissimo grado di vibrazione e in no stato di profonda aspirazione verso la Monade; uno stato di grazia che mobilita chiaramente l’intento, le forze a disposizione, la tecnica necessaria, la perfetta comunicazione. In altre parole si può dire che bisogna entrare in un profondo silenzio, invocare la luce dell’anima e il potere della Triade, avvertendone la tensione. 

La nuova tensione produce una nuova sensibilità umana verso l’ambiente, e una nuova presa di coscienza verso tutto ciò che respira. Questo è il risultato ottenuto dal proposito, dalla forma - pensiero e dalla tensione tenuta sempre ferma.

Questa nuova tensione è talmente stimolante che l’uomo ormai viaggia nell’eterico del pianeta, mediante le energie convertite in elettronica, a una velocità impensabile non molto tempo fa. 

Questo nuovo modo impersonale di vivere nel virtuale (realtà lontana da chi ne usufruisce) deve essere preso sul serio dai discepoli, se non vogliono essere tagliati fuori dal nuovo modo di vivere collettivo, in caso contrario il servizio non sarà espanso tanto quanto noi lo vorremmo; inoltre con questo sistema si può praticare una fratellanza più vasta comunicando con tutti i gruppi esoterici (emanazioni della Gerarchia) sparsi nel mondo e scambiarsi vicendevolmente le esperienze mediante files e chats; potrebbe essere un nuovo modo di tenere alta la tensione per meglio orientare l’umanità verso nuovi atteggiamenti, eliminando la separatività, il modo greve di vivere della personalità e dandole il senso di unità. 

È vero che questo modo di comunicare non sostituisce la telepatia e la comunione spirituale, però come primo approccio all’ubiquità è molto interessante. 

Quanto detto sopra, aggiunto alla volontà irremovibile e focalizzata, qualunque siano le difficoltà e le circostanze, crea una potentissima e nuova tensione, come tendenza di vita nella totale dedizione all’umanità; operando dallo stato di essere buddhico, di sopra della coscienza, mediante il frutto dell’esperienza nella forma, è possibile orientarci verso l’unità e l’identificazione con l’aspetto Vita

La volontà è la base per qualsiasi accostamento, apprezzamento e identificazione; essa si manifesta come tensione e implica l’idea di orientamento, di determinazione implacabile, di capacità di attesa e di conservare immutata l’intenzione; determina anche l’azione creativa voluta, basata sulla comprensione amorevole, nel momento psicologico opportuno e nel momento esatto che l’anima giudica giusto. 

La nuova tensione deve portare per gradi l’umanità a comprendere che “la Volontà è fondamentalmente un’espressione della Legge di Sacrificio”, cioè riconoscere le responsabilità, identificarsi con il tutto e imparare il significato esoterico delle parole “nulla possedendo (sacrificio) eppure possedendo tutto (universalità”).  

 

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