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SULLA LIBERTÁ 

Carlo Setzu

 

            Nessuno ci obbliga a lavorare, a studiare o a servire se l’anima  non ci sollecita a esprimerci; Però non esiste libertà  se non nello scegliere e nel servizio . L’idea stessa di libertà può essere una prigione. Non esistono anime libere, se non quelle che per libera scelta s’imprigionano e si sottopongono alla legge del servizio. Possiamo lasciare questo gruppo , ma se vogliamo svilupparci del tutto, ci troveremo inevitabilmente a servire in qualche altro gruppo. Possiamo svincolarci dalle responsabilità assunte nell’unirci a questo gruppo, ma non possiamo sfuggirne altri. Possiamo lasciare i nostri fratellanza , per quanto concerne il vincolo esterno, ma ormai abbiamo stabilito dei legami tra di noi e non possono essere spezzati da azioni personali, poiché sono egoici, e alla fine dovranno essere riconosciuti. Solo il servizio, la responsabilità e il lavoro di gruppo che alla fine contano; le fluttuazioni e le reazioni personali possono ritardare, ma non impedirne il successo.

 

            Più l’anima s’impone sulla personalità , meno si avranno problemi d’isolamento e libertà. La libertà è uno stato mentale e non una condizione dell’essere. Attenzione all’eresia della separazione , della solitudine e dell’indipendenza, perché è prodotta dall’annebbiamento  e si è perciò incapaci di cooperare, valutando più importante la propria libertà personale della prestabilita attività del gruppo.

 

            È necessario rispettare la libertà altrui e non cercare d’imporre la nostra idea. Quel che si pensa di loro e delle loro necessità (non importa quanto ci siano vicini) non è necessariamente esatto. Lasciamoli liberi sotto ogni riguardo, proprio come vorremo che fosse per noi. Con amore e tenerezza il Maestro  ci dice che dobbiamo considerare le idee , i metodi , le formule  e i modi di vivere che ci sembrano giusti (e lo sono dal nostro punto di vista) possono essere indesiderabili per altri e che, se s’impongono, le loro anime potrebbero allontanarli dalla nostra influenza, perché hanno il diritto di espandersi in libertà.

 

            La libertà è in realtà il riconoscimento delle giuste relazioni umane, liberamente adattate, intraprese volontariamente e motivate dal senso di responsabilità che agirà da parete di protezione; questo non avverrà mediante misure coercitive ma grazie all’interpretazione corretta e al pronto apprezzamento da parte delle masse, che sono portate a confondere la licenza (la libertà personale di agire come decide la natura inferiore) con la libertà dell’anima e della coscienza . Tuttavia questa libertà è l’aspetto della volontà divina che l’umanità può affermare più facilmente con la buona volontà  o con la volontà di bene .

 

            L’uguaglianza è la comprensione particolare che sarà rivelata da “Colui  che viene”, ed è basata sul giusto senso delle proporzioni, rispetto di sé, e sulla comprensione delle leggi spirituali, e tuttavia naturali, di reincarnazione  e di causa e effetto , e che nei prossimi secoli si baserà sul riconoscimento dell’età dell’esperienza animica e dello sviluppo raggiunto, e per nulla sull’altisonante affermazione che “tutti gli uomini sono uguali”.

 

            La fratellanza è qualcosa cui l’umanità stessa contribuirà come espressione del terzo aspetto   della divinità, basandola sul contatto e sulla giusta reazione a esso. Così si svilupperà gradatamente il vero tema della vita dell’umanità, che è fratellanza fondata sull’origine divina (uguaglianza) e che conduce a un’espressione vera e libera della divinità (libertà).

 

Libertà del genere umano

            È compito della Gerarchia  spirituale del pianeta trovare e raggiungere gli uomini e le donne illuminati di tutte le chiese, di tutti i partiti politici e organizzazioni – sociali, economiche e educative – affinché il loro proposito sia ben chiaro. Lo faranno per mezzo dei loro discepoli  attivi, operanti nel mondo. In questo modo lastricheranno la via della vera libertà per il genere umano.

 

            La nota che fa risuonare e la qualità che emana dalle grandi Vite  , si estende ed esercita un potente influsso sui figli degli uomini più evoluti che si trovano sulla Terra in un dato momento. Questi allora fanno propria l’idea percepita e rendono i concetti fondamentali accessibili ai pensatori del loro tempo. In questo modo, i grandi propositi divini diventano fattori dominanti del progresso umano. È in questo modo che l’impulso fondamentale alla liberazione e alla libertà ha lentamente e consistentemente dominato lo sforzo umano, conducendo prima di tutto alla lotta per la libertà e la liberazione individuali.

 

            La libertà dell’umanità e la liberazione della sua capacità di autodeterminazione (che è un aspetto della libertà) è divenuta l’ideale più caro e il pensiero migliore dei pensatori di tutte le nazioni. In ultima analisi è questa interferenza con la libertà dell’individuo e del gruppo, che rappresenta il peggior errore degli uomini malvagi che cercano di rendere schiave le nazioni più deboli e di piegarle al loro regime, strappando loro ciò che hanno di più caro: la libertà di vita e di coscienza.

 

            L’energia che l’umanità oggi produce, la lotta per la libertà e la liberazione delle condizioni ambientali, si esprime come lotta mondiale per la libertà di volere, quale si esprime nella stampa, nella parola, nel governo o nella lotta per una vita spirituale più profonda.

 

Il libero arbitrio

            Oggi c’è la tendenza al libero arbitrio  e lo chiamiamo libertà, indipendenza, libero pensiero e il diritto dell’individuo di determinare le decisioni che governano o dovrebbero governare il gruppo di cui fa parte. Questi sono tutti attributi e qualità del libero arbitrio, ma non il principio divino di libero arbitrio in sé. Di quest’ultimo sappiamo ancora ben poco, Soltanto i discepoli del mondo e gli iniziati  conosce il vero significato e le implicazioni della libertà di scelta e dell’uso corretto della volontà, e questo perché è motivato dal bene del gruppo e dal bisogno della maggioranza.

 

            Ora l’umanità è sottoposta a una prova che consiste nel vedere se, dati lo sviluppo mentale e la conoscenza acquisita, essa avrebbe consacrato questa e il conseguimento scientifico a scopi materiali o a incentivi e impulsi spirituali. Quest’antico conflitto è stato ora trasferito in un altro campo d’espressione umana, quello della mente , e poiché la razza ha progredito e le personalità degli esseri umani hanno raggiunto un elevato stadio d’integrazione e di conseguimento, il conflitto è divenuto acuto, i problemi più chiari e lo schieramento degli oppositori in due gruppi chiaramente definiti sono ora così completa, che la lotta finale è possibile.

 

            È il giusto uso del libero arbitrio, e il modo di esprimerlo con comprensione, che dovrà infine aggiustare e assestare il compimento del karma  e trasmutare ciò che ora opera tanto male e tanta strage nel mondo in una manifestazione di bene, quale base per perseguire la vera felicità. Perciò, chi osserva le tragiche sofferenze dell’umanità e rifiutano di essere coinvolti, riuscendo così a sfuggire alle loro responsabilità quali parti integranti della famiglia umana, in definitiva stanno accumulando molto karma negativo per sé. Devono in qualche modo imparare a partecipare, perché la situazione attuale ha in sé i semi per la liberazione dell’umanità, sempre che la natura del male sia in parte compresa, e soprattutto siano veramente riconosciuti l’unità dell’umanità e i diritti degli esseri umani.

 

            Il libero arbitrio implica la comprensione fondamentale delle linee di separazione mondiali, riguarda la giusta scelta del gruppo e la conseguente azione corretta, ed è determinato ogni volta da ciò che è giusto per l’insieme e non da ciò che è giusto per la parte.

 

            L’aggressione, la paura, il terrore, il presentimento e il torpore che deriva dall’indebita e incessante sofferenza mentale e fisica, in questo momento infirmano e annullano il libero arbitrio in molte parti del mondo.

 

La condivisione

            Il primo segno che la visione lontana è stata intravista dall’umanità, lo possiamo notare nel prevalente istinto a condividere. Il vero condividere implica definitamente molte piccole rinunce, e in conformità a queste piccole rinunce che si è lentamente generata la capacità di essere liberi e si può infine stabilizzare l’abitudine alla rinuncia.

 

            La battaglia più importante nel mondo d’oggi è quella della libertà del cittadino medio di pensare da sé e di giungere alle proprie decisioni e conclusioni sulla libertà dello spirito umano, di governare e adorare secondo ciò che l’innato desiderio istintivo umano può dettare, sotto l’influenza del processo evolutivo, di decidere le necessarie forme di governo o di religione, queste sono le legittime prerogative dell’umanità. Qualsiasi gruppo di uomini o qualunque forma di governo che non riconosca questo diritto innato va contro il principio che governa la Gerarchia spirituale del pianeta.

 

            La libertà è la nota fondamentale dell’individuo che affronta un periodo d’intensa sofferenza, in cui si subiscono le conseguenze determinate dall’annebbiamento astrale e dall’illusione , in cui si è profondamente coinvolti in situazioni che per lungo tempo non sono chiarite, e in cui l’aspirante avanza costantemente come meglio può, sotto l’influenza della giusta direzione e della determinazione. La luce vacillante e ancora incerta e impenetrabile, affluisce occasionalmente dall’anima e penetra tramite la mente, spesso aumentando le complicazioni, ma producendo infine il necessario dominio che porterà alla libertà.

 

            Oggi la libertà è la nota dominante dell’umanità e in questo momento chiede libertà di vivere, di pensare, di sapere e progredire. La persona evoluta chiede libertà dalla personalità, dalla cecità o da tutti e sette piani  della nostra esistenza planetaria. Talvolta il Sentiero dell’Iniziazione è stato chiamato il Sentiero della Liberazione; è una serie graduale di liberazioni che hanno per risultato il conseguimento di un’accresciuta libertà da ciò che è situato nel passato della sua esperienza. Queste libertà sono il risultato del Distacco, dell’Assenza di passione e della discriminazione .

 

            La liberazione , osservandola come un processo di libertà faticosamente conseguite, lega fermamente la sua esperienza a quella dell’intera umanità, la cui lotta fondamentale è il conseguimento di quella libertà “per mezzo della quale l’anima e i suoi poteri possono svilupparsi e tutti gli uomini essere liberi grazie alla libertà conseguita individualmente”.

 

Liberazione e libertà

            Oggi l’umanità vuole:

  • Liberazione dal dominio del corpo fisico e dei suoi appetiti.
  • Liberazione dal dominio della natura emozionale  e dalla sensibilità egoistica del sè inferiore .
  • Liberazione dell’antica autorità della triplice personalità, che segna un momento culminante nella storia di tutti gli iniziati.
  • Libertà da ogni interesse e la rinuncia alla vita personale per un più grande tutto. Anche la coscienza dell’anima perde d’importanza, e ne occupa il posto, una consapevolezza più universale e più vicina alla Mente Divina.
  • Liberazione dalla cecità - libera e mette l’iniziato in grado di vedere una visione nuova. Questa visione riguarda la Realtà che sta dietro tutto ciò che è stato finora percepito o conosciuto.
  • Libertà di scelta.
  • Liberazione dalla presa della vita fenomenica dei sette piani della vita planetaria, In realtà è un “elevarsi al di fuori e al di sopra” sul piano cosmico fisico (i nostri sette principi).
  • Liberazione dalla reazione di coscienza così come comunemente intesa.
  • Liberazione in uno stato di consapevolezza, in una forma di riconoscimento cosciente che non ha nessun rapporto con la coscienza come noi ora, la comprendiamo. Potrebbe essere considerata come una completa libertà dalla sensibilità, tuttavia con la piena fioritura di quella qualità cui assegniamo il nome inadeguato di “compassione ”.
  • Liberazione da ogni possibile forma di lusinga. 
     

            Questa meta della libertà è in realtà l’incentivo principale a calcare il Sentiero del Ritorno. Una delle cose spiritualmente più interessanti che avvengono oggi nel mondo è l’uso, in ogni paese, della parola “libertà”; fu il grande discepolo F.D. Roosevelt, che “ancorò” la parola in un senso nuovo e più universale. Ora per l’umanità ha un senso più pieno e profondo.

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