UNITÀ E SCIENZA Carlo Setzu
L’unità conseguita è la ricompensa dell’azione e dello sforzo.
Il risveglio del cuore in un numero sempre crescente di persone produce un mutamento delle idee mondiali, della civiltà e dei valori umani.
Le giuste relazioni che ne risultano devono manifestarsi prima di tutto nella vita stessa dell’uomo evoluto, poi nel suo ambiente e nella sua Nazione, infine nell’umanità nel suo insieme. Questo comporta giusta percezione, amore in azione e bellezza nelle relazioni.
Le nuove Scuole di pensiero, in tutte le discipline, mettono l’accento sull’interrelazione e l’interdipendenza della vita.
Alcuni lo intuiscono e gli scienziati lo rivelano dicendoci che ogni cosa nell’universo è tenuta insieme in una “totalità indivisa”, perché hanno scoperto che il mondo materiale non è per niente costituito da “cose separate” ma da un’intricata rete di relazioni fra le varie parti di un intero.
È degna di nota la scoperta della curiosa relazione fra la coscienza e i campi energetici della materia, quindi la Realtà non è di per sé una proprietà del mondo esteriore, poiché sono intimamente legati alla nostra percezione del mondo quali osservatori consapevoli.
Un’altra scoperta chiarificatrice in campo ecologico è la straordinaria complessità delle interazioni che tengono insieme tutte le unità di vita in una rete di relazioni. Ci sono delle Leggi che governano il modo in cui le diverse parti della natura sono accomunate e integrate nel loro funzionamento. La vita organizza se stessa con la creatività in accordo con un Piano, o “Matrice cosmica”.
La mente dell’umanità comincia a reagire a questa immagine di unità; essa, però, sarà efficace solo se sarà fusa con “l’etica della totalità”. Queste scoperte sono in perfetta armonia con gli insegnamenti della Saggezza Eterna. Coloro che stanno unendo Religione e Scienza, per dimostrare che lo Spirito e la materia non sono antagonisti e che nell’universo vi è una sola sostanza spirituale che produce e agisce sulle forme tangibili, sono già una numerosissima schiera.
La Scienza comincia ad avere un gran numero di aspetti in comune con gli insegnamenti esoterici. Per esempio, l’idea che scopo e coscienza sono fattori causali, agenti nell’ambito di sistemi più concreti; che la materia possiede la capacità innata di organizzare se stessa; che vi è una gerarchia di livelli, ognuno dei quali possiede qualità distinte; che esistono un disegno evolutivo e un principio di vita immanente nella materia.
“Soltanto quando gli scienziati saranno pronti ad ammettere il fatto che vi è un Corpo di vitalità che agisce quale punto focale in ogni forma organizzata, e soltanto quando essi saranno disposti a considerare ogni elemento e forma di ogni grado quali parti costituenti di un Corpo vitale ancora più grande, i veri metodi della Dea Natura diverranno i loro metodi” . (Trattato del Fuoco Cosmico).
Auspichiamo che questo impatto della Scienza sulla società sia fatto con grande senso di responsabilità, al fin che l’applicazione della conoscenza tecnica e scientifica sia diretta verso il miglioramento umano, con l’uso della Volontà e della Saggezza, quale servizio al bene comune. Molti gruppi di scienziati cercano di stabilire una base di responsabilità sociale e morale nell’ambito delle loro particolari discipline, aderendo al Giuramento Ippocratico per gli Scienziati, gli Ingegneri e i Tecnici, formulato dall’Institute for Social Incentions di Londra, in questi termini:
· M’impegno solennemente a consacrare la mia vita al servizio dell’umanità.
· Darò ai miei insegnanti, il rispetto e la gratitudine che a loro è dovuto.
· Praticherò la mia professione con coscienza e dignità.
· Il benessere dell’umanità sarà la mia prima considerazione.
· Manterrò con tutti i mezzi in mio possesso l’onore e le nobili tradizioni della mia professione.
· Considererò i miei colleghi come la mia famiglia.
· Non permetterò che considerazioni di religione, nazionalità, razza, politica o stato sociale si frappongano tra il mio lavoro e il mio dovere all’umanità.
· Manterrò il più alto rispetto per la vita umana fin dal suo principio, anche sotto minaccia.
· Mi asterrò da tutto ciò che è deleterio e nocivo.
· Non userò la mia conoscenza in contrasto con leggi dell’umanità.
· Faccio queste promesse solennemente, liberamente e sul mio cuore.
La nostra interdipendenza globale è ormai nella visione di molti scienziati che sfidano gli stessi governi e le corporazioni multinazionali ad assumersi le loro responsabilità di preservare l’ecosistema globale da cui tutti dipendiamo.
L’opinione pubblica ha un ruolo determinante da svolgere nell’assicurare che il sentiero su cui la scienza s’incammina rispetti i principi del proposto giuramento, al fin che la Scienza si rivolga verso le reali necessità dell’umanità con saggezza e intelligenza.
Gli scienziati di tutte le discipline, in un convegno tenutosi in Spagna, hanno affermato, con dati scientifici, che non è esatto affermare:
· Che noi abbiamo ereditato una tendenza al bellicismo dai nostri progenitori animali.
· Che la guerra o qualunque altro comportamento violento, sia programmato geneticamente nella nostra natura umana.
· Che nel corso dell’evoluzione umana vi sia stata una selezione per il comportamento aggressivo più che per altri tipi di comportamento.
· Che l’essere umano ha una “mente violenta”.
· Che la guerra sia causata “dall’istinto” o da alcun’altra singola motivazione.
La biologia non deve condannare l’umanità alla guerra, ma che possa essere liberata dai legami del pessimismo biologico e rafforzata dalla fiducia di intraprendere compiti di trasformazione necessari.
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