PSICHE E SPIRITUALITÁ Carlo Setzu
Psiche, Anima, Figlio, Ego, Sé Superiore, Coscienza, Forza, Angelo della Presenza Angelo solare sono sinonimi del secondo aspetto d’Amore - Saggezza.
L’anima è la qualità che le forme manifestano. È quel “quid” sottile che distingue un elemento e un minerale dall’altro. È l’essenza intangibile della forma che nel regno vegetale determina la loro germinazione; è quell’energia che distingue le varie specie di animali e fa ogni uomo diverso per aspetto, per natura e carattere.
L’anima, macro e microcosmica, universale e umana, è quell’entità che nasce dalla mutua relazione fra spirito e materia. È il loro rapporto. È il mediatore fra i due, il principio mediano, legame fra lo spirito e la forma.
L’anima è il principio cristico (amore-saggezza), sia nella natura sia nell’uomo e quando è attiva tiene assieme le forme affinché esprimano la vita divina. È l’aspetto costruttivo che origina la forma e le consente uno sviluppo e la sospinge ad evolvere verso un fine glorioso.
I distintivi dell’anima e le facoltà latenti sono le qualità, le vibrazioni, i colori e le caratteristiche di tutti i regni naturali. Essa si manifesta come reazione cosciente alla materia, tramite la coppia degli opposti (spirito e materia) e la loro reciproca influenza. Essa percepisce, denota coscienza, attrae e respinge, risponde o rifiuta di reagire e mantiene costantemente l’attività vibratoria. È l’entità percettiva.
L’anima é occupata a:
· Riconoscere il piano gerarchico.
· Registrare il bisogno del mondo.
· Rispondere all’afflusso monade che si sviluppa.
Quando il pensiero dell’uomo e l’idea dell’anima, entrambi in meditazione, hanno trovato un punto di contatto e ne è nato un germe di forma - pensiero e quando questa sarà sviluppata e conterrà quanto l’uomo può vedere, capire ed esprimere a livello mentale, l’anima riconoscerà il Disegno o Piano cui la Gerarchia attende. Per le prime fasi dell’aspirazione, per i primi passi come discepolo e per le prime due iniziazioni, ciò è contenuto nel concetto di Servizio.
Una volta acquisito il concetto dell’unità della vita, che si esprime nella Fratellanza fra tutte le forme manifestate, nasce un ideale soggettivo e a poco a poco si comprende come quel rapporto fondamentale si attui nella pratica. Ne sono esempi le grandi imprese umanitarie, le organizzazioni create per alleviare le sofferenze dell’uomo e degli animali, i tentativi che in tutto il mondo si fanno per migliorare i rapporti fra popoli, religioni, gruppi, ecc.
A livello di aspirante e secondo il suo livello di sviluppo e mediante l’interpretazione di esperienze di vita, i propositi e i piani cui può cooperare gli appaiono come frazioni di essi ed è suo privilegio individuarle, manifestarle e concretizzarle nel mondo fisico.
In altre parole quando anima, mente e luce nella testa sono una cosa sola, il potere creativo dell’Angelo solare (altra parola per designare il Sé superiore) si manifesta nei tre mondi e costruisce una forma che ne esprime attivamente l’energia. L’uomo spirituale collabora all’esecuzione del Piano nel mondo materiale. Sa che le forme sono prodotte da energia ben usata e diretta e si comporta di conseguenza.
La volontà trasmessa mediante la mente disciplinata sì incorpora in sette energie, perciò esistono sette tipi umani che vi corrispondono e che dipendono dai sette raggi o sette temperamenti. Essi sono le sette diversità che sostituiscono il molteplice che è proprio della forma. Ma ciò nonostante sono pur sempre differenze e distinzioni che gettano l’uomo in certe grandi categorie di attività e di tendenze secondo il suo raggio, ma sono mentali. Tutte le anime, sul piano mentale, assumono l’aspetto di Angeli solari, figli divini della mente. Ecco il perché di questi raggruppamenti e il focalizzarsi in sette campi principali di energia mediante cui il grande Piano si attua. In fasi ulteriori, dopo certe grandi transizioni di coscienza, quando la forma ha perso il controllo, anche queste distinzioni scompaiono, e il Piano è visto come un tutto, la Vita è conosciuta nella sua unità essenziale, e la parola “Monade” assume un senso reale.
La Monade è l’unica vera esistenza (sul suo piano) che emerge come volontà espressiva e attiva che, a sua volta, è amore attivo quando stabilisce dei rapporti e intelligenza ugualmente attiva quando impiega le energie superiori, perché l’energia dell’intelligenza, focalizzata nella mente, è lo strumento o l’agente esecutivo delle energie monadiche.
L’antahkarana è il canale d’energia che collega le forme e le loro forze con le loro sorgenti originarie e il filo di vita che attraversa necessariamente il piano mentale, con i suoi tre aspetti, collegando Monade, anima e personalità in un tutto vivente. Il compito di costruire l’antahkarana è in verità lo sforzo programmato e cosciente di proiettare il pensiero focalizzato dell’uomo spirituale dal piano mentale inferiore nelle aree di consapevolezza che sono state sentite, ma con le quali non si è stabilito ancora un contatto; esso implica l’impiego della totalità della consapevolezza già sviluppata ed “illuminata” dall’anima e lo sforzo deliberato di accrescere sempre più la sua sensibilità all’attività focalizzata del mondo delle realtà spirituali superiori; questo consiste nel dirigere la corrente del pensiero cosciente verso il mondo presentito e teoricamente riconosciuto dei Maestri, della Triade spirituale e infine di Shamballa.
L’anima non ha destino individuale, poiché è immersa nell’uno. Il suo destino è collettivo, il suo desiderio è l’esecuzione del grande Progetto, il suo volere è la gloria del Logos incarnato.
Uno dei compiti più importanti per un discepolo è quello d’integrare la personalità, cioè pervenire alla completa consapevolezza del sé entrostante, poi usarla e infine sacrificarla al bene comune, e così sperdere il sé minore nell’unico Sé e fondere (in modo volontario e cosciente) l’anima individuale con la Superanima.
“Io sono” — grida l’essere umano; “Io sono ciò” — grida la personalità che avverte il Sé e vuole esprimere la volontà dell’entità interiore, la vera persona. “Io sono ciò che sono” — grida l’anima individuale quando si sperde nel Tutto e s’accorge di essere una cosa sola con l’anima del Tutto.
Idealismo, servizio per il bene comune e sacrificio, sono le tre caratteristiche delle personalità che si fanno sempre più sensibili all’anima, le cui qualità sono appunto conoscenza, amore e abnegazione. Allorché, per unico obiettivo, restano il servizio, l’impersonalità, la sottomissione all’unico Se e il sacrificio per il bene generale, si è ormai degni di essere accolti in quel gruppo di mistici e conoscitori che, nel mondo fisico, riflette la Gerarchia planetaria.
Spirituale.
Spirituale è ciò che incorpora la visione e che spinge l’uomo verso una meta superiore a quella già raggiunta. Non si riferisce alle materie religiose, ma ai rapporti che esistono su qualunque livello dei sette principi dell’uomo, dal più basso al più alto (vedasi schema n°1), agli atteggiamenti, all’avanzare da un livello di coscienza al successivo; si riferisce al potere di vedere la visione, anche se questa visione, veduta dal punto di vista di una registrazione superiore di possibilità, appare materialista; si riferisce ad ogni effetto del processo evolutivo che spinge l’uomo in avanti da una gamma di sensibilità e rispondenza all’impressione ad un’altra; si riferisce all’espansione della coscienza, sia allo sviluppo degli organi di percezione sensoria nell’uomo primitivo che nel bambino che si risveglia. Ogni attività che conduce l’essere umano verso qualche forma di sviluppo (fisico, emozionale, mentale, intuitivo e così via), è essenzialmente di natura spirituale che indica la vitalità dell’Entità divina interiore.
Da uno studio attento dei comportamenti umani, gli elementi salienti della spiritualità, al giorno d’oggi, possono essere così riassunti:
- Libertà di scelta del proprio cammino spirituale e rispetto per tutti gli altri percorsi.
- Tendenza ad una religiosità individuale, mistica, non istituzionalizzata.
- Ricerca della realizzazione del Sé, tramite il raggiungimento di una nuova consapevolezza: realizzare se stessi e scoprire la propria essenza divina e la propria unità organica con l’universo e con gli altri.
- Sviluppo del senso di responsabilità verso se stessi e verso l’umanità, per elevare entrambi ad un nuovo stadio di vita, rendendo l’individuo artefice dell’evoluzione personale e collettiva.
- Visione positiva dell’essere umano e delle sue capacità evolutive. Non si parla di ascesi, di penitenza e privazioni, di morte e sacrificio, ma si punta semmai alla spiritualizzazione del corpo, delle emozioni e della mente – la personalità.
- Espansione della coscienza: la vera spiritualità non consiste né nel solo perfezionamento etico, né nel compimento di una volontà divina distinta (e spesso antitetica) a quella umana, ma nel prendere sempre più coscienza del proprio posto nell’universo e del proprio Sé divino che trascende e unisce tutte le cose.
La spiritualità non è qualcosa di rivelato una volta per tutte, ma piuttosto qualcosa da ricercare continuamente e che si evolve al nostro evolvere individuale. È dentro di noi e il trovarla conduce inevitabilmente a riconoscere la sacralità di ogni cosa vivente, produce un senso spontaneo di unione, di appartenenza cosmica, di fratellanza universale. Lo studio comparato delle religioni mette in evidenza che, dietro alle forme, miti e personaggi diversi si celano quasi sempre contenuti e vicende simili. Ecco perché la spiritualità attinge senza remore da diverse religioni. Niente a che vedere dunque con il fondamentalismo e l’intransigenza che caratterizzano invece vasti ambiti delle religioni istituzionali.
Nuovi valori
Non è facile definire con precisione i contorni del nuovo sistema di valori (senza eliminare i vecchi valori se sono ancora validi), sia per l’ecletticità della cultura emergente, sia perché essa si trova in uno stadio di continuo divenire. Comunque i discepoli dovrebbero:
- Sentirsi creatori dell’avvenire del mondo.
- Proporre una nuova alleanza con la natura.
- Rispettare la Terra come un essere vivente.
- Rispettare sia l’energia che la materia.
- Sentirsi costantemente in camino.
- Privilegiare lo scambio alla competizione.
- Tendere a riunificate la scienza e la coscienza.
- Sentirsi partecipi della Coscienza cosmica.
- Costruire un mondo d’armonia, di evoluzione e d’amore.
Solo sperimentando in pratica le qualità del Sé superiore, della spiritualità e dei nuovi valori, è possibile comprenderli realmente ed essere in grado di inglobarli poi in modo concreto ed efficace nella propria vita.
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