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LIBERTÁ E SICUREZZA

 Carlo Setzu

            In un futuro, tramite i giusti rapporti umani, il nostro pianeta sarà un’unica democrazia spirituale. L’attuale comunità internazionale è soltanto un insieme di poteri: raramente la gente si chiede come i governanti sono arrivati al potere. A questo punto si può solo sperare che vi sia pace, moderazione e cooperazione tra quelli che lo detengono; ma in qualche momento della nostra evoluzione la richiesta di una corretta rappresentanza delle popolazioni nella condotta del nostro pianeta, si porrà certamente, così come l’anelito alla ricerca del nostro giusto posto nell’universo e nell’eterno corso del tempo. C’è urgente necessità di conoscere le leggi divine che devono governare il nostro comportamento nella vita. 

            Non esiste una libertà in astratto, ma l’infinitesima libertà dell’elettrone, la limitata libertà biologica, la molto parziale libertà psicologica, la libertà etica e la libertà spirituale. Bisogna dunque sempre intendersi riguardo alla libertà di cui si parla, secondo la sfera di realtà (considerata) e gli esseri che in essa vivono. Va comunque ricordato che la libertà non è licenza, non è assenza di ogni vincolo, non è contro la legge. Implica impegno, auto dominio, coraggio, e altre qualità della vita spirituale. È stato detto che il suo prezzo è una continua vigilanza, perciò va riconquistata o salvaguardata ogni giorno. Chi è vigile perché chiamato, deve accogliere il messaggio, se non può assimilarlo, ne avrà una piccola porzione, in tal modo ognuno determina da sé la propria quota, bisogna dire a costoro che si sono gettati da soli “fuori dal giardino” per leggerezza di mente, quando invece sarebbe stato facile accogliere il messaggio. Ciò che oggi è facile, domani sarà inaccessibile! Chi dorme continui pure il suo sonno! 

            L’accostamento ai grandi Esseri richiede la libertà in tutta la sua pienezza, il fervore senza macchia e libertà dai gravami. Il cuore sa giudicare dove comincia quella libertà, ma i confini della sua libertà sono molto sottili e difficili da acquisire. 

            La libertà è preziosa per custodire la personalità e per individualizzare le energie evocate, ma nell’uomo spesso è l’idea di libertà che è pervertita, riempiendo le qualità che escludono la cooperazione e il rispetto della persona. La libertà dovrebbe affermarsi nell’uomo a seguito dell’elevarsi della coscienza. L’intensa ricerca di libertà dimostra che potenzialmente lo spirito tende a salire, perciò, facciamo uso di quel tesoro.  

Per libertà s’intende la liberazione da ogni schiavitù e un cuore indipendente e privo di servilismo; ma ciò si può ottenere solo con una costante vigilanza. Il cuore può agire solo se spiritualmente libero da tensioni fisiche, la sua energia è posta in azione dal pensiero puro, dalla persistenza e dalla benevolenza. 

La libertà vera e propria è possibile solo nello stato soggettivo, quando le leggi sono conosciute come realtà immutabili, allora anche l’uguaglianza dello spirito è conosciuta, perché misura unica di liberalità ed equilibrio. Non è strano che le statue che s’innalzano alla libertà portano torce o ali, evidentemente ricordano gli stati superiori. La libertà è l’ornamento della saggezza, la licenziosità appartiene all’ignoranza. 

Si potrebbe pensare che riconoscendo l’influenza ideologica dei Maestri, si potrebbe limitare la nostra libertà, ma essa ha una qualità notevole, se davvero esiste, nulla potrebbe limitarla, e solo la bruttezza diminuisce la coscienza. Quando ci innalziamo nella libertà, dobbiamo difenderci da ciò che è brutto, ma pensare al bello con saggezza. L’infinito si manifesta nella bellezza. Nel bello esprimiamo la verità della libertà; con la bellezza trasformiamo la materia in un arcobaleno. Tutte le catene si sciolgono nella libertà della bellezza. Impariamo a pensare in modo radiante, e nulla di pauroso potrà toccarci.  

Esistono esseri di grande intensità che hanno totalmente “caricato i loro accumulatori” durante le incarnazioni precedenti, e la loro caratteristica, è la ferma coscienza dell’indissolubilità dell’ego interiore, da cui nasce il concetto di una libertà superiore. Essi sono come una torre solitaria che domina lo spazio, come una stazione ad alta tensione che collega una rete di altre minori che ne ricevono continuamente le onde, così uno spirito molto intenso alimenta i dintorni; ecco perché alcuni si sentono attratti. 

La libertà, tanto seducente per l’uomo, è un’illusione; ma esiste la libertà di scelta, e qui sta tutta la bellezza, perché afferma l’uomo, e questi determina per sé il mondo degli effetti. Per aderire al lavoro in comune bisogna aver appreso che la libertà è un bene inalienabile: solo con un tale reciproco rispetto si perviene al lavoro armonico o al bene attivo. 

La libertà dal condizionamento è una conseguenza della libertà dal processo del pensare. Solo quando la mente si troverà in uno stato di assoluto silenzio. ci sarà quella libertà attraverso cui il Reale potrà finalmente essere e rivelarsi. Essere ignoranti non è essere liberi del sapere. L’ignoranza è la mancanza di coscienza di sé, e il sapere è ignoranza quando non vi sia comprensione dell’io. La comprensione dell’io è affrancamento dal sapere.  

L’uomo, fintanto che è ancora legato alla propria identificazione, non può essere libero, comincia a esserlo quando inizia a liberare il suo mentale dall’interesse per se stesso e quando esprime l’amore e l’ordine.  L’ordine genera la disciplina, senza la quale non c’è apprendimento. La disciplina, nata dall’ordine, e quella della vita umana, il suo aspetto organizzativo condiziona e dà forma al destino dell’uomo e dà origine al senso del dovere. La conseguenza della libertà è l’intelligenza, che insieme alla disciplina conduce alla saggezza. L’amore si muove liberamente nello spazio fondato sull’ordine. Quando l’amore è attivo, diventa compassione e servizio nelle relazioni, aspirazione verso il grande Mistero e desiderio di unificazione con esso. 

Ciò che veramente ci rende liberi è la conoscenza dell’unità con il Divino, che si ottiene con l’altruismo e con la scoperta della natura illusoria del nostro io minore, che è una semplice costruzione mentale. L’altruismo, come verità vissuta, diviene totale amore senza limiti. Quando si raggiunge coscientemente la cima della montagna”, divenendo con il sacrificio uno con il Divino, possiamo esclamare: io sono la Via, la Verità e la Vita”. Solo Lui è la sorgente suprema di Vita, Saggezza, Volontà e Amore.     

 

 

 

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