IL DUALISMO
Carlo Setzu
Chi si conforma al Sistema solare è triplice: Proposito (energia positiva), Amore-Saggezza (energia equilibratrice) e Intelligenza attiva (energia negativa - in senso polare). Ciascuno di questi tre aspetti è a sua volta triplice, formando così il numero nove, che unito alla manifestazione perfetta forma il dieci, la perfezione.
Questi tre aspetti sono presenti sia nel sistema solare, sia nell'essere umano sia in un atomo. Essi sono interdipendenti perché l'energia è sempre in moto, perciò tutte le forme non sono isolate nel sistema. Ciò a pensarci bene è la base della fratellanza.
Uno dei più grandi problemi dell'uomo è il dualismo fondamentale, dove il divino e l'umano s’incontrano, a causa della realtà bi-polare dell'Uno, che si risolve solo quando l'essere umano riconosce e realizza in se stesso i due poli, ritrovando così l'unità originaria. È un cammino interiore di graduale integrazione, riunificazione e sintesi che porta a scoprire che tutti gli opposti sono complementari, essendo due forze dell'unica Realtà. Il segreto sta nel riuscire a salire su un livello di coscienza sopra di ogni dualismo, dove ogni scissione svanisce nell'armonia e nell'unità dell'Essere; in pratica, a mettersi al vertice di un simbolico triangolo come base i due opposti polari.
Questa legge governa ogni cosa manifestata e tutte le altre leggi sono collegate a essa: i cicli sono nella reale natura del sé e del non-sé; l'azione reciproca di questa dualità con l'aiuto della mente, produce l'ambiente e le circostanze - Sé - non-sé - mente.
I dualismi rispecchiano una Legge Universale, quella di Polarità, che regola tutta la manifestazione a tutti i livelli, dandole il suo carattere ciclico e ritmico. Sappiamo dalla Dottrina Occulta che all'inizio vi era un'Unica Realtà, l'Uno, l'Assoluto, il non manifestato completo in se stesso e immerso in uno stato di riposo. Periodicamente quest’Assoluto, quest'Uno esce dal suo stato d’immobilità e si manifesta attraverso una "ideazione cosmica" che produce una dualità, creando una limitazione o restrizione, in modo che si possa fare una scelta: un volere positivo (Spirito) e un volere negativo (Materia). Ecco la prima coppia di opposti polari. Da questa dualità si manifesta un'infinità di dualismi, sotto molteplici aspetti, ma essi non hanno una realtà separata e individuale, infatti, considerati disgiuntamente appaiono incompleti e parziali.
Ogni dualità si risolve quando emerge un terzo fattore a un livello più elevato che sintetizza i due poli opposti, quando ciò avviene nella dimensione umana, scopriamo che questo terzo fattore pre-esiste dietro alla dualità e che è proprio lui che li produce. Solo un essere evoluto interiormente scopre e riconosce questa rivelazione, perché ha vissuto e si è identificato prima col polo materia e infine col polo Spirito.
Il vero ostacolo all'evoluzione della coscienza non è il dualismo in se stesso, ma il non volerlo riconoscere e accettare, il non voler comprendere la sua utilità e la sua funzione positiva e necessaria a uno sviluppo totale e a una realizzazione autentica.
Il senso dell'unità si ottiene quando si è consapevoli che tutte le cose esistenti a tutti i livelli sono reali, perché fanno parte dell'Uno; anche la parte più piccola e apparentemente insignificante concorre alla grande armonia.
Non dobbiamo rifiutare il conflitto, il dolore, il male ecc. ma avere fiducia e rendersi conto che tutto ha un senso e che a poco a poco rivelerà il suo significato, il suo lato costruttivo, luminoso, utile, giusto e benefico nel grande Schema evolutivo emanato dalla Divinità.
Si potrebbe dire che in fondo tutte le grandi leggi spirituali e cosmiche derivino, in effetti, dalla Legge di Polarità, perché tutte regolate dal ritmo di flusso e riflusso di energie che scorrono fra due poli complementari, chiamati con molti nomi: Yin e Yang, Ishvara e shakti, Puruscha e Prakriti, Eros e Logos, Sole e Luna, Conscio e inconscio, maschile e femminile, attivo e passivo, ecc. che si dividono per poi riunirsi di nuovo nella coscienza individuale.
I moventi di un essere umano sono una continua interazione tra opposti. I Taoisti ne dedussero due regole fondamentali per la condotta umana. Ogni volta che si vuole ottenere una cosa, essi dicevano, "bisogna iniziare dal suo opposto: se si vuole restringere, bisogna (innanzitutto) estendere; se si vuole indebolire, bisogna (innanzitutto) rafforzare; se si vuole far perire, bisogna (innanzitutto) far fiorire; ciò che è tortuoso diventa dritto; ciò che è vuoto diventa pieno; ciò che è consumato diventa nuovo" ecc. Questo è ciò che si chiama una visione sottile. È il vivere del saggio che ha raggiunto un punto di vista superiore, una prospettiva in cui sono percepite chiaramente la relatività e la relazione polare di tutti gli opposti e quindi, farne un tutt'uno. "Il difficile e il facile si completano l'un l'altro; i suoni e la voce si armonizzano l'un l'altro; il prima e il dopo si seguono l'un l'altro”, ecc. (Tao - Tè - ching).
La conoscenza si presenta anch'essa sotto forma di dualità, infatti, gli attribuiscono diversi valori; esiste una conoscenza superiore e una inferiore, una relativa e una assoluta, una condizionale e una trascendentale, una intuitiva e una razionale. La conoscenza razionale è ricavata dall'esperienza che abbiamo degli oggetti e degli eventi del nostro ambiente quotidiano. Essa appartiene al campo dell'intelletto, la cui funzione è quella di discriminare, dividere, confrontare, misurare e ordinare in categorie. In tal modo si producono un gran numero di opposti che possono esistere solo l'uno in rapporto all'altro. La conoscenza intuitiva prende in considerazione solo i significati e le significanze delle cose (secondo e primo aspetto della Triade spirituale). Ciò che ci deve interessare, in particolar modo, è la ricerca di un'esperienza diretta della realtà che trascende sia il pensiero intellettuale sia la percezione sensoriale.
Tutti i mutamenti della natura sono una manifestazione e una interazione dinamica dei due poli opposti che sono in relazione polare in cui ciascuno dei poli è legato dinamicamente all'altro e che sono due aspetti differenti della medesima cosa. Tutti i contrasti e tutte le differenze riguardano l'intero di un'unità che tutto comprende. Superare il mondo degli opposti, costruito dalle distinzioni intellettuali e dalla corruzione delle emozioni, comporta il conseguimento di un punto di vista superiore, che si raggiunge nel mondo del non-pensiero, nel quale l'unità di tutti gli opposti diviene un'esperienza viva.
Una persona virtuosa non è quella che affronta l'impossibile compito di battersi per il bene e di sconfiggere il male, bensì quella che è capace di mantenere un equilibrio dinamico tra il bene e il male.
La personalità d’ogni uomo e d’ogni donna è il risultato di un'azione reciproca tra l'elemento maschile e quello femminile, quindi è sbagliato dare eccessiva importanza all'aspetto estroverso maschile, piuttosto che a quell’introverso femminile, perché entrambi sono complementari.
Nel dualismo stanno i fondamenti del campo di battaglia della vita, con le miriadi di stadi intermedi, che possono essere espressi come segue:
1. Il periodo in cui domina la nota della forma e quella dell'involuzione.
2. Il periodo della repulsione della forma da parte dello Spirito è quello il campo di battaglia nei tre mondi.
3. Il periodo dell'attrazione dello Spirito con il conseguente ritiro della forma è quello del Sentiero.
4. Il periodo in cui domina la nota dello Spirito è quello dei piani superiori dell'evoluzione.
Gli opposti sono concetti astratti che appartengono al mondo del pensiero e perché tali sono relativi, bisogna raggiungere la consapevolezza che tutti gli opposti sono polari e quindi costituiscono una unità armonica. Superare il mondo degli opposti e delle distinzioni comporta il conseguimento di un punto di vista superiore. Poiché tutti gli opposti sono interdipendenti, il loro conflitto non può mai finire con la vittoria totale di uno dei due, ma sarà sempre una manifestazione dell'azione reciproca fra l'uno e l'altro polo. Perciò la virtù sta nella capacità di mantenere un equilibrio dinamico tra i due estremi.
In India c'è una stupenda scultura di Shiva che presenta tre facce del Dio: sulla destra, il profilo maschile che mostra virilità e forza di volontà; a sinistra, il suo aspetto femminile, dolce, affascinante, seducente e nel centro la sublime unione dei due aspetti nella magnifica testa di Shiva, il Grande Signore, che irradia serena tranquillità e distacco trascendente.
Nello stato di profonda meditazione si trascende il mondo tridimensionale della vita quotidiana e si avverte una realtà completamente diversa, in cui gli opposti sono unificati in un tutto organico. Quest’attitudine non si può esprimere a parole, essendo a un livello di realtà multidimensionale.
Tutti i fenomeni, le situazioni umane e i concetti opposti stanno in rapporto polare o complementari rispetto all'altro, com’è stato già detto, ("contraria sunt complementa"), ma in interazione dinamica.
L'Universo è intrinsecamente dinamico nella sua evoluzione: ciò che noi chiamiamo Vita non è altro che il suo continuo movimento, transitorietà degli oggetti e incessante mutamento e trasformazione delle cose.
Nel corpo umano si trova un altro triangolo eccezionalmente importante:
1. Il centro ajna, che personifica l'energia direttrice della personalità.
2. Il centro della Gola, che ha all'interno un piccolo triangolo simbolico - la ghiandola pineale e le due paratiroidi.
3. Il centro basale, che sarà stimolato a suo tempo, ora è meno attivo degli altri. E' un'energia diretta al quarto regno e non all'individuo che opera per mezzo di gruppi molto elevati.
Chi prepara dei neofiti per il discepolato, deve stabilire un rapporto triangolare di notevole valore occulto - Maestro - Discepolo - neofito. Tramite l'energia di questo triangolo il discepolo deve accertare qual è il karma dell'aspirante e indurlo a liberarsene. Ogni karma se coscientemente affrontato è precipitato dal potere del pensiero. Questa è forse la lezione più importante che il discepolo debba insegnare al neofito.
L'insegnamento che la personalità va distrutta è una distorsione della verità: il suo centro di coscienza deve essere trasferito dalla sua triplice natura inferiore alla triplice Triade spirituale, con l'aiuto della triplice natura dell'anima. Questo trasferimento progressivo avviene in risposta a una frequenza vibratoria sempre più elevata.
La Gerarchia stessa è un grande Ashram con un triangolo al centro: il Manu, il Cristo e il Mahachohan. Simbolicamente questo triangolo è un centro radiante, poiché l'attività radiante di ognuno di questi Grandi Esseri è tale che sono attratti l'uno entro l'aura dell'altro, in una completa fusione.
Un altro triangolo è formato da ogni singolo Ashram, che irradia una delle qualità secondo il raggio del Maestro, dalla Gerarchia, che irradia la qualità del secondo aspetto divino (amore-Saggezza) e da Shamballa, che è preminente la caratteristica del primo aspetto, la Vita stessa: questa non è una qualità, ma ciò che la emana.
Il triangolo dei lavoratori del Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo con il suo vertice raggiunge la Gerarchia che si collega con il nuovo gruppo (che funge da intermediario) e con l'umanità.
Il discepolo avanzato a un certo punto si accorge per la prima volta del triplice "rapporto illuminato": un triangolo composto dalla luce della Triade spirituale, da una luce che emana dal Cuore del Sole e da una luce costantemente accesa che splende dal piano fisico cosmico del logos planetario.
Quando il discepolo è penetrato negli stadi superiori del Sentiero dell'Iniziazione, avanza in una luce rivelatagli dall'uso dell'energia della Triplice luce della sua personalità e della triplice luce della sua anima. Questa luce man mano che avanza si fonde con la triplice luce della Triade spirituale; l'unione di tutte queste luci rivelano una sola grande luce. Affinché ciò avvenga, egli deve apprendere il significato esoterico del triangolo che compone la Triade spirituale (atma - buddhi - manas) e considerarlo come composto dalla triplicità dell'Ashram, dalla triplicità dell'anima e dalla triplicità del discepolo stesso.
Tutti i triangoli devono essere dominati teoricamente, visivamente, praticamente, intuitivamente e realmente affinché possano creare dei cambiamenti nella vita e nel servizio del discepolo e quindi nella vita dell'Ashram.
In profonda meditazione non è l'anima, la cui impressione nella mente è l'amore, la sorgente dell'impressione, alla quale si cerca di essere sensibili, ma la Triade spirituale e la qualità dell'impressione è la Volontà (il primo aspetto divino), perché compie il Proposito divino. In questo caso l'energia del triangolo passa fra l'Ashram, l'Anima e il discepolo sul piano fisico.
Ricordiamoci che la radiazione di Shamballa (Volontà, Energia, Proposito) entra attraverso l'Ashram filtrata dal Maestro dell'Ashram e mantenuta a disposizione dei discepoli avanzati. Simbolicamente la punta del triangolo è diretta verso Shamballa e la base del triangolo, con due correnti di potere, affluiscono nel regno dell'anima e nel cuore del discepolo (Shamballa - Anima - Cuore del discepolo). Così le energie sono collegate con il mondo degli uomini, manifestando la Volontà di Dio nelle loro menti. Infatti, l'umanità ha raggiunto un livello tale di sviluppo che può afferrare il Piano divino, che per ora è semplicemente la realizzazione della Fratellanza o partecipazione o internazionalismo o unità. Tuttavia non dimentichiamo che il Proposito divino sfugge ancora anche agli uomini più evoluti.
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