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LE NUOVE IDEE EMERGENTI, DA TRADURRE IN CONCETTI,CHE CONDIZIONERANNO IL PENSIERO UMANO NEL CICLO IMMEDIATO.

- Carlo Setzu -

            Il mondo, nel suo insieme cambierà solo se avverranno cambiamenti nella coscienza , come uno sviluppo dell’intelletto, un cuore infinitamente compassionevole  e la consapevolezza che ogni cosa nell’universo è collegata all’altra; sia il fuori sia il dentro sono in relazione tra loro. Per prima cosa dobbiamo dare un significato alle nostre e alle vite altrui, rendendole più felici, sane e attente ai bisogni di tutti. Anche se il nostro servizio  sembra apparentemente semplice e “piccolo”, quel piccolo servigio può costituire il pezzo mancante che, facendo da anello di congiunzione tra gli altri, conduce ad un risveglio delle coscienze.

            Sentiamo parlare sempre più spesso della parola “sostenibilità”. Questa è veramente qualcosa di nuovo e inaspettato. Non si è ancora capito che ci troviamo ad un bivio senza precedenti. Molti pensano che se vogliamo sopravvivere e svilupparci, dobbiamo considerare in modo nuovo la maniera di concepire l’universo, l’essere umano e l’idea stessa che abbiamo di progresso e sviluppo.

            Non abbiamo scelta. Noi dobbiamo iniziare a pensare diversamente, a sentire diversamente, ed a rapportarci l’uno con l’altro e con la natura, in modo differente, però dobbiamo ammettere che vediamo diversi esempi di profonda trasformazione dell’individuo. Tali cambiamenti comportano una significante riduzione dell’aggressività ed un generale aumento della compassione e della tolleranza. Un altro rilevante aspetto di tale trasformazione è costituito dall’emergere di una spiritualità dalla natura universale e aconfessionale, caratterizzata dalla consapevolezza dell’unità alla base di tutta la creazione e di un profondo legame che unisce gli individui, le specie, la natura ed il cosmo intero, ma è nella stessa personalità umana che ritrova quei meccanismi che potrebbero intervenire per una trasformazione profonda e desiderabile.

            La causa originaria della crisi globale è la coscienza materialistica della nostra cultura, infatti, il pieno appagamento delle necessità materiali ha creato una crisi di significato, valori e prospettive, un’alienazione dalla natura ed una tendenza generalmente autodistruttiva, ma anche  l’emergenza di bisogni spirituali nella società. La crescita economica illimitata porta al fallimento su scala globale e rappresenta un fattore condizionante in questo processo.

            La maggior parte di noi è perfino più ricca del Buddha  principe e, come lui, stiamo cominciando a renderci conto che questo non fa cessare la sofferenza, a volte ne é la causa stessa. Non possiamo negare però che ci sono persone in grado di scoprire le radici psicologiche di tale modello materialistico e riuscire ad estirparle, o perlomeno a ridurre il potere che esse esercitano sulle loro vite. Nel momento in cui s’identificano correttamente le radici di tale modello d’insaziabile avidità, ci si rende conto della necessità di cercare le risposte dentro se stessi e di intraprendere una trasformazione interiore.

            La nostra cultura sta attraversando un’emergenza spirituale. Oggi molte persone praticano la meditazione; n’è previsto l’insegnamento anche presso alcuni luoghi di lavoro. È divenuta un’attività di tutto rispetto, per non parlare dello yoga , che è praticato da milioni di persone.

            Da diversi anni ormai, circa il 50 per cento e a volte anche di più, dei libri più venduti, trattano lo sviluppo delle proprie capacità, la spiritualità e la coscienza. Lo stesso dicasi dei films, televisione, riviste, Internet. È un’onda che sta rapidamente travolgendo tutti.

            “Se l’interesse nello sviluppo personale continua a crescere alla velocità attuale, e tale interesse viene a tradursi in un vero e proprio cambiamento a livello della coscienza, allora assisteremo ad un processo di reazione positivo che  condurrà  ad una accelerazione esponenziale del risveglio interiore. Più persone sono soggette al cambiamento, più impareranno circa i fattori  che promuovono il risveglio interiore, e più favorevole sarà l’ambiente sociale per un più ampio e veloce risveglio di massa, cosa che a sua volta agevolerà ancora di più un cambiamento della coscienza in un maggior numero di  individui. Ciò potrebbe ben portare ad una grande evoluzione collettiva a livello della coscienza. Peter Russel.

            Se il genere umano sviluppasse il Sè superiore , lo porterebbe automaticamente ad una tolleranza razziale, culturale, politica e religiosa e ad una più elevata consapevolezza ecologica, e questi sono cambiamenti che potrebbero diventare estremamente importanti nell’attuale crisi globale.

            Molti scienziati che hanno fatto ricerche sulla coscienza, sono fortemente convinti cha  la vera ragione dello scetticismo di certi scienziati sta nell’ingenuità ed ignoranza della civiltà industriale occidentale riguardo agli stati non ordinari di coscienza.

             Fu chiesto a Timothy Leary, nei primi anni ottanta, dove fossero andati a finire tutti i figli dei fiori. La sua risposta fu che erano andati a seminare. I vecchi modelli materialistici stanno cominciando a perdere la loro presa, e noi stiamo gradualmente mettendo insieme i pezzi di una nuova comprensione, e la direzione verso cui ci sta muovendo lascia intravedere che il nuovo modello includerà mente e coscienza quale aspetto fondamentale della realtà.

            Un aspetto che assumerà grande importanza è l’altruismo, la compassione e la comunità. Come sviluppare altruismo e compassione? Come può l’umanità sbarazzarsi dell’attaccamento materiale, dei desideri, delle paure e di tutta quella “roba” che fa la gente dei prigionieri dei mondi individuali, preoccupati solo del loro stesso benessere? Se vogliamo guarire il pianeta e salvare l’uomo, attraverso un cambiamento di coscienza, dobbiamo insegnare loro a liberarsi  dell’egocentrismo e dell’ attaccamento alle cose, del  materialismo, dall’egoismo e divenire esseri più altruisti e compassionevoli: ciò richiede naturalmente il risveglio interiore.

            L’esperienza e lo studio del mondo accademico e le ricerche condotte in tal senso hanno fatto emergere un’ampia visione alternativa del cosmo, integrante la scienza moderna, con prospettive simili a quelle che si riscontrano nelle tradizioni mistiche e nelle filosofie spirituali orientali. Essi hanno abbracciato una visione del mondo che descrive un universo dotato di un’anima e permeato da una Coscienza assoluta ed un’intelligenza cosmica superiore. Cos’accadrebbe alla nostra stessa cultura occidentale, se gli stati non ordinari di coscienza divenissero accessibili a tutti?

            Terminando, si può assicurare che appare evidente che ciò di cui c’è bisogno è un essenziale cambiamento a livello di coscienza e che ci sono segnali che indicano che la coscienza sta già cambiando essenzialmente; quando guardiamo ad alcuni aspetti di tale cambiamento, non dovremo domandarci quale è la principale differenza tra la coscienza di cui si abbisogna e la coscienza che ancora predomina oggi?  Bisogna capire che la coscienza materialistica e il suo impatto ideologico é il grosso problema da risolvere. Questo tipo di scienza è completamente sorpassato. Esiste però un’avanguardia scientifica o nuova scienza olistica, che ci suggerisce che c’è una necessità per un aggiornamento anche nel nostro modo di concepire ciò che le scienze ci stanno veramente dicendo, poiché la società in generale è rimasta indietro d’anni rispetto all’attuale avanguardia scientifica, perciò, abbiamo bisogno di associare ad una profonda trasformazione interiore una radicale riconsiderazione della vecchia visione scientifica del mondo. Questo renderà possibile colmare la lacuna tra scienza e spiritualità. Dobbiamo chiedere agli scienziati di assumersi la responsabilità affinché sia divulgata una conoscenza efficace per la gente e che allo stesso tempo apra nuove prospettive.

            Ciò di cui c’è bisogna è un modello completamente nuovo della realtà, uno che include la coscienza quale aspetto fondamentale, quanto lo spazio, il tempo e la materia e gli stati superiori di coscienza.

            Alfred North Whitehead ha detto qualcosa di molto bello. “La scienza, così come la cultura, progredisce con il sopraggiungere di una gran mente che getti luce nuova, più integrata ed inclusiva su di un particolare campo esperienziale e di ricerca”. Poi succedono i suoi seguaci, i quali, nel difendere la coerenza delle sue idee, perdono di vista l’intuizione originaria, ed esse finiscono con il divenire sterile, semplice dogma. Col tempo, a sua volta il dogma crolla; sopraggiunge un nuovo elemento integrante con un’altra intuizione creativa, ed il processo ricomincia da capo. È quanto accade anche nelle religioni.

            Dobbiamo fare molta attenzione e sapere che il Mestro  parla da un punto di vista illuminato, mentre il discepolo cerca di comprendere partendo da uno stato di coscienza meno illuminato, ed inevitabilmente qualcosa viene a perdersi. Fintanto che il Maestro è in incarnazione fisica, può cercare di correggere gli errori ed assicurare al discepolo un corretto ricevimento degli insegnamenti, ma, una volta  che il Maestro sia passato “al di là del velo”, gli insegnamenti passano da un individuo all’altro ed ogni volta qualcosa si viene a perdere o non é compresa appieno, o addirittura si aggiunge qualcosa alla versione originale.

            Col procedere ci dovrà essere solo una profonda spiritualità a permeare la vita quotidiana, rafforzata dalla meditazione individuale, di gruppo o collettiva, quando una religione é istituzionalizzata divide più che unisce. Non si deve fare degli insegnamenti una religione.

            La saggezza  spirituale è universale. Diverse persone stanno iniziando a riscoprire l’eterna saggezza della coscienza umana ed a metterla in pratica nella loro vita. Siamo milioni ad intraprendere questo viaggio, e ad imparare l’uno dell’esperienza dell’altro lungo il cammino. Ci troviamo nel mezzo di un rinascimento spirituale, ma a differenza del passato questo non ha alcun Capo; per la prima volta lo stiamo riscoprendo collettivamente.

            Le religioni organizzate devono diventare una forza utile e costruttiva, devono rendere permeabili i loro relativi archetipi ed accettarne la relatività. Ciò genererebbe un’atmosfera di tolleranza verso altri sistemi che scelgono per una diversa forma simbolica di venerazione per la divinità che trascende tutte le forme.

            Diciamo loro che il risveglio interiore non consiste nel praticare un rituale di devozione nei confronti di un altro essere, quanto piuttosto nel fare un lavoro mentale è come fare per liberare la mente da quelle catene che la rendono prigioniera dell’abitudine, come sviluppare l’ego , come ricavare il senso  d’identità, come non creare paure inutili, come interpretare l’esperienza, e come possiamo liberare la nostra mente da tutte queste limitazioni e condizionamenti. Sotto la superficie, c’è un campo di coscienza collettiva che si va sempre più intensificando e che diventa accessibile a chi vive l’esperienza spirituale.

 

 

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