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 La Volontà quale forza unificante
e
di sintesi

Carlo Setzu 

       La sintesi  è un attributo della volontà  divina che si manifesta mediante l'intelligenza e l'amore  come qualità della volontà; esse hanno la funzione di attrarre tutto ciò che necessita per manifestare il Proposito  divino, visualizzato in sintesi e motivato, attuato, progettato e reso possibile dall'aspetto dinamico della volontà stessa. In poche parole, è l'energia della volontà impregnata di proposito e mossa dall'intenzione .

       La sintesi è il secondo attributo della volontà e ha un effetto di massa e non individuale. Questo istinto di massa verrà poi trasformato in esperienza reale dall'intervento del gruppo dei servitori del mondo (N.G.S.M.) , dei discepoli  e iniziati  che determinerà l'apparizione e lo sviluppo della nuova qualità.

       La sensibilità  all'impressione  superiore e all'ispirazione  interiore è possibile quando i discepoli pensano e si esprimono simultaneamente in termini di sintesi di gruppo. "La fratellanza   è un'espressione della relazione fra il logos planetario  (sul piano mentale cosmico) e la Sua personalità che si esprime sul piano fisico cosmico (i  sette principi o piani), mediante il Pianeta con tutte le sue forme di vita; questo rapporto è focalizzato attraverso Sanat kumara , che è la Mente individualizzata di quella Grande Vita".

       Il piano  è la risposta della Gerarchia  all'affluente volontà risoluta del Signore del Mondo. É evidente che molti di noi non sono capaci di comprendere molte implicazioni della sintesi, se pensiamo che dal Monte dell'Ascensione potremo vedere "l'attività unita di atma -buddhi -manas  (volontà, amore e azione intelligente) e dove viene effettivamente dimostrata la teoria dell'esistenza di un piano e la fede nei tre aspetti divini o nella Trinità di Energie..

       La sintesi richiede una visione d'insieme del quadro, pensare in termini più ampi ed entrare nel più vasto stato di consapevolezza che "non vede alcuna differenza"; inoltre verranno istruiti solo coloro che insieme cercheranno l'iniziazione, che insieme attraverseranno la porta sulla Via e che insieme potranno essere presentati all' iniziatore unico , quale Unica "Unità di Luce".

       La nostra visualizzazione deve focalizzarsi sui gruppi e sugli insiemi; per sviluppare il senso di sintesi e così vedere orizzonti più ampi e allargare il nostro punto di vista, dobbiamo progettare dei piani internazionali di integrazione planetaria e vedere una grande struttura spirituale di "esistenza, vita e direzione", mentre ci manteniamo saldi sotto la pressione degli eventi mondiali.

       La legge di sintesi , di unità e fusione governa le attività della triade spirituale  e condiziona la vita monadica . Mediante questa legge i mondi dell'illusione  e dell'annebbiamento  astrale vengono dominati e maya  eliminata. La legge si riferisce anche al rapporto esistente fra la dualità superiore di spirito  e materia  presenti nel tempo e nello spazio. É questa sintesi o relazione che il gruppo  deve comprendere, tenendo presente però che esiste una distinzione tra sintesi, unità  e fisione ; infatti la fusione si riferisce all'anima  e alla sostanza  finché non sia raggiunto un punto d'equilibrio; allora l'unità diventa possibile man mano che la fusione di anima e personalità  è prodotta sul sentiero probatorio , sul sentiero del discepolato  e su quello dell'iniziazione  fino alle terza. Ovviamente  quando l'influenza monadica può essere registrata coscientemente e quando la costruzione dell'antahkarana  è in atto.

       La Legge di Sintesi "opera" mediante i Sette, che tuttavia sono uno:

  • Che introduce l'universale entro i molti, ma che conserva la sua interezza.
  • Che origina il Piano, ma che mantiene intatto il Proposito.
  • Che vede la molteplicità come necessaria secondo la legge di sacrificio
  • Che subordina questa legge a quella di sintesi.
  • Che emana molteplici respiri e tuttavia è la Vita stessa.

       La sintesi contiene il fuoco  che dà la Vita  ed è l'artefice della volontà dinamica. La sintesi mentale dell'uomo ha la capacità di osservare, cogliere e legare, con un lampo di intuito, ciò che contiene il ritmo della coscienza ampliata universale. La sintesi si consegue con l'acutezza di visione,  essa si manifesta con la padronanza perfetta sulla modalità del sacrificio di sè. L'intelletto non possiede la saggezza, ma se è acuto può penetrare nella sfera della sintesi e comprenderla mediante la conoscenza diretta , così l'azione necessaria sarà giusta.

       Il Proposito del Logos è la sintesi che contiene il Piano che può essere redatto dalla Gerarchia e realizzato dall'umanità. La sintesi contiene potenzialmente ciò che è nella mente di Dio; è la sorgente a cui possono accedere i Chohan  e tutti coloro che ne hanno la capacità. Lo spirito conosce la legge cosmica di fusione e l'affermarsi del magnetismo dell'Essere. Lo spirito  mette in contatto la sua vibrazione fondendosi con l'Essere . "La bellezza dell'Essere sta nel seme dello Spirito"

            Gli ashram  esistono sul piano buddhico  o dell'intuizione e i loro membri sono legati in un tutto sintetico, pertanto le singole personalità non vi trovano posto perché incapaci di entrare in sintonia con l'aura  di un ashram. I suoi componenti non si riuniscono per una meditazione riflessiva , avendo la capacità di vivere nel campo della percezione intuitiva. Dobbiamo sempre ricordare che l'individuo e la parte sono considerati in rapporto ad un tutto in espansione. Quindi è necessario avere la capacità di scorgere questa entità inclusiva e annotare la Legge che viene trascesa quando la parte diventa il tutto e risponde in pratica alle leggi spirituali maggiori che sostituiscono quelle trascese.

            L'invocazione ed evocazione  e l'uso della Volontà devono essere perseguiti con impegno perchè "la volontà è quell'aspetto divino nell'uomo che lo pone in rapporto con il Proposito e poi sotto il suo dominio, intelligentemente inteso nel tempo e nello spazio e compiuto dall'anima come espressione di amorevole impegno. Il metodo per eccellenza di sviluppare la volontà è di coltivare il riconoscimento del Piano divino attraverso i secoli; questo produce un senso di sintesi che, a sua volta, collega l'uomo con il Piano". Il mezzo per sviluppare gli aspetti superiori della volontà è capire e coltivare la percezione di primo raggio .

            Il senso della sintesi deve far capire al discepolo il “posto" che occupa nel mondo unico ma da quel posto sapersi decentralizzare per servire. Lo sviluppo dello spirito di sintesi porta a includere tutto nell'ambito della nostra influenza e ad essere incluso nell'ambito dell'influenza di coloro che sono più grandi di noi.       

            Tutto ciò che è separativo o diversificato, in quanto distingue unità minori o unità più vaste, non è la verità, perché dobbiamo cominciare a pensare in modo ancora più sintetico in termini di Spirito, Vita una. L’uomo però deve comunicare ed ascoltare l’Uno che parla rimanendo in silenzio, solo dopo aver rivolto lo sguardo all’interno concentrando la luce, può vedere e rivelare il mondo interiore dell’Essere.

       L’unità e la sintesi della personalità ci portano all’unità e alla sintesi di gruppo, all’armonia e alla Volontà d’amare; infatti il gruppo può agire con potenza solo quando ha conseguito una certa misura di sintesi e un’attività sincrona di tutti i suoi membri. Il gruppo deve lavorare con efficienza ed elaborare quella sintesi interiore, quella unione delle forze per influenzare in modo sottile e profondo le forze che predominano nel mondo e deve manifestare la simultaneità e la sintesi dei pensieri, desideri e progetti consimili.

       L’opera magica del settimo gruppo è connessa al settimo raggio che al momento opportuno comincerà a produrre una sintesi dei tre aspetti della Divinità sul piano fisico, in cooperazione con gli operatori di primo raggio, assistiti da aspiranti del settimo, usando metodi di quinto raggio nel campo delle scienze. Ciò produrrà la distruzione delle forme sorpassate, per essere sostituite dalle nuove che esprimeranno la vita che continua a fluire. Sto parlando al futuro, quando invece al giorno d’oggi possiamo  gia constatarlo facilmente.

            L’energia cosmica, legge del principio vitale, dona varietà alla sostanza e suscita la facoltà creativa. Bisogna rendersi conto che il Cosmo non conosce periodi inattivi, e invita l’uomo ad accettare i suoi doni per la conquista di nuovi tesori, per il progresso della coscienza e per la cognizione della Volontà rivelatrice dell’universo.

            L’evoluzione  è comprensibile  quando l’energia cosmica si afferma in sintesi sulla Terra e l’uomo evoluto comprende che lo Spirito, che scende e sale  nella sua spirale, gli offre l’ingresso alle sfere superiori, e  alle inferiori la chiave per realizzarsi.

            Il discepolo, che si avvicina alla fine del Sentiero,  con il suo pensiero e con  una concezione chiara può rivestire di bellezza e luminosità le forme create, perché lo spirito tende a realizzare sostanze sottili, l’essenza che genera le forme. In altre parole , colui che tiene in sé la sintesi di tutto ciò che è bello, crea quelle forme cui è attratto.

            Micro e macrocosmo sono uniti insieme e sono uno, con il potere di un solo e identico Respiro. Bisogna ammettere anche l’aspetto invisibile dell’Universo, se vogliamo arricchire la nostra vita; quando il genere umano accetterà lo Spirito puro come origine dell’Essere, comprenderà il macrocosmo. Lo Spirito non è una prerogativa del più evoluto, ma è retaggio di qualsiasi essere umano dedito all’evoluzione dell’umanità, qualsiasi lavoro egli faccia, perché “l’inferiore” è identico al “superiore”.

            La differenziazione non è sinonimo di disunione, ma fa parte del giro di una voluta della grande Spirale. Le espressioni sono molteplici ma uno è l’universo in tutte le sue forme. La creatività e l’impulso della coscienza sono i propulsori dell’energia; quindi nulla può dissociarsi nell’Eternità , anche se lo spazio è una struttura che accelera e migliora di continuo.  L’unica, universale legge dell’Universo non viene divisa dalla manifestazione, infatti l’unità si manifesta in tutte le espressioni della vita. Solo l’uomo separandosi dall’infinita energia universale, elude la verità, infatti lo sviluppo mediocre annebbia la comprensione, la coscienza di gruppo  viene infranta, e la distruzione operata dall’umanità ci allontana dall’unità. La comunione è in imperativo, ma l’umanità fino ad ora si è isolata dall’universo che è tessuto con il filo e la leva dell’amore.

            Tutte le fusioni avvengono tramite un principio universale,l’armonia  ; questo principio non può essere celato all’umanità,  ma comunicato  col cuore. Nell’universo tutto consiste di forze proiettive e attrattive. Se si riuscisse a stabilire il giusto rapporto armonico fra di esse, l’equilibrio risultante consentirebbe la produzione di forme armoniche. Ciò che è lanciato e ciò che gravita dipende dallo stesso principio di unità. Si compie un progresso quando si passa dalla ricettività inconscia  a quella consapevole. Omogeneo e consustanziale sono sinonimi. Il mondo è stato creato come un solo Cuore, che batte per l’unica pulsazione. Quindi il principio di omogeneità fa parte dell’intelligenza creatrice che favorisce l’evoluzione universale. L’evoluzione sarà più evidente solo quando l’uomo darà prova di conformarsi allo sviluppo universale, o avanzerà, dimostrando con molta chiarezza di immergersi nella corrente evolutiva e di seguirla, migliorando se stesso per salire a livelli di tensione maggiore nel cosmo, o il suo regno dovrà essere distrutto. Il suo impegno dovrà essere consono con l’universo per migliorare e per unire, teso al bene comune. Il Fuoco  è il nome che diamo al sacrificio di sé; questo elemento, che si manifesta ovunque e che tutto collega, consente di realizzare energie più sottili sia planetarie che cosmiche. La fiamma è foriera di pericoli, evitabili con la capacità di maneggiarla; essa contiene in sé la facoltà di affinare: il fuoco è datore di Vita e artefice di Volontà.

            Per fondere le energie bisogna che entrambi siano della stessa vebrazione , perciò una vibrazione di una energia elevata chiama a sé un’altra di ugual valore. L’attrazione magnetica, quando si costruiscono nuove formule, pone  le energie non ancora unificate in tensione, su questo processo di fusione si basa l’intera attività cosmica. Tutte le energie in tensione propendono ardentemente a esternarsi. É quello stimolo che evoca qualsiasi fenomeno, che unifica e che afferma la vita.

            Una maestosa Unità regna nell’universo come legge potentissima . Solo chi la rispetta può veramente cooperare con il Cosmo. L’unità della sostanza d’ogni cosa spinge l’umanità a creare. L’umanità impoverisce se stessa allontanandosi da questa verità e facendosi separativa. La Legge dell’Unità è immutabile nella sua diversità infinita.

            Non c’è divisione nell’universo e gli eventi si concatenano strettamente per tutti i piani. Pertanto, perturbazioni e rinnovamenti spirituali avanzano di pari passo, cicli dentro cicli si susseguono e in questa mutabilità scorre  il karma  umano. L’umanità sola è limitata dalla sua incapacità di riconoscere l’integrità dell’esistenza. Invece di riflettere sull’l’intero Essere, l’uomo si inceppa con l’idea di un mondo limitato. Quindi l’unità del cosmo e la presente condizione del mondo tendono a limitare tutte le vite. Sia l’idea di Ragione cosmica che di umanità si dovranno affermare nello sviluppo universale in una cooperazione senza riserve. Il consiglio di restare uniti acquista un valore speciale. Non è un semplice suggerimento morale, ma una condizione di pratica utilità.

          
 

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