95° CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETA’ TEOSOFICA ITALIANA
Carlo Setzu
“La Teosofia ed il suo metodo di fronte alla scienza contemporanea ed alle nuove scoperte”.
La Nuova Scienza.
Nella teoria del campo unificato , una serie d’equazioni che teoricamente potrebbero riunire le varie leggi della natura, sogno d’Einstein e dei fisici contemporanei, si ritrova la stessa tendenza all’unità, insita nel pensiero Orientale. Ora nascono le scienze dei sistemi e della complessità, le forme del Tutto, del Caos e delle catastrofi, la cibernetica e l’informatica, la psico-neuro-endocrinologia, le scienze connittive, le realtà spirituali, le reti informatiche e l’educazione multimediale dei siti.
Moltissimi scienziati ritengono che il pensiero scientifico non è incompatibile con una visione spirituale del mondo; ci dicono anche che c’è l’infinito vuoto e misterioso, la matrice Zero originaria del Tutto, da cui nacque la Singolarità, il punto ancora senza spazio e tempo che secondo la scienza attuale precedette il Big Bang. Come nel concetto di matrice Uno, la Singolarity implica il concetto di unità, di Oneness, di condizione potenziale creativa in cui tutto è ancora indiviso, in cui non si è ancora prodotta la rottura della simmetria perfetta dello stato originario.
Nel concetto unitario scientifico, di singolarity, manca però il concetto di Coscienza, che tuttavia noi consideriamo come necessariamente implicato, è il primo fotone, dello zero iniziale, segue la prima direzione cartesiana … in cui in un istante infinite particelle si creano da un’antica matrice potenziale e si lanciano in infinite direzioni spazio/temporali. È evidente l’analogia tra l’archetipo della spirale e il movimento spiraliforme della particella elementare, così come di tutto ciò che si muove nell’universo, e la Coscienza? Si è osservato la tendenza a far coincidere il concetto di Coscienza con il concetto di vuoto, che ripropone in chiave di fisica quantistica l’associazione già avanzata da millenni in numerose culture spirituali e cioè, il Vuoto originario e immanente è l’infinita Coscienza intelligente, implica in ogni singolo atomo dell’esistenza, un principio creativo che continua, da dentro ogni cosa, a far ruotare i mondi e le galassie, a far battere ogni cuore e a spingere ogni essere vivente verso una maggiore coscienza e comprensione. Lao Tsu afferma che: Il Tao è un vuoto che l’azione non può colmare, è di profondità abissale, è l’origine di tutte le cose”.
La fisica quantistica, addentrandosi nel cuore profondo della materia, scopre che è energia, vuoto, onda vibrante in veloce movimento e mutamento; scopre il paradosso esistenziale della duplice “impossibile” natura di onda e di particelle dei fotoni e degli elettroni, le unità prime dell’intera esistenza. Scopre anche che ogni quanto d’onda-particelle è interconnesso con l’intero sistema, ossia ogni frammento è intimamente legato all’intera esistenza come oneness, e quindi tutte le parti dell’universo sono connesse tra loro dai campi elettromagnetici, come se fossero legate da un’unica energia intelligente che si manifesta in differenti forze e processi di creazione, conservazione e distruzione.
Ervin Laszlo afferma che: “Il nuovo olismo nelle scienze, non è una forma semplice d’olismo, richiede che l’insieme in base al quale si definiscono gli eventi osservati o estrapolati sia l’universo nella sua totalità”; e la totalità dell’esistenza include ovviamente sia le dimensioni materiali sia spirituali. L’intero universo non è il caos d’eventi meccanici casuali, ma un Cosmos, un’organica unità che si esprime attraverso le leggi armoniche, regolari, universali, intelligenti.
La coscienza e i principi cibernetici
Principio archetipico del vuoto primordiale.
L’inizio dell’esistenza corrisponde ciberneticamente alla totale assenza d’informazioni/coscienza.
Principio archetipico dell’unità di coscienza del Tutto.
Dal vuoto potenziale emerge l’essere, la coscienza della propria esistenza: la Coscienza del Tutto.
Principio archetipico della creazione/distruzione multidimensionale.
Il risveglio della Coscienza Vuoto genera/crea attraverso il movimento/energia, tutte le unità e le dimensioni dell’esistenza.
L’esistenza è quindi completamente formata da unità energetiche d’informazione/coscienza. Ogni unità esistente riflette olograficamente e sincronicamente la Coscienza del Tutto e il Vuoto originario. Ogni Unità è quindi sacra e insostituibile parte di un unico Tutto.
Principio d’implicazione informatica.
L’energia implica informazione. Ogni unità d’energia è un’unità d’informazioni. Ogni forma implica informazione.
Ogni fenomeno fisico è costituito da quanti d’energia che chiamiamo particelle elementari, questi quanti d’energia, dal punto di vista cibernetico, sono dei quanti d’informazione. Ogni particella è un’unità d’informazione (massa, spin, carica, velocità ecc.) che reagisce con altre particelle, secondo leggi dettate dalle caratteristiche stesse delle informazioni. Ogni fenomeno fisico è, quindi un fenomeno informatico, perciò simultaneamente alla lettura in chiave energetica, esiste una lettura in chiave informatica.
Principio d’implicazione noetica.
L’informazione implica coscienza. L’informazione è coscienza. Ogni unità o campo d’energia è quindi un’unità o campo di coscienza.
Non può esistere informazione senza significato. Un’informazione senza significato è un non-senso e la percezione del significato dell’informazione è coscienza. L’informazione, è coscienza della propria stessa informazione, è coscienza di Sé. Ogni particella elementare (fotone) rappresenta un quanto inscindibile d’informazione e quindi la più elementare unità di coscienza che rappresenta il senso globale delle sue informazioni.
Principio di conservazione.
L’informazione/ coscienza implica un principio di conservazione. Ogni unità di coscienza quindi conserva dell’informazione, che chiamiamo memoria di Sé.
Parallelamente, al primo principio di termodinamica o principio di conservazione dell’energia e della massa, esiste un analogo principio di conservazione dell’informazione: nessuna informazione può essere eliminata ma solo cambiare di stato o di densità. La conservazione dell’informazione è chiamata comunemente memoria.
Principio di sintropia.
La coscienza implica unità, coerenza, sincronicità, amore. L’unità di coscienza implica una tendenza all’ordine delle informazioni.
Parallelamente al secondo principio di termodinamica o d’entropia o caotico, secondo il quale nei sistemi chiusi esiste una tendenza di disordine/disgregazione, inteso come ordine al livello di energia e complessità più bassa, esiste un principio complementare di sintropia o di coerenza , ordine e unità per cui, nei sistemi aperti, come ogni unità di coscienza, si osserva una tendenza ad organizzarsi verso un ordine sempre maggiore di efficienza/consapevolezza e di complessità/conoscenza.
Principio d’auto-coscienza/conoscenza.
La coscienza è la matrice della conoscenza: Ogni unità di coscienza conosce se stessa e le altre unità.
La coscienza, come capacità di percepire il senso o significato di un’informazione, è il fondamento dell’atto del conoscere, per questo, ogni unità di coscienza si autoconosce (attraverso circolazioni d’informazioni retroattive o flussi informatici a feedback) e s’identifica con le sue stesse informazioni. Ogni reazione tra particelle, atomi, cellule e cosi via, implica uno scambio d’informazioni, una coscienza del loro significato e quindi un continuo processo d’aumento della conoscenza.
Principio d’evoluzione.
La coscienza si evolve. L’unità di coscienza tende ad evolvere, ossia ad espandere e ordinare il proprio campo verso una maggiore complessità/densità informatica di consapevolezza e conoscenza.
Il principio di conservazione e di sintropia porta al principio d’evoluzione e al successivo principio d’unità. Ogni unità di coscienza, sulla base del principio di conservazione e di sintropia, manifesta la tendenza ad aumentare ed espandere il proprio campo d’informazioni e coscienza, aumentando la conoscenza di Sé e delle altre unità nello spazio/tempo e nella complessità.
Principio d’autotrascendenza o d’unità dei campi di coscienza.
La coscienza è Una. Le unità di coscienza si evolvono trascendendo se stesse nel processo di fusione in unità più vaste.
L’unità più complessa che si crea dalla fusione d’unità più primitive è un campo di coscienza collettivo. Nella storia dell’evoluzione planetaria e cosmica si osservano dei progressivi salti co-evolutivi, come delle particelle agli atomi, dagli atomi alle cellule e dalle cellule agli animali multicellulari. Questo è un processo d’unità di comunicazione creato dal principio di sintropia.
Caratteristica della nuova spiritualità.
Da alcuni decenni, le numerose culture antiche e moderne che abitano la nostra Terra si stanno in qualche modo avvicinando e fondendo in un’unica cultura. Si sta creando il cosiddetto Villaggio globale, inteso come uno spazio aperto alle comunicazioni e agli scambi umani e culturali, come un mondo senza frontiere o divieti, e in senso più ampio come sinonimo di cultura planetaria e di ecologia globale.
Sincronicamente, anche a livello scientifico, si è iniziato a parlare di coscienza della Terra, che abbraccia il nostro pianeta e in cui esistono tutte le nostre singole coscienze. Il pianeta come una grande coscienza , un cervello globale costituito da tutti gli organismi viventi del pianeta, capace di equilibrio, creatività e bellezza.
L’attuale umanità è concepita come la mente della Terra, come se ogni uomo fosse un neurone di un cervello planetario, come risultato di una coscienza collettiva. Bisogna ora spiccare un salto da una mente divisa ad una mente globale che utilizzi pienamente le sue possibilità creative in sintonia con una comune coscienza planetaria. Ogni singolo essere umano può attuare questo salto dalla mente che divide alla coscienza che unisce e avviare così un processo d’evoluzione per l’intero pianeta.
Ciò avverrà, quando l’uomo troverà un nuovo stato di coscienza, in cui la mente, condizionata alla divisione, sarà trascesa e sostituita dall’esperienza globale e pacifica del proprio essere. Solo a quel punto l’umanità ritroverà la sua vera natura e la sua vera finalità diventando la coscienza creativa e amorevole del pianeta.
Un mondo sta emergendo, una nuova consapevolezza, alimentata da un,esperienza unitaria di se stessi e da una presa di coscienza globale dell’esistenza e dei problemi del pianeta. Questa forza si manifesta nella nuova cultura olistica, intuitiva, confusa, umana, verde, transculturale, rispettosa della natura e delle minoranze, colorata, trasgressiva, che si fonda sui diritti, sull’unità tra corpo, mente e anima, sulla sacralità della vita in ogni suo aspetto. Inizia a prevalere con chiarezza lo stato dell’unità, della pace, del senso del bene comune che sta sviluppando dei cambiamenti in tutte le branche del vivere umano.
In un pianeta equilibrato, dove gli esseri che costituiscono la mente planetaria sono in stato d’unità ed equilibrio, ogni processo d’aumento di coscienza dovrebbe corrispondere un analogo processo di miglioramento della qualità ambientale/ecosistemica globale e viceversa, nei prossimi anni è necessario che l’attuale curva di tendenza al degrado eco-sistemico mondiale si inverta e che la curva di crescita di una nuova coscienza emerga, cambiando radicalmente il nostro presente ed il nostro futuro. La diversità non può essere soppressa, né con la forza, né con la persuasione. La diversità è la ricchezza spirituale della Terra, la sua libertà e forza. La diversità deve poter coesistere all’interno di un’unica cultura planetaria. La nascita di una nuova supercultura decreterà la fine del pensiero di un’epoca e creerà una vera e propria società planetaria trasversale, più innovativa e libera dal passato, che darà origine ad una cultura universale, dove gli individui e i gruppi si sentiranno veramente “cittadini del pianeta”; essi devono crearsi un salto quantico, una discontinuità come si dice in linguaggio scientifico, il vecchio deve morire per lasciare che il nuovo si espanda.
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