CONFERENZA DELLA SCUOLA ARCANA (2009)
“Il gruppo stia con il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo come una grande “armata d’implacabile volontà spirituale” in tempo di decisione.
Carlo setzu
La Volontà è l’espressione del Proposito divino che si realizza attraverso il Suo Piano . È Il processo cosciente che porta a prendere una decisione, o potere di scegliere secondo certi principi o ideali.
Le qualità della volontà, evidenti nei grandi volitivi, esistono in una certa misura, per quanto piccola, in ognuno di noi; se necessario, possiamo risvegliarle dallo stato latente fino a manifestarle. Esse sono: energia, dinamismo, intensità, dominio, controllo, disciplina, concentrazione, convergenza, attenzione, focalizzazione, determinazione, decisione, risolutezza, prontezza, perseveranza, sopportazione, pazienza, iniziativa, coraggio, audacia, organizzazione, integrazione, sintesi.
La volontà è una funzione psicologica, la più vicina all’Io, la sua diretta espressione. Sorgente di tutte le scelte, le decisioni, gli impegni. Attraverso la sua scoperta dentro di noi, percepiamo di essere un soggetto vivente dotato del potere di operare cambiamenti nella nostra personalità , negli altri, nelle circostanze. Ha funzione direttiva e regolatrice simile a quella del timoniere di una nave. Si devono usare delle specifiche tecniche per suscitarla, svilupparla, rafforzarla e dirigerla in modo giusto.
La buona volontà è individuale che affronta il compito di disciplinarsi e scegliere mete coerenti con il benessere degli altri e il bene dell’umanità. Non va confusa con i desideri, le velleità, le aspirazioni idealistiche di tante brave persone: è un proposito fermo, è potenza e ardore, unione di forza e di bontà, che vuole essere buona.
La volontà-di-bene può essere espressa soltanto dopo la terza iniziazione (trasfigurazione della personalità). L’irradiazione e l'energia espressa diventano sempre più monadiche . Ciò avviene nello stadio in cui l'energia monadica pura scorre attraverso l'iniziato, focalizzando la volontà - di bene così come registrata dalla Gerarchia ; è il senso dell'universalità ( non una frase vaga, ma una potenza specifica) sul piano fisico.
La volontà forte è, in un certo senso, l’aspetto più fondamentale e più famigliare della volontà. Nella forza della volontà è il suo potere, l’impeto e l’energia. Sviluppando la forza della volontà ci assicuriamo che un atto di volontà abbia intensità, abbastanza “fuoco ” per realizzare il suo proposito. Può essere sviluppata e accresciuta con l’allenamento e con l’esercizio.
La volontà sapiente è l’abilità di sviluppare la strategia più efficace e che richiede il minor sforzo. Essa svolge il suo ruolo più efficace e soddisfacente non come fonte di forza o di poteri diretti, ma attraverso la conoscenza degli elementi fondamentali del mondo psichico, le forze attive e le leggi che regolano l’atto di volontà.
La volontà transpersonale è l’espressione del sè , opera dai livelli supercosci della psiche. È la sua azione che l’io sente come un’attrazione o chiamata. Questa a volte dà inizio ad un dialogo; in altri casi il richiamo dall’alto assume la forma di una richiesta imperiosa: il Sé impone di trascendere i limiti della vita e della coscienza normale, ma l’io cosciente è spesso ribelle.
La volontà universale proviene dal Sè universale . Si manifesta attraverso il nostro Sé, che partecipa dell’individualità e dell’universalità ed è in contatto con la realtà trascendente. Aderirvi significa essenzialmente essere in sintonia con i ritmi della vita universale e prendervi parte volontariamente. Tale esperienza è l’aspirazione profonda e l’esigenza più alta, anche se spesso non riconosciuta, dall’umanità.
I mondi sottili sono per noi una realtà, dobbiamo affrettarci a scoprire la via che vi conduce, affinché lo spirito riesca a fondare la via della gioia. È la volontà di sapere che sospinge l’uomo a comprendere il cambiamento delle vite, acquisendo così il diritto alla gioia nell’esistenza abituale, dove moltiplica le ricchezze della vita e distingue e paragona fra molti eventi quotidiani. Cos’è la verità se non la comprensione delle leggi cosmiche per esperienza diretta? Iniziazioni, meditazione e concentrazione sono concetti superati se non esprimono quest’esperienza nelle azioni tese al bene dell’umanità.
Dobbiamo comprendere lo stadio di coscienza necessario per imprimere alla volontà la piena potenza dell’azione. Per attraversare le tenebre occorre la luce , per accendere lo spirito, dopo aver scoperto la sorgente del fuoco, sapendo che l’energia rinvenuta non è per se stessi, ma per l’umanità, deve raggiungerne la Fonte. Concentrare anche tutta la volontà non basta ad evocarlo. Le manifestazioni di quell’elemento non avvengono per comando, ma per espansione di coscienza , dove crescono i frutti del nostro lavoro. Ogni fenomeno del fuoco esige non solo certe condizioni fisiche, ma dipende principalmente dallo stato della coscienza. Il potere della Gerarchia è il più essenziale, perché si può costruire solo per suo tramite, l’energia impregnata dalla legge della Gerarchia sta alla base d’ogni grande inizio, si può edificare solo con le leggi dell’armonia più rigorosa, solo sul principio della Gerarchia si può stabilire una possibilità superiore. La Volontà Creatrice proclama che la coscienza unificata decide secondo concordanza, quando occorre molta potenza non è fornita soltanto dal comando della volontà, ma anche dall’unificazione di tutte le energie.
L’azione di gruppo moltiplica le forze, se unito in modo sistematico può controllare persino eventi cosmici. Un gruppo numeroso però può distruggere la ragione della sua struttura e auspicabile perciò costruire piccoli gruppi. Un gruppo ben unito deve essere libero da promesse reciproche, perciò evitiamo con cura di fare promesse.
La musica delle sfere non consiste in melodie, ma di ritmi, quando lo spirito evoluto la riconosce, comprende il potere del ritmo, perciò in ogni circostanza hanno importanza il volere e il ritmo, non le parole con le quali gli si affida la missione; Ciò che conta è l’alternarsi degli strati, la sincerità della trasmissione diretta e il ritmo, che può corrispondere ai cicli . La coscienza evoluta sa improvvisare parole in accordo con il flusso dell’energia, e non ha bisogno di formule già pronte.
La Gerarchia del servizio è il compiersi della Volontà Superiore, perciò ci chiediamo cosa trasforma lo spirito? L’impulso creativo; cosa lo fa salire? La creatività dell’impegno. Dapprima sembra che lo spirito sia lontanissimo, ma è così solo in apparenza, al contrario lo spirito chiama con forza. È importante agire direttamente, per afferrare tale conoscenza; si deve agire come si desidera ma cominciando da piccole dosi.
La legge di sintesi è usata specificatamente dall'iniziato , quando usa la Legge dei Sette Supplementari, allora attinge l'energia unita della volontà che il gruppo esprime con "ritmo unificato"
La sensibilità all'impressione superiore e all'ispirazione interiore è possibile, quando i discepoli pensano e si esprimono simultaneamente in termini di sintesi di gruppo. "La fratellanza è un'espressione della relazione fra il Logos planetario (sul piano mentale cosmico) e la Sua personalità che si esprime sul piano fisico cosmico , mediante il Pianeta con tutte le sue forme di vita; questo rapporto è focalizzato attraverso Sanat kumara , che è la Mente individualizzata di quella Grande Vita".
Il Piano è la risposta della Gerarchia all'affluente volontà risoluta del Signore del Mondo. É evidente che molti di noi non sono capaci di comprendere molte implicazioni della sintesi, se pensiamo che dal Monte dell'Ascensione potremo vedere "l'attività unita d’atma – buddhi - manas e dove è effettivamente dimostrata la teoria dell'esistenza di un piano e la fede nei tre Aspetti divini.
Molti affermano che i pensieri di pace e amore possono risolvere la situazione del mondo e porre fine alle guerre. Ciò è vero a patto che si sostieni un’attività fattiva, spinta da un impulso motivante da parte del Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, dietro al quale c’è sempre un’attività di Volontà-di-Bene, che produce appunto una netta intensificazione ed un aumento della Buona Volontà. L’afflusso d’amore proviene dal cuore del Logos che, attraverso il Cristo , permette alla Gerarchia d’esternare il Suo Proposito mediante il collegamento diretto di Shamballa col Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, attraverso gli Ashram che operano lungo la linea della volontà dinamica.
La Volontà – di - bene è necessaria anche per controbilanciare il primo aspetto della volontà sotto la guida dei discepoli mondiali che, appartenendo anch’essi al Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, devono sempre tenere presente l’idea del servizio . Il compito consiste nel collegare la Gerarchia alle masse, fungendo così da intermediari ed insegnandole l’orientamento verso un modo di vivere i giusti valori. Solo allora la Gerarchia si accosterà alla Terra anche perché moltissimi uomini saranno evoluti e ricettivi ai Suoi pensieri ed idee.
I rapporti sono tra i Custodi del Proposito divino (Shamballa), che incarnano la Sua Volontà, i custodi del Piano (Gerarchia), che incarnano l’Amore di Dio, il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo e il Genere umano. La Gerarchia in particolare focalizza la Volontà – di - bene influenzando l’umanità, che a sua volta la concretizza e la mette in pratica con la buona volontà. Questo rapporto unificherà e sintetizzerà i due centri, inaugurando così il Regno spirituale, il Regno della pace e della fratellanza.
Questa unione (Volontà-Amore, Atma-Buddhi, Gerarchia e Umanità, Shamballa-Spirito di pace) fu inaugurata dal Cristo, quando si mise sotto Il Volere del primo aspetto divino, affinché fosse fatta la Sua Volontà, divenendo Egli stesso la Luce del mondo e il Principe della pace. Questo compito sarà proseguito e compiuto dal Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, dagli aspiranti e dai discepoli operanti in tutti i campi della vita umana, mediante le forze di restaurazione, d’illuminazione e di ricostruzione. Ecco, la gran necessità di recuperare chi è pronto per il sentiero , ed insegnare loro come realizzare questa sintesi.
La Gerarchia, sotto la direzione del Cristo, sta creando una gran forma-pensiero sulla quale si sviluppa la Nuova Era . Gli iniziati, i discepoli e gli aspiranti, che rappresentano il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, forniscono la sostanza per questa forma-pensiero e contemporaneamente, con il loro servizio al Piano e invocando il Cristo, affinché con la sua Parola di potere gli dia forma, la mettono in attività.
Non basta, affermare che la Vita è Una, perché in coscienza non lo è ancora, essendo “la Vita sintesi amorevole in azione”. La Vita è in attività, ma spetta a noi esprimerla con l’amore “basato sull’unità realizzata che conduce all’espressione della sintesi”. Ciò che bisogna realizzare è il fatto dell’esistenza del quinto Regno o della Gerarchia planetaria e come invocarla per evocare luce che illumini l’umanità.
La religione, l’economia e la politica saranno cambiate man mano che si conoscerà l’esistenza della Gerarchia e la Sua incarnazione in terra mediante i gruppi d’iniziati e di discepoli che appartengono al Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, avanguardia del regno di Dio, prova vivente dell’esistenza dell’unità spirituale. Essi devono anche rivelare in formazione di gruppo a tutti i lavoratori spirituali, tramite l’istruzione e la perfezione, la natura della Coscienza cristica che riconosce tutti come figli di uno stesso Padre e la considerazione che essi sono una cosa sola, come fratelli, tutti ugualmente divini, tesi a rivelare la divinità sul piano fisico.
Decidere cosa fare comporta di aver fiducia in un futuro luminoso per l’umanità, sulla sua natura idealista, ma al tempo stesso pratica, una conoscenza approfondita delle cause e tendenze delle vicende umane, della consapevolezza dell’evoluzione inarrestabile della società verso la globalizzazione e dell’accelerazione formidabile che questo processo di cambiamento ha avuto nella seconda metà del secolo scorso, della formazione graduale, sofferta ma inarrestabile e di una spiritualità totale tesa a rinnovare i valori ed i comportamenti dell’uomo sul pianeta.
L’espansione della coscienza e l’identificazione di nuovi valori etici e sociali non hanno preceduto il veloce ritmo di crescita del progresso scientifico e la globalizzazione del libero mercato. L’uomo è diventato intelligente e perspicace, ma non saggio, ha seguito la mente e non il cuore, sta ancora guardando al di fuori di se stesso per cercare la felicità, non rendendosi conto che è all’interno di loro che possono trovarla: si chiama gioia di condividere, responsabilità d’unire, disponibilità a soccorrere. È questa la gran prova che l’uomo deve affrontare oggi – la trasformazione della coscienza. L’uomo non solo ne ha la capacità, ma ne ha anche il dovere e la responsabilità; quanto sopra sprona la nostra decisione a cooperare, coadiuvare e prendere parte a quest’aspirazione, per essere ispirati e conoscere come far progredire l’evoluzione dell’umanità.
Una cosa da fare, ovunque stia per scoppiare un conflitto, è quella di costruire dei ponti per far scaricare tensioni e pressioni, che si tratti di pretese territoriali, di povertà, ingiustizie, violazioni dei diritti umani, e così via, in modo da evitare che diventi un’inarrestabile bufera.
Una delle maggiori opportunità è la comprensione planetaria delle condizioni totali della vita umana sulla Terra e che porta alla cooperazione mondiale è divenuta una potente caratteristica evidenziata dalle forze profonde che operano nell’attuale fase evolutiva. È nostra convinzione che la razza umana riuscirà un giorno a stabilire buoni rapporti tra tutti i suoi membri; il giorno non è poi così lontano.
Essendo l’evoluzione dell’essere umano il nodo del processo di crisi planetaria – nel senso che la consapevolezza dipende dal suo modo di pensare, di vivere e di agire e quindi lo stato attuale e futuro del nostro pianeta – l’educazione alla coscienza globale di sé e del pianeta rappresenta la principale via di sviluppo verso una direzione più umana, etica, ecologica e spirituale. La coscienza globale è uno stato di coscienza naturale che l’uomo ha dimenticato ma che sempre più persone stanno esperimentando di nuovo. La coscienza globale è sentirsi nel proprio corpo, nelle sensazioni, nella vita; è sciogliere le rigide divisioni tra corpo, mente e spirito, aprire percezioni sensoriali più sottili, sperimentare un modo più immediato di sentire l’energia che anima e dà coscienza al nostro essere. Il fattore che in questo periodo distingue l’umanità è la tensione stressante, dovuta alla competitività, ai codici di condotta, alle leggi, alla morale ecc. che deve affrontare su tutti e cinque i livelli.
La crisi dell’umanità deve essere approfondita esplorando la sua anima (unità d’energia radiante), che si esprime con la personalità collettiva, che è la forma fisica più elevata che l’anima possa infondere.
La tensione dell’umanità scaturisce dall’incapacità di adattarsi alle richieste dell’anima collettiva. È un processo di crescita - la Monade è sempre impegnata a crescere. Negli occidentali, che stanno integrando il corpo mentale, è ancora più potente.
Altri fattori di crisi che scuotono l’umanità concernono la vita stessa del Logos a causa dell’evoluzione del Pianeta Terra, che sta per diventare sacro, e al genere umano che reagisce positivamente alle forze della luce, che al più presto raggiungerà un nuovo Ordine mondiale.
Un altro motivo di questa tensione dipende anche dall’energia del suo quarto raggio e dalla posizione che occupa nel quarto Globo, quarta Catena e quarta Ronda, che lo sottopone a fortissime tensioni in cerca dell’equilibrio tramite il conflitto.
I tentativi d’adattamento, effettuato dall’anima si manifesta come “malattia”, è pertanto un espediente a cui l’anima ricorre per piegare alla propria volontà i veicoli disturbati o incapaci di adeguarsi al cambiamento, è chiamato anche “processo di purificazione”, perciò, la quinta sottorazza nella sua esistenza quotidiana, è sottoposta ad uno stress intenso ed incessante. Dopo un periodo d’adattamento, che porterà necessariamente delle difficoltà, sarà raggiunto l’equilibrio, inaugurando così il nuovo Mondo e determinando così il suo destino.
Attraverso un’atroce crisi, l’anima dell’umanità impara a vivere come membro del genere umano, poi come entità spettabile ed infine come anima divina verso una crisi d’orientamento che la porterà ad invertire il senso del moto dello Zodiaco e ritornare in gruppo alla Casa del Padre.
L’anima raggiunge, con la sua energia, l’umanità mediante il Ponte arcobaleno (l’antahkarana di gruppo) costituito di sostanza mentale superiore degli uomini di buona volontà, dei discepoli e degli iniziati che rappresentano il tentativo dell’umanità consapevole di risvegliare, a livello esoterico, il chakra del cuore del Logos planetario. Nel presente il genere umano ha l’opportunità di raggiungere in massa il livello di questo gruppo avanzato.
L’umanità intuisce, tramite lo sviluppo dell’intelletto, l’esistenza di una verità non illusoria, perciò cerca di sostituire il suo modo di pensare in uno nuovo, provocando gran tensione e doloroso riadattamento.
I cuori dell’umanità, dopo scosse e trepidazioni, cominciano a sintonizzarsi con la Gerarchia che con enorme sacrificio, dovrà anch’Essa fare un adattamento ed un allineamento, coinvolgendo tutti e tre i centri planetari (Shamballa, Gerarchia e umanità ).
L’umanità ha il compito di “Salvatore planetario”, quale intermediario amorevole ed intelligente fra gli stati superiori di coscienza planetaria, umani e sub-umani. Essa, deve introdurre una nuova era operativa di gioia, di pace e di sintesi spirituale o Fratellanza, solo così diverrà possibile anche l’intervento e l’aiuto divino, da divenire sufficientemente forte per irradiare sulla Terra e divenirne il Reggente.
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