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SALVIAMO IL PIANETA 

Carlo Setzu

La sfida del ventesimo secolo consiste nel sostenere e guidare il cambiamento che già sta avvenendo, in modo che ci conduca alla soglia di un mondo pacifico nel quale tutti possano convivere nella non violenza e senza distruggere  l’ambiente.
Domandiamoci:  qual è realmente la posta in gioco? Che cosa posso Fare io per sostenere e guidare il cambiamento in atto? La risposta è che tu ed io dobbiamo cambiare il mondo.
Questa impresa non è più un’utopia, poichè la spinta al cambiamento sta crescendo. È nostro compito rinforzarla e in-formarla affinché si muova in una direzione positiva. Per questo dobbiamo chiarire a noi stessi quale è la posta in gioco — il che equivale a sapere perché il mondo ha bisogno di cambiamento. Come possiamo sostenere e guidare il cambiamento? Ma attraverso le nostre abitudini mentali, la nostra stessa vita e il nostro sviluppo personale di singoli.
I fatto è che con il passare del tempo un’intera piramide di diversi problemi si è accumulata in ogni parte del mondo: problemi sociali, politici, economici e culturali. Nella società sono apparse delle contraddizioni — in maniera differente in ogni paese, ma comunque presenti, e hanno creato conflitti, crisi e guerre. La relazione tra uomo e natura è divenuta sempre più complessa e tesa: l’aria si è avvelenata, i fiumi si sono inquinati, le foreste sono state distrutte, li numero di contraddizioni continua a crescere, ed esse stanno diventando sempre più profonde. La società mostra i sintomi tipici di una malattia.
Se i Leader più autorevoli non correranno ai ripari, sorgeranno dei movimenti violenti, ci saranno scioperi, disordini, guerre, l’intera società andrà in crisi. Il risultato finale potrà essere un’esplosione, un bagno di sangue che nessuno vuole, ma che si verificheranno spontaneamente.
Non dobbiamo aspettare fino a quando la crisi della società raggiungerà il livello di pericolo. Dobbiamo agire! Ogni persona può agire.
Se ognuno fa la sua parte, insieme potremo avere un impatto su coloro che decidono la politica e il destino della società, e motivarli affinché attuino i cambiamenti necessari. Cambiamenti che risolvano le crisi, e ci conducano sulla strada della sopravvivenza, della pace, dello sviluppo sano per la gente e per la natura, e a una migliore qualità della vita per tutti. Se non ottemperiamo a queste ingiunzioni, che cosa potrà accadere?
Il    crollo
•      Pressione demografica.
•      Povertà diffusa.
•      Divario tra gente ricca e gente povera.
•      Intolleranza religiosa.
•      Fondamentalismo e fanatismo.
•      Milioni di rifugiati climatici.
•     Ondate massicce di emigranti indigeni.
Eventi conseguenti
•     Conflitto internazionale e interculturale.
•     Crollo del sistema finanziario mondiale.
•     Aumento dell’insicurezza e della violenza.
•     Aumento di regimi forti o totalitari.
il    risultato
•     Diffusione mondiale del terrorismo.
•     Crollo dell’alleanza NATO.
•     Rottura delle relazioni USA e Russia.
•     Guerre regionali nel Medio Oriente, nell’Asia del Sud e del Sud-Est, nell’Africa Sub-sahariana e in America Latina.
•     Utilizzo di armi nucleari.
Fortunatamente esistono i Creativi culturali che hanno scoperto che il pianeta ha un’autocoscienza globale, ma che sta scivolando in un degrado sociale ed ecologico, che richiede un intervento immediato e radicale, in un’ottica interplanetaria, votata cioè alla visione globale dei problemi, ci dicono di seguire i seguenti comandamenti:
1.   Vivi in un modo che soddisfi i tuoi bisogni essenziali senza togliere agli altri la possibilità di soddisfare i loro.
2.   Vivi in un modo che rispetti il diritto alla vita e lo sviluppo di tutti ovunque vivano, e qualunque sia la loro origine etnica, il loro sesso, la loro cittadinanza e il loro sistema di credenze.
3.   Vivi in un modo che salvaguardi il diritto alla vita e a un ambiente sano per tutte le creature che vivono e crescono su questa Terra.
4.   Vai in cerca della felicità, della libertà e della realizzazione personale, tenendo però in considerazione la stessa ricerca da parte dei tuoi simili nella tua comunità, nel tuo paese, nella tua cultura e nella comunità globale di tutti i popoli e di tutti i paesi.
5.   Fai del tuo meglio per aiutare quelli meno privilegiati di te a vivere senza fame e povertà, vivano essi nella casa accanto o dall’altra parte del mondo.
6.   Frequenta persone che la pensano come te per preservare o ristabilire l’integrità dell’ambiente, in modo tale che possa generare e rigenerare le risorse essenziali per la vita e per il benessere umani.
7.   Aiuta i bambini e i giovani a scoprire modi sostenibili di vivere e agire.
8.   Chiedi al tuo governo di trasformare “cannoni in aratri” e di agire in uno spirito di pace e di cooperazione con altre nazioni e con altre culture, riconoscendo le aspirazioni legittime verso una vita migliore e verso un ambiente che sostenga la vita di tutti i popoli, culture e paesi del mondo.
9.   Diventa cliente abituale di aziende che producono beni e offrono servizi volti a soddisfare i tuoi bisogni e i bisogni di altre persone, senza danneggiare e aggravare il divario tra ricchi e poveri nella tua comunità e nel mondo.
10. Dai preferenza a giornali e riviste, programmi televisivi e radio fonici e siti internet che forniscano informazioni regolari e affidabili sui trend e sugli eventi che hanno un effetto sulla tua vita, che aiutino te e altri nella tua comunità a prendere decisioni informate su questioni cruciali.
Propaganda educativa.
La propaganda educativa verso le persone di una certa levatura deve comprendere i seguenti ammonimenti:
•     Quando scegli prodotti per te stesso, invece di articoli usa-e-getta che richiedono per essere prodotti una gran quantità di energia e materie prime, dai preferenza a congegni funzionali che sono fatti per durare, che sono prodotti da aziende che svolgono la loro funzione con il minimo spreco di energia e di materiale.
•     Quando scegli il tuo lavoro o la tua professione, invece di sforzarti per accumulare più denaro nel tempo più breve, occupati di un’attività che sia utile e benefica per la comunità e per il paese, e che non danneggi gli esseri umani e la natura.
•     Quando selezioni i mobili per la tua casa, invece di cercare articoli che fanno vedere ai vicini quanto lusso ti puoi permettere, scegli materiali naturali che durino e che diano alla tua abitazione un’atmosfera colma di calore e di cordialità.
•     Quando scegli i tuoi vestiti, evita i materiali sintetici e nocivi, e invece di cercare etichette vistose e pretenziose, sforzati di esprimere la tua personalità e i valori della tua cultura e della tua comunità.
•     Quando decidi la tua dieta giornaliera, invece di scegliere cibi di qualità scadente, poco sani e prodotti con poca cura, scegli alimenti coltivati organicamente e, quando possibile, preparati in ambito locale o regionale, che forniscono un nutrimento sano e non saccheggino l’ambiente.
•     Vivi in maniera più sana: mangiando meno carne, per esempio, così riduci drasticamente le possibilità d’infarto; e avrai la soddisfazione di sapere che stai facendo del tuo meglio per essere un membro responsabile della tua comunità, del tuo paese e dell’intera famiglia umana.
•     Prefigura accuratamente e onestamente al pubblico i benefici a lungo termine e i costi dei prodotti e dei servizi, includendo notizie sulla sicurezza, la durevolezza, le conseguenze sociali, la tossicità ambientale, la riusabilità e la riciclabilità.
•     Dai preferenza a imprese “etiche” come partner e associati, e rifiuta invece di fare affari con aziende che si comportano ingiustamente verso i loro dipendenti, i loro clienti e le loro comunità, o che degradino l’ambiente.
•     Cerca attivamente di ridurre l’inquinamento e il danno ambientale e minimizza lo spreco nei suoi processi di produzione, attraverso la sua catena di fornitura e di distribuzione.
•     Consulta i tuoi dipendenti quando formuli i progetti e gli obiettivi.
•     Presta attenzione alle vite dei dipendenti, scoprendo i loro interessi, capendo i loro bisogni e contribuendo al loro sviluppo personale.
•     Interessati attivamente anche alle persone e alle esigenze delle comunità locali, incoraggiando gli impiegati a dedicare parte del loro tempo a lavori socialmente utili o alla protezione dell’ambiente.
•     Sollecita il tuo Governo ad avere rapporti con gli altri governi in uno spirito di equità e di collaborazione, facendo pieno uso delle istituzioni e dei canali disponibili per la cooperazione intergovernativa e internazionale nell’interesse della pace e della sostenibilità.
•     Prendi in considerazione i differenti stili di vita, i modelli di consumo, i valori e le aspettative nelle varie culture e sottoculture della nostra società.
•     Adotta tecnologie più sicure e più efficienti nei servizi pubblici, specialmente nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni.
•     Ricerca, proponi e attua dei progetti per attuare uno stile di vita più sano e più naturale nelle città e nei paesi.
•     Offri una scelta di metodi aggiornati e alternativi di cura nell’ambito del sistema sanitario pubblico.
•     Metti a disposizione gli strumenti che permettano alla gente di godere dell’ambiente naturale senza distruggere gli equilibri ecologici ne saccheggiare o ridurre le aree incontaminate.
Il   salto in avanti, i primi segni
•     L’idea che un altro mondo sia possibile cattura l’immaginazione di un numero sempre più grande di persone.
•     Organizzazioni non governative si collegano attraverso internet sviluppano e condividono strategie per ripristinare economie locali e ambienti locali, e promuovono politiche socialmente ed ecologicamente responsabili nei governi e nelle imprese a livello sia locale che nazionale.
•     Governi e corporation cominciano a soddisfare le richieste di maggiore responsabilità sociale ed ecologica da parte dei crescenti movimenti nella società civile.
•     Un programma mondiale per risanare la Terra.
•     Un programma di energia rinnovabile.
•    L’uso dell’agricoltura per ottenere energia e beni biodegradabili.
•     Come risultato di tali sviluppi, la fiducia internazionale e interculturale, il conflitto etnico, la repressione razziale, l’ingiustizia economica e l’ineguaglianza tra i sessi diminuiscono. Si avvia la creazione di un mondo più pacifico e sostenibile, fondato su un superiore livello di fiducia e di cooperazione tra i molti popoli e le molte culture ed economie del mondo.
Oggi per cambiare il mondo si richiede che coltiviamo una risorsa molto più preziosa di qualsiasi altra: la nostra coscienza, senza la quale il crollo ecologico, sociale, demografico o generale della civiltà, sarà inevitabile; però con una rivoluzione globale nella sfera della coscienza, la catastrofe verso la quale il mondo si sta dirigendo è evitabile. Per attuare questa rivoluzione è richiesto un tipo diverso di crescita: non la crescita del potere e del denaro, ma la crescita dell’interezza, della consapevolezza e della pace interiore, ossia la crescita interiore. Finiamo all’insegna dell’ottimismo.
 

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