INVOCAZIONE ED EVOCAZIONI
Carlo Setzu
L'invocazione e l'evocazione o aspirazione verso l'alto, verso il Sè superiore è un processo di relazione che mira ad ottenere il bene degli altri. Questa attitudine ha l'effetto di elevare in qualche misura il nostro centro di coscienza a livelli più sottili del mondo interno; così si innesca un processo di trasmutazione e sublimazione delle energie psicologiche mediante la sostituzione e la purificazione dei moventi e l'elevazione del livello d’azione.
Il tipo d'invocazione più elevato, da parte della coscienza personale e del Sé o Anima, si rivolge ad un potere superiore, essendo l'espressione della volontà-di-bene priva di richieste e desideri personali. Si cerca la comunione con gli Esseri e le energie che esprimono i più alti valori che possiamo concepire, tra i quali (importante per noi) le energie superiori e benefiche da trasmettere ai nostri simili e all'unificazione con le realtà superiori e col Supremo, sempre a scopi altruistici.
Riassumendo: l'invocazione segue la via del cuore verso la Realtà e gli Esseri superiori tramite la via mentale, il pensiero e la volontà che intervengono associandosi al sentimento per fini spirituali. Questo è il metodo per acquisire l'amore amore buddhico.
L'uso della volontà nell'invocazione - evocazione
La volontà è l'energia più potente esistente nei mondi sottili e rende più efficienti tutte le altre energie. L'essere umano non solo è capace di conoscere, sentire, immaginare, amare, ma anche di volere. La volontà ha varie fasi o stadi, che possiamo enumerare come segue:
· Deliberazione. Considerazione dei moventi, incentivi e fini.
· Decisione. Opzione, scelta del fine da conseguire e dell'azione da compiere.
· Affermazione. Volontà espressa di raggiungere il fine con l'uso dell'imperativo categorico.
· Pianificazione. Fare un piano preciso d'azione; scegliere i mezzi di attuazione nei suoi vari stadi (progetti a lunga o a breve termine).
· Esecuzione. Dirigere e proiettare le varie energie necessarie per concretizzare il Piano , tramite l'uso di tecniche appropriate.
Nella deliberazione la consapevolezza e la discriminazione dei moventi sono essenziali, perché quando la volontà viene usata per scopi egoistici e separativi ha effetti distruttivi e tanto più forte è la volontà, tanto peggiori saranno i risultati e le conseguenze. Tali risultati non cadranno solo su altri ma prima o poi e inevitabilmente anche su colui che ha voluto in tal modo.
La volontà ha bisogno di essere controbilanciata dalla volontà-di-bene e dalla buona volontà . La meditazione aiuta a scoprire i moventi che spingono all'azione e a individuare quelli buoni e costruttivi.
La decisione e l'affermazione comportano una convinzione sicura di fiducia in se stessi; la loro efficacia è direttamente proporzionata alla vivezza e alla persistenza della realizzazione della nostra divinità, come pure al grado di unione fra anima e personalità .
La volontà richiede anche il "comando", l'imperativo categorico, il "voltaggio psicologico" e la ripetizione.
L'invocazione è un appello a qualcosa di superiore; è un'azione interna e simultanea che comprende la mente, il sentimento , l'immaginazione e la visualizzazione. La volontà di gruppo è la comprensione del significato (secondo aspetto) e della significanza (primo aspetto) che conferisce all'invocazione una potenza incomparabilmente superiore e più completa di quanto possa essere l'uso separato di una singola attività.
Chi invoca dovrebbe immaginare di agire come se fosse una "ricetrasmittente" che riceve luce , Amore e Potere, per essere distribuite all'umanità intera.
L'uso della Volontà (primo aspetto) richiede l'intelligenza (terzo aspetto) e l'amore (secondo aspetto) se vogliamo che possa manifestarsi, trionfare e divenire una gloriosa realtà in Terra. Affermiamo e comandiamo, con tutta l'energia in nostro possesso, che ciò possa essere.
Evocazione
L' evocazione è la risposta dall'alto all'invocazione o appello. Essa è prodotta dall'infallibile Legge di causa ed effetto . Attenzione però che la sua manifestazione nella nostra coscienza o nel mondo esterno potrebbe essere, e spesso lo è, dilazionata o indiretta e quindi sfuggirci l'effetto causato. Possiamo essere certi però che queste energie superiori produrranno in noi stessi e negli altri effetti benefici. Specialmente l'afflusso di luce, amore e potere sarà immediato ed eliminerà facilmente gli ostacoli; quando questo avviene, è nostro compito assorbire le energie evocate e farne un uso appropriato, irradiandole ed esprimendole con l'azione esterna.
Le energie ricevute, nel corso della meditazione, devono essere usate per evitare la congestione o l'eccesso di stimolazione; dovrebbe essere un nostro dovere e privilegio utilizzarle con azione interiore o esteriore a beneficio del genere umano. La radiazione silenziosa e senza sforzo degli esseri profondamente sviluppati rende possibile l'azione potente anche a distanza.
La radiazione specifica, diretta verso un obiettivo ben determinato, non richiede un grande "voltaggio", perché il suo effetto è accresciuto dalla focalizzazione dell'energia che segue il pensiero.
Che cosa si può particolarmente irradiare? Si possono irradiare le idee formulate in forme-pensiero colorate e rese vitali dalle qualità, aspetti e attributi, quale l'amore, la luce, la gioia la forza e la volontà. Come fare? Per prima cosa dobbiamo concentrarci su cosa vogliamo irradiare, cercando di suscitare in noi quella qualità e identificandoci con il messaggio, l'idea, il sentimento o l'energia in questione. Usiamo sia la radiazione spontanea che quella prescelta. Secondo, dobbiamo irradiare la gioia che ne accresce l'efficacia perché ha un effetto stimolante e vivificatore. Subito dopo formuliamo e visualizziamo ciò che vogliamo irradiare: un messaggio, una parola, una frase o un'immagine e quindi colleghiamoci con il ricevente (persona, gruppo, nazione, umanità, ecc.), visualizzandola e inviandole l'amore che collega e unisce, proiettiamola su un canale o lungo un raggio di luce sull'oggetto della nostra irradiazione; in caso s'intenda fare un'irradiazione generale, il fascio di luce va proiettato in ogni direzione: al nord, al sud, all'est, all'ovest, in alto e in basso.
Accorgimenti: la Radiazione dev'essere amorevole, altruistica e non troppo intensa o veemente (quando il Sole scotta ci ritiriamo all'ombra); non deve imporre la nostra influenza sugli altri, non abbiamo il diritto di infrangere la libertà altrui; non deve essere proiettata la nostra immagine ideale su chi che sia; non bisogna influenzare le persone senza il loro consenso perché non sappiamo cosa può essere giusto. Nei riguardi dei malati, limitiamoci a evocare i poteri generali di guarigione o circondare le persone di luce e pensieri di integrità e benessere. In quanto alla benedizione, dev'essere fatta in modo dinamico, ispirata e spinta da una deliberata volontà di bene e un vero "trasferimento di energia spirituale" mediante un arcobaleno radiante di benedizione sul mondo.
Il mezzo di azione più alto e più efficace è quello di essere un esempio vivente di un modello ideale, una manifestazione viva di ciò che un essere umano può esprimere quando la sua personalità è infusa d'anima e pervasa di essenza divina. Un altro mezzo d'azione è quello della preparazione dei servitori del piano divino verso il discepolato e il conseguimento spirituale. Ciò avviene di solito nella seconda parte della vita dell'istruttore, dopo avere adempiuto all'azione diretta nella prima parte dell' esistenza terrena.
L'azione può essere individuale o di gruppo; nel periodo attuale l'azione di gruppo verticale e orizzontale dovrebbe essere la più usata perché è il modo migliore di agire e che prevarrà nella veniente Era.
La meditazione non è un mezzo creativo per crescere e servire soltanto nel regno umano, ma anche nei centri di coscienza che si trovano oltre l'umano. Tutti coloro che, in calma riflessione, con appello focalizzato e dotati di vera conoscenza e sono in grado di "pensare a fondo" in uno stato di coscienza superiore a quello in cui sono normalmente consapevoli, possono concorrervi. In quello stato superiore essi pervengono alle "scoperte intuitive" e spirituali che possono produrre il seme di una nuova creazione, o apparire un nuovo campo di possibile consapevolezza a coloro che non sono in grado di meditare. Il movente di tutti questi gruppi di servizio deve essere il lavoro disinteressato.
La forma umana è dotata per manifestare l'aspetto anima, quella realtà in piena coscienza consapevole, rendendola così tangibile. Ciò significa redenzione , la redenzione della sostanza dei tre mondi (fisico, emotivo e mentale concreto) di cui siamo responsabili, mediante trasmutazione e trasfigurazione. Tutti siamo anche responsabili delle nostre menti, della nostra natura emotiva e del nostro corpo fisico-eterico, ed essi contengono tutti una certa proporzione di sostanza non redenta. Questo è ciò che crea il nostro problema, l'egoismo , la separatività, il materialismo cui tutti siamo soggetti. Accettando la responsabilità della redenzione della sostanza, contribuiamo alla redenzione planetaria.
La trasmutazione è il cambiamento di una vibrazione e di un'attività vibratoria in un'altra superiore. Trasmutazione della conoscenza in saggezza, dell'emozione in amore altruistico e intelligente, dell'individualità egoistica in coscienza di gruppo, delle energie dal centro del plesso solare al centro del cuore, ecc. La Trasfigurazione della personalità che viene liberata e diventa semplicemente uno strumento dell'anima.
Dobbiamo trovare in noi nuovi atteggiamenti, nuovi valori, poiché i problemi mondiali di questo momento sono critici. Probabilmente l'ostacolo più grave ed importante è l'egoismo con cui cerchiamo nel nostro stesso interesse prima di quello di qualsiasi altra persona o nazione. L'egoismo è un miraggio; ma ciò che sta dietro a quel miraggio e lo crea è l'illusione della separatività, che è una condizione mentale: crediamo, pensiamo, sappiamo di essere individui separati; usando la mente analitica concreta non percepiamo l'unità spirituale che ci collega ed unisce. Ed è questa illusione della separazione che produce il miraggio dell'egoismo, che ha creato la maya del materialismo. Dobbiamo quindi introdurre nuovi valori secondo cui vivere; i valori dell'amore, dell'unità e del servizio che infine ci aiuteranno a capire che il vero altruismo, sia per gli individui che per le nazioni, consiste nel mettere al primo posto l'interesse dell'umanità nel suo insieme. Sono valori che già cominciano a svilupparsi nella coscienza dell'umanità , non più soltanto fra i più progrediti, ma anche fra le moltitudini, perché l'umanità nel suo complesso ora è proprio all'ingresso del Sentiero .
Lo sguardo del genere umano è rivolto alla visione, sia esso alla visione dell'anima, di una vista migliore, di una migliore situazione economica e di migliori rapporti fra le nazioni. Che questa visione sia spesso distorta, che sia orientata in senso materiale o che solo parzialmente veduta, è naturalmente vero, ma in qualche forma oggi le masse comprendono in modo apprezzabile ciò che è nuovo e desiderabile, fatto finora sconosciuto. In passato esso era disponibile solo per i pochi, oggi le moltitudini (l'umanità nel suo complesso) sono pronte per il processo generale di allineamento (l'allineamento fra l'anima e la personalità). "Le affilate cesoie del dolore devono separare il reale dall'irreale; la sferza della sofferenza deve risvegliare l'anima sopita ad una vita squisita: si devono strappare le radici della vita dal suolo del desiderio egoistico, allora l'uomo sarà libero". E che cosa è la libertà? Libertà di essere ciò che in realtà siamo: figli di Dio in procinto di proclamare la nostra divinità, e questo è la meta immediata dell'evoluzione .
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