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XVI° SEMINARIO
organizzato congiuntamente dalla
FEDERAZIONE EUROPEA
DELLE SOCIETA’ TEOSOFICHE NAZIONALI
e della
 SOCIETA’ TEOSOFICA ITALIANA 

- Carlo Setzu -

Tema: La mente è il cuore e il cuore è la mente”.

            L’amore  ha bisogno del potere della mente per vivere, insieme possono perpetuare una condizione di equilibrio e di armonia, e compiere azioni valide credibili e costruttive, d’essere una forza fattiva e reale e di divenire giustizia. Non ci può essere vero amore senza giustizia. Esso, quando è autentico ci dà la facoltà di conoscere meglio il prossimo, di amarlo nella sua realtà, aiutandolo a superare i suoi limiti. Occorre però una grande lucidità mentale per comprendere che in tutti c’è una parte ricettiva al vero amore e che necessita della nostra capacità di comprensione . L’amore cieco non è vero amore, l’amore intelligente invece ci permette di servire il Piano gerarchico  per l’umanità.

            L’amore di gruppo  è sinonimo di vita in azione. La vita non è altro che l’energia che poniamo in ogni nostra azione giornaliera, che ci propone continuamente la scoperta dell’amore, in quel momento si cessa di essere prigionieri dei tre mondi  (fisico emotivo e mentale concreto)  “Quando la fiamma salta dal polo positivo dell’amore infinito al polo negativo di un cuore vuoto, reso ricettivo dalla sofferenza e dall’aspirazione, quest’ultimo udrà per sempre il pianto e vedrà i segni della sofferenza in ogni cuore arido che lo circonda e non conoscerà riposo o pace finchè non avrà aiutato a risvegliare l’energia necessaria ad alleviare la sofferenza di quegli altri cuori”. (Hilarion).

            Il cuore del gruppo è il centro, la parte più intima e più segreta, la mente è la comprensione del cuore, così la fusione dei due rende chiara la percezione. La mente aiuta quando il desiderio è nobile, ma il Sé, racchiuso nel profondo del cuore, è in perfetta unità e armonia, scopre quel Sé che  è uno stato in cui la mente, il cuore e i sensi sono fusi insieme ed agiscono all’unisono . Questo è amore. L’amore libera, ma le idee sull’amore incatenano”. (Il Buddha). Esso è servizio sacrificale, gioia nell’unità, grande in sapienza e non necessita di alcun apprezzamento o contraccambio. “Per investigare ed esplorare non occorre una mente romantica, idealista e fantasiosa, ma una mente positiva e moderata dalla qualità dell’amore”. (Krishnamurti). “Il calore si manifesta con l’amore altruistico, gentile e impavido. Esso genera pace, gioia, e felicità, va diritto al cuore delle cose e ritorna carico di sensazioni ed esperienze” (Agni yoga). Amore e luce sono i grandi rivelatori, amore verso l’umanità e luce  che ne rischiari l’oscurità. Perciò nel servizio  esprimiamoli quotidianamente affinché:  “ogni lezione imparata ogni giorno, ogni vibrazione afferrata e capita, renda il vostro cuore pieno d’amore e vi metta in grado d’amare il  prossimo con calore ardente.” (Il Tibetano).

            Il destino interpone nella nostra vita molte difficoltà ed ostacoli di non facile superamento: la famiglia, il lavoro, il frastuono della vita collettiva, la non buona salute dei nostri corpi fisici, il nostro carattere non ancora perfettamente addomesticato e altro, che richiedono spesso doti di vero eroismo nel dimenticare se stessi ed ascoltare col cuore e con la mente i bisogni profondi di chi ci attornia, per rispondere e sopperire ad essi.

            Conoscenza  e saggezza , lungi dall’essere sempre una cosa sola, spesso hanno tratti di non connessione: La conoscenza risiede in menti che abbondano di pensieri di altri uomini, mentre la saggezza alberga in menti che sono attente ai propri pensieri più interiori. I fratelli oscuri, che fanno della conoscenza la loro arma prediletta e sono molto abili, attraverso di essa, nel confondere le menti degli uomini anziché illuminarle. Essi operano tramite l’intelletto, mentre la Fratellanza  Bianca agisce mediante i poteri dell’Anima  che unisce alla mente il cuore. La vera conoscenza esoterica è quella che proviene dall’Anima, ossia mira ad una realizzazione che fa dello sviluppo della conoscenza umana e della creazione del bene, individuale e collettivo, la propria essenza. E’  una conoscenza ben diversa da quella exoterica. L’intelletto allontana sempre dall’unità e dalla sintesi, così gli uomini non capiscono più il cuore dell’uno e dell’altro. Di qui divisione, ostilità e catastrofe.

            Per chi vuole aiutare la Fratellanza Bianca, ogni pensiero e ogni  atto devono essere diretti e rivolti al Bene puro e reale, infondendo negli animi pensieri e sentimenti di calma, di pazienza,di sobrietà, di dolcezza, di altruismo e di vero amore. In questo modo non dolo si realizza il bene degli altri, ma si contribuisce anche alla loro evoluzione personale e, nello stesso tempo, alla nostra.

            Come tutti noi sappiamo, l’amore è il principio universale attorno al quale ruota tutto il Cosmo. Esso è il principio che denota l’era  attuale; in precedenza la nota portante fu quella della Saggezza, alla quale si arrivava tramite la conoscenza acquisita dalla mente e la comprensione del cuore.

            Il triangolo inserito al centro di un cerchio, rappresenta l’amore cosmico che tutto pervade. Questo amore viene ricevuto dalla Monade  , che possiamo collocare all’apice del triangolo , ossia al posto del 1° raggio , che emette una potente Volontà  di Bene da realizzarsi in tutti i piani  inferiori. L’energia dell’Amore trova poi un calice aperto nell’Anima, che possiamo visualizzare nel 2° Raggio, in uno dei vertici alla base del triangolo, che la accoglie e la trasforma in coscienza , cercando così di condizionare il 3° vertice, ossia la personalità , che dovrà far risuonare questa nota in ogni parte del suo essere trasformandolo. Abbiamo dunque costruito il primo triangolo formato dalla Monade, dall’Anima e dalla personalità,

            Il ragionamento e l’analisi critica evitano gli errori che possono sorgere quando nei rapporti si inserisce il giudizio e non la comprensione amorevole. Dobbiamo anche renderci conto che nel nostro passato ci sono state grandi lacune, soprattutto in età giovanile, rispetto all’energia dell’amore, perché i rapporti erano stati intessuti da un preciso interesse personale , che l’abilità della mente era riuscita a mascherare anche alla coscienza .

            Secondo me l’amore è l’espressione della volontà per raggiungere il bene, il quale è tutto ciò che contribuisce a migliorare l’esistenza degli uomini, sia da un punto di vista fisico che dal punto di vista emotivo, mentale e spirituale, quindi è tutto ciò che favorisce e porta avanti l’evoluzione .

            Quando la coscienza dell’uomo è sul piano fisico, ossia ha la propria vita impegnata a risolvere problemi di sopravivenza, l’aiuto più  opportuno che noi possiamo dargli è quello di aiutarlo a soddisfare questi bisogni materiali prima di indicargli qualsiasi altra meta da raggiungere. Lo stesso vale per una persona molto emotiva. Prima di passarli conoscenze mentali, dobbiamo aiutarla a calmare e controllare le emozioni . Per chi è identificato con la mente il passo successivo sarà quello di aprire il cuore e avvicinarsi agli altri attraverso i sentimenti, perché solo in questo modo potrà modificare i suoi pensieri e raggiungere il piano dell’Anima. Per chi segue già un cammino  spirituale sono molti i livelli evolutivi che contraddistinguono gli aspiranti e i discepoli. Il loro compito è il perfezionamento dell’identificazione  , cioè l’acquisizione della capacità di mettersi “al posti di…” fino a sentire e pensare come la persona che si vuole aiutare; per fare questo, credo, sia necessario il miglioramento costante dell’innocuità  , sostituendo la tendenza al giudizio con quella della comprensione amorevole.

            Il primo obiettivo che il gruppo deve porsi è dunque quello di fondersi e unificarsi, in un modo tale che ciascuno sia in stretto rapporto mentale e spirituale con gli altri. Oggi, molti uomini progrediti presentano uno sviluppo eccessivo della mente analitica. Questo può portare a difficili problemi di gestione quando non si sia ancora imparato a “pensare e parlare con il cuore".

            Solo una perfetta unione e sincronia fra mente e cuore dà la possibilità, ad individui e gruppi, di essere pronti al servizio, è sarà soltanto quando il servizio verrà portato a livello di consapevolezza che si riuscirà a vedere se nel cuore comincia ad esserci il fuoco del discepolo , quel fuoco che deve crescere per riscaldare il fratello. Accendere questo fuoco significa accorgersi delle esigenze del prossimo e questo vuol dire anche identificarsi con esso e percepire i bisogni più inferiori “come se” fossero i nostri.

            Ogni componente del gruppo fa parte dello stesso organismo, il quale sente la gioia e il dolore allo stesso modo, da qualunque parte provenga, perché vive in tutti e per tutti. Il gruppo in quanto organismo, esige il sacrificio  di ogni interesse di parte, del proprio piccolo io o sé personale, a vantaggio del bene generale, e questo non è mai indolore per la personalità.

            Tutto ciò conferma che per raggiungere ogni obiettivo che il gruppo si pone, è necessario che il cuore e la mente arrivino a quell’unione creativa che permette di essere una cosa sola: Dopo l’unificazione del cuore e della mente di ogni componente, si dovrà arrivare ad un’analoga unificazione nel gruppo. Questo permetterà all’organismo (non organizzazione) di funzionare perfettamente e di volgersi verso stati di coscienza più alti per ricevere l’iniziazione , ovvero l’avvio verso nuovi e più alti sentieri. Sarà questo il momento di presentarsi alla porta.

            I sentimenti, le reazioni, i desideri e i successi dell’individuo non contano nulla. E’ considerato importante solo ciò che promuove l’azione comune e arricchisce la coscienza del gruppo. Dobbiamo vigilare i nostri pensieri, trasformare con cura ogni sospetto, ogni critica, e cercare di sostenerci a vicenda senza deflettere e nella luce dell’amore, e così avvicinarci ai Maestri  interiori e pervenire al più presto a quella porta che si apre sulla via illuminata.

            L’amore è un principio difficile da applicare. La mente è una facoltà della personalità, per cui arrivando all’integrazione di questa si può poi, con relativa facilità, controllarla. L’energia dell’amore è diversa, non appartiene e non è un’espressione della personalità, ma anzi il suo esatto contrario, perché è sostanzialmente dare e non ricevere, mentre la personalità è caratterizzata dall’egoismo.  L’amore è un’energia che non chiede nulla in cambio della sua dispensazione. E’ un’energia che non stringe in un legame le altre persone ma le lascia libere, aiutandole ad affermare se stesse a seconda del loro livello evolutivo. E’ una forza che unisce senza invadere, apprezza senza giudicare e consiglia senza pretendere.

            Quando si riesce a vedere il vero volto di questo grande principio cosmico, allora scompaiono tutte le differenziazioni e le separatività. Non ci sono più due, tre, quattro persone, non esistono più l’io e l’altro ma un essere solo pervaso dalla coscienza del Dio dell’Amore.

L’Amore è infatti:

·        Cercare l’unione senza possedere. (1° Raggio)

·        Donare il meglio di sé, senza pensare di ricevere. (2° Raggio)

·        Accettare ciò che si ha per migliorare ciò che si è. (3° Raggio)

·        Essere legati, pur essendo liberi. (4° Raggio)

·        Rispettare senza la pretesa di essere rispettati. (5° Raggio)

·        Aiutare e farsi aiutare senza dipendenza. (6° Raggio)

·        Perdere la propria identità, pur essendo se stessi. (7° Raggio)

            Occorre anche tener presente che la conquista e lo sviluppo dell’intelletto rappresentano la peculiarità del regno umano. Dall’altra parte l’esperienza ci insegna che l’uomo dominato solo dalla mente può raggiungere livelli di separatività, orgoglio, egoismo, arroganza e crudeltà indicibili, tali da farci vergognare di appartenere al genere umano. E’ per questo che la mente deve essere equilibrata dal cuore e dall’amore, ossia dallo sviluppo di quelle qualità che allontanano l’uomo dal proprio egoismo e lo portano ad unirsi e a fondersi con gli altri in modo intelligente.

            Quello che abbiamo detto della mente vale naturalmente anche per il cuore: l’uomo portato solo da esso manca completamente di discernimento, ovvero tende ad accettare tutto quello che gli viene detto e a credere che tutto sia bello e buono; quindi può cadere in spaventose illusioni e in situazioni di dipendenza dalle quali, spesso, non è più in grado di uscire.

            E’ solo l’unione fra il cuore e la mente, l’amore e l’intelligenza che può donare all’uomo quel potere spirituale che è proprio e che farà di lui un essere capace di costruire unione. Il potere spirituale, in conclusione, è una conseguenza del lungo lavoro che individui e gruppi devono operare su di sé, imparando ad unire i tre punti del triangolo fino a farlo diventare un’unità vivente indissolubile.

            Molti pensano che al potere non si debba permettere di esprimersi, ma se lo si facesse ogni aspetto dinamico dell’uomo verrebbe meno, la vita entrerebbe in uno stato di stasi e l’evoluzione si fermerebbe. Il potere, inteso come capacità di realizzare un obiettivo, è una forza molto importante  che però dev’essere motivata dall’amore, rivestita di gentilezza e qualificata dalla comprensione.

             L'amore è l'energia che deve raggiungere i cuori degli uomini e fecondare l'umanità con la qualità della compassione amorevole che è ciò che esprime quando amore e intelligenza si incontrano. Bisogna sentire il vero amore scorrere in noi, con la ferma intenzione di esprimere amore a tutti coloro con cui si entra in contatto. Liberando il plesso solare dalla forza emotiva indesiderabile, il vero amore prenderà il posto dell'emozione e la compassione  sostituirà la pietà, prendendo posto dell'apprensione per la sofferenza.

             Dove l'amore esiste non c'è alcun pericolo di asprezza, crudeltà incomprensione e scappatoie di fronte ai fatti o nocumento alcuno. Non c'è amore quando gli ideali ai quali normalmente si è aggrappati alimentano l'orgoglio, conducono all'ostinazione e generano una superiorità separativa; essi producono atteggiamenti poco pratici e attività negative. Colui che possiede quindi questi ideali, spesso serve solamente in un campo limitato, condizionato dal suo lavoro scelto e colorato dal proprio idealismo. Esclude il tutto e pensa in termini del passato. L'accento posto sui propri ideali impedisce la comprensione ed egli è talmente preoccupato di difenderli (spesso anche con se stesso) e tanto condizionato da essi , che i più importanti problemi umani sfuggono alla sua attenzione. Col passare del tempo avviene una cristallizzazione. Una "barriera di cristallo" si crea tra la personalità e l'anima: l'anima è visibile ma la sua influenza è isolata. Solo una cosa impedirà che questo avvenga e cioè la comprensione amorevole e il conseguente sacrificio per l'umanità. Il maggior bene per il maggiore numero di persone diviene il tema centrale della sua vita e tutto l'uomo vi si subordina.  

       Spesso non occorre dire sempre cose cortesi o piacevoli, ma bisogna dire le cose spiacevoli con amore inalterabile. Amore non vuol dire confortare superficialmente l’oggetto dell’amore, l’amore è saggezza lungimirante che cerca di mantenere vive nell’oggetto amato quelle sottigliezze che garantiranno un sicuro progresso. L’Amore quindi vigila, stimola e protegge. Non è una questione personale, è una protezione positiva e non conduce ad un atteggiamento negativo di sentirsi amato da chi riceve amore e protezione.

       L’Amore è la forza dominante dell’Anima; con essa e per essa questa si pone in rapporto con tutte le anime e mediante il corpo emotivo può comunicare con tutte le anime subumane; però, troppo si è insistito su ciò che si chiama Amore e poco sulla Saggezza la quale è Amore che si esprime nel servizio.

       L’Amore non è sentimento, né emozione, né desiderio o movente egoistico di retta condotta quotidiana. L’Amore è la forza che guida i mondi e li conduce all’integrazione, all’unità, all’inclusività, costringendo la Divinità stessa all’azione. E’ difficile da coltivare, è difficile da applicare alle condizioni di vita e per esprimerlo occorre dare il massimo delle proprie capacità e ripudiare le attività egoistiche personali.

L’Amore rappresenta la comprensione e l’atteggiamento inclusivi, non critici ma magnetici che (nel lavoro in comune) mantiene l’integrità del gruppo, ne alimenta il ritmo e non permette che avvenimenti secondari o atteggiamenti personali ne turbino l’azione. L’Amore è l’incentivo dell’aspirazione sul sentiero, la sostanza dell’esistenza del mondo, la luce di libertà per tutte le creature, la coscienza di Dio, e pulsa nell’universo con ritmo divino.

Quando manca l’Amore è perché l’uomo si vede isolato e non identificato col prossimo, che invece lo irrita; critica i fratelli perché si sente superiore oppure li osserva e pensa: qui hanno torto ed io ho ragione, qui non comprendono ed io si; io li conosco ma loro non mi conoscono; devo avere pazienza con loro”, etc. Questo atteggiamento è una forma di egocentrismo. La vera via dell’Amore sta nel riflettere e meditare profondamente sul significato, sull’intento, sull’origine, sulle qualità, mete ed obiettivi dell’Amore espressi dall’Anima. Quando la persona si identifica con se stesso ed è focalizzato nella personalità non c’è vero amore

Il teosofo deve elevare nella Luce i propri compagni e vedere tutto il gruppo come un’unità, tenuto insieme dall’amore, dalla comprensione reciproca, dalla visione collettiva e dal servizio  prestato in comune. La massima forza liberatrice della vita è l’Amore. Quando ci si consacra all’anima l’amore scorre e fluisce attraverso il Sè  interiore inondando coloro che hanno bisogno d’amore. L’uomo coraggioso, saggio ed amorevole può fare qualsiasi cosa e gli effetti saranno innocui e benefici.

Una semplice regola potrebbe essere questa: pensiamoci scambievolmente con amore. Tutti hanno bisogno d’amore e comprensione più che di verità occulte enunciate con esattezza per quanto mirabili. Bisogna dimostrare agli altri che siamo "nell’essere spirituale” ed accostarci dolcemente a chi ci è vicino; si avvicineranno se saremo capaci di mostrare amorevole pazienza. Irradiamo più luce nel mondo con amore e molti verranno a noi come verso “un faro nella notte oscura”. Amiamoci più di quanto sia possibile, così che molti, agghiacciati e tremanti per le circostanze della vita e per l'orrore dell'esistenza umana, si volgeranno a noi per ricevere conforto e calore.

Occorrono oggi teosofi capaci di vedere gli uomini nella loro realtà e tuttavia capaci di amarli e servirli ugualmente. Coloro i cui cuori sono sensibili all'utilità del servizio e al ruolo che una mente individuale può svolgere a favore dell'umanità, che irradiano amore, ma la cui testa sa comunque valutare gli individui quali essi sono al loro particolare livello evolutivo, saranno dei salvatori!

 

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