XV° SEMINARIO delle SOCIETA’ TEOSOFICHE EUROPEE 2006
(Carlo Setzu)
Nota: “La compassione secondo la Dottrina del Cuore”
Per esprimere le facoltà creative del magnetismo e della radiazione occorre il sacro fuoco del cuore, come base per il Servizio sulla via della Gerarchia , e premessa per la sintesi e l’unione col Tutto. L’elevazione spirituale non è data soltanto dalla conoscienza , ma anche dal cuore, sorretto dalla creatività nell’amore e nel servizio. Il cuore è in accordo con le leggi universali, perciò tutto gli è possibile, però sopporterebbe a mala pena lo sconfinamento nell’aura terrena se non fosse spinto dall’amore verso l’umanità. In ogni manifestazione della vita bisogna applicare l’essenza del cuore elevando il pensiero e il fervore, per distruggere i pensieri negativi e millenari del mondo. La vita del cuore insegna la cooperazione delle coscienze che, fortificandosi reciprocamente, tessono, con il lavoro spirituale interiore, una rete di salvezza attorno al pianeta.
Un cuore retto irradia automaticamente benevolenza, bontà, compassione , allegria, salute, gioia e beatitudine spirituale senza premeditazione. Chi usa la Volontà e la fortezza del cuore ha la capacità di inviare il pensiero senza limiti di distanza, senza spreco di energia e senza danni sia per chi la emana che per chi la riceve. Esso possiede il potere invincibile della volontà che può innalzare, fortificare i legami, unirsi ai mondi lontani e accedere alla conoscenza diretta.
La calma del cuore è sinonimo di fermezza e decisione, che conduce ad una giusta tensione o attività dinamica, come atto di offerta spirituale superiore, alla quale il cuore non può resistere; direi che bisogna farlo lavorare di continuo e con un flusso costante per affinarlo sempre più, affinché diventi la sorgente di ricchezza spirituali. Un cuore raffinato è in grado di percepire anche i fenomeni più minuti e le sensazioni più acute. Il pregiudizio nasce dalla mente, la conoscenza diretta invece dimora nel cuore, il primo si costruisce una prigione, la seconda sente ed ha contatto con le verità cosmiche.
Ci viene detto che la dottrina del cuore governa lo sviluppo occulto, la dottrina dell'occhio (visione) l'esperienza mistica; la prima è condizionata dalla Monade , ed è basata sulla natura universale dell'anima , la seconda è basata sul duplice rapporto tra anima e personalità . Quando l'anima e la personalità, dopo il primo contatto, cominciano a vibrare all'unisono, si produce allora un effetto di attrazione della Triade spirituale che risveglia il centro della testa, così la dottrina del cuore comincia a sostituire la dottrina dell'occhio.
E' necessario che l'aspirante conosca affondo la dottrina del cuore e pratichi lo yoga di sintesi, se vuole cooperare con la Gerarchia alla realizzazione del Piano . Un altro motivo risiede nella essenzialità dello sviluppo del cuore di ogni discepolo , se vuole rispondere con sensibilità al gruppo e all'umanità. Lo yoga del cuore ci da la coscienza egoica, la conoscenza delle vere cause della manifestazione e l'apertura totale verso tutto e tutti.
Ad un certo punto del sentiero , il centro del plesso solare diviene un grande agente di trasformazione e di compensazione, capace di elevare le energie attive fisiche ed emotive da sotto il diaframma al centro del cuore. Questo avviene con la padronanza e con l'uso delle emozioni che non disturbano più la stabilità della mente. Ciò ci permette di provare la maggiore felicità e il più profondo dolore conservando imperturbata la mente e seguitando a dedicarci serenamente al nostro lavoro.
Il plesso solare, in un uomo evoluto (poiché il centro del cuore è risvegliato) esprime energia spirituale ed energia di gruppo; in un uomo molto evoluto l'energia del cuore si tramuta in intuizione .
Tramite la Triade spirituale e la personalità pervasa d'anima si dimostra la natura divina dell'amore. Questa rivelazione condiziona la forma del discepolo che esprime il servizio e lo inizia in quell'area misteriosa della coscienza divina, che chiamiamo il Cuore di Dio, corrispondente planetario del "Cuore del Sole", il Logos solare .
Un uomo evoluto segue le direttive del cuore, perché ama e applica la giustizia secondo la Legge divina con rettitudine e onestà. Il cuore, rispettando il libero arbitrio dell’uomo, è compassionevole e, conoscendo la realtà, giustifica l’altrui comportamento..
Tutto è immaginabile perché tutto esiste. Discriminare è conoscere col cuore. Esso è considerato la sede dell’immaginazione ; anche le immagini soggettive devono essere viste col cuore. Senza esperienza e senza concorso del cuore non può esserci immaginazione; la creazione avviene perché si mettono in rapporto questi due fattori. Con l’immaginazione del cuore si possono scoprire proprietà eclatanti anche negli oggetti così detti insignificanti; ogni oggetto polarizzato trasmette la sua carica. E’ necessario visualizzare vividamente le radiazioni continue del cuore per comprendere la presenza di cuori “malvagi”. L’ideazione è la base dell’essere; la visualizzazione ci porta alla conoscenza e alla facoltà creativa.
Il cuore ardente non è convulso, non fa azioni spasmodiche, però esso non si arrende, non devia, è paziente e resistente. Il cuore non è personale ma universale, questa sensibilità libera dall’egotismo, pur conservando l’individualità; perciò, non è facile conciliare l’individuale con l’universale se il cuore non irradiasse una luce speciale che infrange tutti gli ostacoli.
Dinanzi al susseguirsi del ritmo degli avvenimenti, la calma è essenziale se vogliamo capire e discriminare quanto l’esperienza ci insegna. E’ la sensazione diretta che ci fa comprendere il mondo invisibile, sempre che il cuore vi si arrenda. Le sensazioni del cuore devono essere notate, e non dobbiamo trascurare il fatto che entra in risonanza con qualunque cosa. Quando un uomo, già impegnato seriamente sul sentiero, d’un tratto diverge, dipende dalla scarsa educazione del cuore alla luce e alla benevolenza.
L’educazione e la conoscenza del cuore ci consentono di conoscerne il contenuto, l’importanza, e, in modo profondo, i moventi umani. Ora che si fanno più frequenti le precipitazioni e le manifestazioni delle energie sottili, impariamo a riconoscerle in noi stessi. Il cuore discerne certi periodi storici, e in particolar modo l’attuale, che è una epoca unica e piena di tensione, motivo di più per noi del gruppo per essere premurosi l’un l’altro.
L’unione con la Gerarchia è dovuta al cuore, che permette di trasferirvi la coscienza, e così renderci invulnerabili in qualsiasi ambiente si sia, perché crea un vampa di fuoco puro e inattaccabile. Il cosmo, il mondo fisico e il sottile sono fra loro connessi.
I suggerimenti della guida devono essere assorbiti con cura, perché, se restano mal costruiti nella coscienza, potrebbero arrecare danno; l’impedimento è dato dalle abitudini che forzano la coscienza su sentieri convenzionali, e esauriscono le facoltà del cuore, il quale però se è puro sa distinguere il sublime dall’infimo.
Per capire l’essenza del futuro (visione ) focalizziamoci nel cuore, perché è illimitato ed è frenato solo dall’intolleranza. La coscienza può essere saturata d’energia positiva come riserva per il futuro, e da offrire a tutti i popoli. Il rapporto con i mondi più elevati si ottiene concretizzando le qualità luminose della misericordia, della compassione, dell’amore e di tutti gli impulsi benevoli che possiamo chiamare “fuoco del cuore” o potente energia del mago bianco.
La coscienza non è qualcosa di astratto o sovrannaturale, ma è contattabile tramite il cuore, il contrario di questo è il pensiero nebuloso e le abitudini soffocanti. La cooperazione delle coscienze e la reciproca fortificazione decuplica le energie indispensabili per la vita del cuore; è il lavoro spirituale interiore e le opere per il bene comune che creano una rete di salvezza attorno al pianeta. La coscienza conosce la via e sa di essere unitaria, ciò comporta lavoro d’insieme e fiducia nel Maestro . L’unione della coscienza manifesta un accumulo di energie sottili e realizza, attraverso la via del sacrificio, il mondo superiore fino alla gloria della Trasfigurazione . Una coscienza chiara permette di sfruttare la potenza nascosta, che dovrebbe essere dosata dal cuore, in modo che il fervore, che potrebbe giocare dei brutti scherzi, non veli o nasconda il desiderio di aiutare il prossimo. Purificare la coscienza, sviluppare la vita del cuore e collaborare con la Gerarchia affina il corpo sottile , manifestando così le qualità per accedere ai mondi superiori, perché solo con la coscienza illuminata del cuore si adempie la Volontà del Padre, passando attraverso l’elevazione degli altri.
Quando non si “vede” e non si “ode” nulla, si deve avere fiducia fino al raggiungimento della massima conoscenza, all’ impegno ardente del cuore, alla discriminazione del grande e del piccolo, alla capacità di usare l’energia, al costante desiderio di solitudine (meditazione ) , al coraggio e soprattutto alla pazienza, costantemente tesi all’unificazione dei cuori, anche nei più grandi disagi.
Il fuoco che arde nel cuore rende immuni da tutte le vibrazioni negative, perché sono neutralizzate dall’amore e dalla compassione. L’opera svolta con abnegazione dai cuori illuminati, per unificare le coscienze della terra con quelle dei mondi superiori, amplia la coscienza di entrambi ed elimina ciò che confonde e divide le forze. La via del cuore è la qualità magnetica, la creatività, la sintesi; bisogna vedere, udire, comprendere, ricordare col sacro fuoco del cuore.
Per scoprire le sottilissime sfumature ed educare bene il cervello si deve purificare il pensiero. L’emanazione di forme-pensiero deve essere continua e costante ed emesse col cuore, il quale a sua volta deve poter captare, scartando ciò che la coscienza non accetta, le idee soggettive e profonde.
“Non si muore, ma si cambia”, quindi prepariamoci a conoscere il “linguaggio” del mondo sottile, e a penetrarvi in piena coscienza facendoci condurre dal cuore, che è un principio guida e compie una autentica trasformazione. L’educazione del cuore e della coscienza deve essere adattata con saggezza e pazienza, in modo che nella tensione il cuore non debba a soffrirne. La coscienza si forgia nella gioia e nel dolore e il suo esercizio è lo yoga del cuore, che si può perseguire sia nella vita terrena che nel mondo sottile.
“Solo la nuova coscienza afferma il futuro”. Solo con il cuore si possono conoscere le cose”. Comunichiamo con tutto ciò che è raffinato e con le persone che non cercano le cose materiali, poiché l’accendersi dei fuochi dipende dalla finezza della coscienza, ed è la via di accesso immediato al regno del cuore! Le leggi del mondo sottile si assimilano col cuore, pertanto per comprenderle ci vogliono sottigliezza e flessibilità di coscienza, ricordando che le misure fisiche non hanno alcuna validità in quel mondo, anche se esistono scadenze cosmiche astrologicamente stabilite
La sola pazienza non basta, occorre la lieta pazienza. Le illuminazioni istantanee non sono applicabili, per educare il cuore, ciò che serve è un’ opera instancabile. L’amore è lo stimolo per ampliare la coscienza e infiammare il cuore, che diviene invulnerabile se è capace di auto-sacrificio.
Un cuore ardente può essere turbato dalle invocazioni che vibrano nello spazio; esso con slancio e compassione vi risponde, perché sa che la sua energia magnetica viene assorbita dal richiedente che cerca sollievo e conforto; ma bisogna anche considerare che la sofferenza porta ad una espansione di coscienza data dall’esperienza per l’evoluzione dell’individuo e che questa sofferenza potrebbe essere emersa per causa karmica . La sofferenza e un senso di pena sono inevitabili quando si affina la coscienza e il corpo sottile, che devono adattarsi al fisico; specialmente quando il mondo sottile diviene la naturale condizione di quello terreno.
Il cuore deve ridestare l’umanità e trasmutare la sua separatività in unione armonica. Il cuore è il sole dell’organismo: cuore e luce sono sinonimi. Quando è necessario esso riscalda e arde all’istante, incitando al coraggio, così la sua irradiazione si oppone alle forze del male. Il cuore è la dimora della Divinità e ha la capacità, col suo magnetismo e le vibrazioni sottili, di unificare i mondi, perché è il fuoco stesso dello spazio. E’ bene usare la fortezza del cuore e la volontà cerebrale, perché non richiede sprechi di energia, ed ha la capacità di inviare il pensiero a distanza senza limiti e senza recare danni a nessuno perché pone l’immagine del ricevente nel cuore. Il potere del cuore è invincibile. Solo mediante il cuore si comprende quanto siano necessarie per il futuro le acquisizioni e la conoscenza diretta.
Il discepolo deve agire “COME SE” fosse un iniziato, ed è così che scopre che “come un uomo pensa nei suo cuore, tale egli è”, perché il cuore è il custode dei potere dell’immaginazione. La mente isola e rende più complesso il processo evolutivo. Il punto focale del cuore equilibra le energie sottili, trasmuta la sostanza e moltiplica le energie.
Il cuore ha dei presentimenti ed é un fatto fisico, basta poca osservazione per predire un evento, essendo nella sua potenzialità. Cerchiamo di emettere pensieri impersonali e sani nello spazio! Non per noi stessi ma per il mondo, e il cuore ci richiamerà al pensiero universale che rispecchia in semplicità la rinuncia di se stessi. Il cuore è un ricettacolo di tesori, ma bisogna saperlo ascoltare e accostarsi ad esso con “mani pulite” e con la coscienza unificata; così le manifestazioni di energie sfoceranno in ‘‘miracoli’’.
La radiosità del cuore é capace di unificare i cuori anche a grande distanza. Il primo a discernere è il cuore, perché esso freme, trasale, pensa, afferma e unifica molto prima del giudizio del cervello. Nella battaglia ci mette in guardia, e come una spada ci difende dal male oscuro. Il cuore è un “passat pourtus” per la vita del futuro e per passare i confini dei mondi. Quando inaridisce la compassione e la comprensione del cuore, anche la vita spirituale si spegne.
Il cuore, quantunque sia l’organo più individuale, è collegato al cuore infinito e solenne del Supremo. Noi non dobbiamo mai violarlo con atti deteriori, ma usarlo per additare la via con infinita compassione amorevole. Un precetto del cuore è la pazienza che supera qualsiasi irritazione, neutralizzandola nel tempo. Essa non e indifferenza, ma una tensione cosciente che si oppone alle tenebre.
Il successo affiora quando le opere cominciano a suscitare imitazione cosciente o inconscia e qualcuno prende a fare le stesse cose, perché il fuoco invisibile pervade i cuori umani . Non si possono contare i viandanti riscaldati dal fuoco di un discepolo o di un iniziato. Gli occhi e le orecchie possono essere ingannati, ma nulla può illudere il cuore, se si ascolta e si vede con esso; nulla di impuro può toccarlo.
La fiducia crea il ritmo, evoca il successo e risveglia l’energia psichica; così il cuore risplende di luce e di vittoria. E’ molto importante vigilare sul cuore e carpirne la vita, affinché nei preliminari del sentiero non indurisca. Esso deve essere sempre pieno di gioia, per poter alimentare a dovere il corpo sottile. Persino un cuore incallito rimane scosso a un grido di soccorso, anche se non tenderà la mano.
La dimora dell’armonia sta nel cuore; chi semina discordia nuoce a se stesso e infetta lo spazio, l’antidoto è l’unità e l’armonia creativa. Per la discesa della luce il cuore è il punto focale, elevandosi nella gioia si manifesta un cuore giovanile. Il cuore contiene tutto ciò che è amato e prezioso; l’idea di fratellanza vi è impressa e vibrerà di gioia e di anelito in tutte le vite. Il contatto continuo con l’amato, tramite il filo della vita, da gioia perché gli appelli del cuore sono raggi luminosi, e segnalano l’approccio alla fratellanza. Attenti alla confusione del cuore, perché ciò che oggi è convincente può deformarsi domani. I mezzi per discriminare tra la fratellanza bianca e quella nera sta nel cuore, essi sono l’infallibile energia primaria che protegge da cattivi incontri con l’ armatura di luce.
La tenerezza del cuore non deve annullare l’austerità, e questa non deve interferire quando il cuore ci segnala di soccorrere il prossimo. Le leggi del cuore sanno giudicare il conseguimento, misurare il dovere, e usare la conoscenza senza alcuna contraddizione. Il cuore percepisce sempre la realtà spirituale e l’atteggiamento nei confronti della vita, perché ha una coscienza più vasta di quella che noi possiamo immaginare, quindi per comprenderlo dobbiamo penetrare nella nostra coscienza.
Il cuore è compassionevole, e la coscienza sa trovare il punto d’equilibrio se si sopprime una vita vegetale, animale o creatura invisibile. Per creare una scala di valori si deve sapere quale tipo di pensiero è più creativo e giudicarne nel cuore la validità, perché il pensiero si trasmuta in fuoco puro ed è dal fuoco che sgorga energia o pensiero creativo che, a sua volta, tramite la fornace terrena, torna a riunirsi al fuoco.
La ragione non è equilibrata, l’elemento equilibratore è la coscienza, ma il giudice è il cuore. Ciò che nega la ragione è affermato dal fuoco presente nel profondo del cuore. Se la ragione nega la fratellanza, il cuore l’ afferma e palpita alla bellezza di questa idea, perché è chiamato lo specchio della fratellanza, nel quale si riflette.
E’ indispensabile capire che cos’è la concordia armoniosa; essa è l’unione delle energie psichiche che si manifestano come potere benefico a tutti i livelli della vita. Il conduttore di queste energie è il cuore che aspira ad una qualità migliore, poiché se lasciato libero di tendere al bene, si riempie immediatamente di energia. Bisogna cogliere ogni occasione di usare quell’energia, anche quando affiora la stanchezza nell’ aiutare il genere umano; ciò consolerà il cuore ricavandone letizia.
Il loto del cuore freme quando le scadenze sono imminenti, ma i seminatori del bene cominciano la semina pieni di gioia, perché capiscono che la fratellanza esiste. La caratteristica costante delle imprese di un cuore puro rivelano la capacità di abnegazione quando sono compiute nel nome della fratellanza.
Per accogliere un pensiero è necessario il silenzio ma bisogna che il cuore sia puro. Il pensiero viene ricevuto nel cuore ed è emesso dal cuore. Il malessere del pianeta opprime il cuore che dev’ essere protetto perché è un conduttore di molte tensioni, ma anche di energie superiori. Il centro del Cuore è sviluppato quando le sue reazioni esprimono amore, compassione, comprensione mentale intensa, impersonalità, saggezza animica e acuta sensibilità al bisogno e alle esigenze altrui.
Il Cuore è anima-buddhi o amore-ragione pura che presuppone un proposito che porta all’azione. Ad un certo punto il Cuore o Anima diventa spiritualmente inutile e per il discepolo non ci sono più ostacoli. La natura divina dell’amore allora verrà dimostrata dall’unione della Triade spirituale con la personalità pervasa d’anima e dall’espressione del sevizio, che iniziano il discepolo al mistero del “Cuore del Sole”.
Il discepolo ha bisogno dell’energia della Gerarchia incarnata nell’anima del Maestro che scorre attraverso l’Ashram e l’anima del discepolo. La dedizione completa al servizio altruistico crea la tensione, accende il fuoco del cuore e trasferisce la coscienza lungo la catena gerarchica, ricevendone ispirazione mediante il Maestro o coscienza di gruppo.
Una personalità pervasa d’anima, nel processo di meditazione, è sensibile all’intuizione, alla visione del piano, all’anima di gruppo e al Maestro, allora attinge la verità direttamente dalla fonte e percepisce i pensieri divini, che concretizza in forme-pensiero, perché il cervello diviene responsivo all’anima per mezzo della mente. Da ricordare che l’intuizione concerne sempre il collettivo, mai le piccole questioni personali
Il lavoro creativo è espressione dell’attività dell’Ashram e di quel tanto di piano che il discepolo afferra senza identificarsi. Egli non si occupa della forma, ma della vita e delle idee con amore puro e cuore ardente e intelligente; cerca di far nascere l’amore negli uomini; è il manipolatore delle energie attrattive dell’amore e determina, sotto l’influsso della volontà di Shamballa, l’aspetto del Proposito divino.
Trasmutare significa elevare la forza della personalità in energia egoica. Con il contatto magnetico e l’esperienza avviene il processo di trasmutazione; è un metodo tramite il quale l’inferiore viene assorbito dal superiore; praticamente i tre centri inferiori vengono elevati ai tre centri superiori della testa, del cuore e della gola, e che in seguito le loro energie verranno centralizzate nei tre centri direttivi della testa.
Questo processo è indispensabile per poter costruire l’antahkarana, ma ancora più importante è comprendere i significati, dal punto di vista dell’intento della Monade. La trasmutazione riguarda l’espressione della forza di vita sui tre piani inferiori; la trasformazione concerne i tre aspetti della mente sul piano mentale; la trasfigurazione riguarda la vita della Triade spirituale sui suoi livelli di identificazione.
L’uomo può trasmutarsi in bontà, bellezza e verità tramite il Ponte arcobaleno, così può restare nella luce e trasmettere energie superiori nel mondo, sotto forma di ispirazione, diventando una sorgente di energia radiante, illuminando e donando forza all’uomo. Con l’uso dell’antahkarana si rinnovano tutti i veicoli e inizia un processo di trasmutazione, rimpiazzando la sostanza inferiore con la superiore; possiamo dire che qui inizia il processo della vera sublimazione.
La trasformazione dell’esistenza avviene quando poniamo nella vita il cuore come principio guida e trasmutatore di energie. Esso è la dimora della coscienza e il legame con il Supremo, perciò bisogna educarne le potenzialità mediante la costruzione di un cervello che funzioni veramente.
Quando il pensiero umano riconoscerà nel cuore l’organo stimolante e non egoistico e un coadiuvatore delle energie più sottili, la vita prenderà d’un tratto a trasformarsi, secondo il suo destino. Il cuore ha la capacità d’assimilare gli influssi estranei per trasmutarli e impedire che avvelenino l’intero organismo.
I petali dell’amore sono connessi con l’atomo permanente egoico. Il centro del cuore e il plesso solare trasmettono energia di attrazione, affinità, comprensione e intuizione. Quando però l’energia dei petali dell’amore affluiscono nel corpo astrale e incontrano emozioni negative, creano gli annebbiamenti e la maya. Dove sorgono impulsi incontrollabili, si creano nell’uomo brucianti desideri materiali.
I petali della volontà o sacrificio riescono alla fine a dissipare l’energia del Guardiano della soglia, creando un senso di indifferenza e di distacco, e trasmutano il desiderio in aspirazione, e quindi in intuizione e pura volontà.
Non prestando attenzione e massima vigilanza alla vita del cuore, un desiderio indegno potrebbe distruggere tutto ciò che di spirituale si è costruito, perciò dobbiamo assimilare, tramite l’educazione del cuore, i sentimenti a livello sottile, così la gioia affluirà copiosa inondandoci.
L’uomo deve imparare a raggiungere i livelli superiori coscientemente, passo dopo passo. Deve controllare ogni movimento e pagare il prezzo per ogni promozione. In questo modo avrà sempre sotto di se un ponte,sul quale andare e tornare secondo le sue necessità. Mentre va verso il vero Sé costruisce, con sforzo e lavoro, i ponti e integra il suo settemplice meccanismo. Quando il ponte tra tutti i veicoli è costruito, allora può invocare la luce interiore. Quando la rivelazione del Sé inizia, l’uomo deve lentamente rimuovere l’impalcatura costruita nel tempo col la lettura e lo studio, così la luce del sole lentamente irradierà e annienterà tutti i mezzi usati per raggiungere la meta, e il suo Sé è realizzato. Egli allora creerà una vampa di fuoco puro nel cuore e quella agirà da perfetta invulnerabile protezione.
La volontà di Dio (il Logos planetario), essenza fondamentale centralizzata e focalizzata a Shamballa, è l’ispiratrice della volontà umana, in termini gerarchici è la volontà-di-bene, e in termini umani è buona volontà, amore e giusti rapporti. Essa, attuando il proposito, passa attraverso lo strumento del discepolo che può così comprenderne una piccola parte ed esprimerla sotto forma di servizio al piano, comunicando entro i limiti dell’Ashram.
La Volontà è l’aspetto sintetico dell’ispirazione, che racchiude tutte le aspirazioni minori. . Quando è attiva, attraverso la Legge di Sacrificio, collega testa e cuore, controlla le forze ed il fuoco da dispensare nel mondo con perizia, amore del tutto, fermezza, ampia visione, spirito di fratellanza e capacità di infiammare se stesso, il proprio gruppo e il prossimo. La Volontà è sintesi che vede l’insieme del quadro, entrando in un più vasto stato di consapevolezza ed inclusività. Rispetto ai tre raggi d’aspetto è volontà dinamica, volontà radiante e volontà magnetica. |