Sei in: news
[362][363][364][365][366][367][368][369][370][371][372]

 

 SCIENZA OLISTICA
(Carlo Setzu)

            Quando ho scritto questo discorso mi sono chiesto: come può il NGSM   far vivere la sintesi planetaria in modo impersonale e utile all’Umanità? Come possiamo far comprendere il linguaggio esoterico ai non addetti?Così ho fatto delle ricerche, e ho scoperto che un gruppo di creativi culturali , come si fanno chiamare, ha già coniugato un linguaggio comprensibile a tutta la Scienza olistica.

            Questi operatori culturali sono scienziati di fama internazionale di tutte le branche dello scibile, come per esempio, il Prof. Ervin Laslo, il fisico David Bohm, il premio nobel Sir Jhon Eceles, il filosofo Popper, il premio nobel per la fisica Wolfgang Pauli, James Loveloch, il fisico David Peat, Fritjiof Capra,  il Club di Budapest (con Gorbachev, il Dalai Lama,  ecc…), Ludwing Bertolauffi, Morris Mitchel Waldrop, Giuliano Preparata ed Emilio del Giudice, Ylya Prigogine, Enric Jautsch, Gregory Bateson, Ruport Sheldrake, Humberto Maturana e Francesco Varella, Jacques Bianveniste, e tanti altri.

            Ora l’idea consiste nell’apprendere questo linguaggio, in modo che  il mondo esoterico possa dialogare con il mondo olistico e viceversa. L’idea deve diventare un ideale possibile e questo ideale deve essere sviluppato e manifestato nella sostanza del Piano fisico eterico   se vogliamo che il NGSM. faccia vivere la sintesi . Per iniziare sarebbe opportuno inserire nei siti web un glossario olistico comparato al nostro glossario esoterico.

           Ciò che è nuovo deve essere compreso come qualcosa di necessario e utilizzabile nella sfera del terzo aspetto divino, l’intelligenza attiva. I creativi culturali  appartengono anch’essi al Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, ed è logico comunicare con loro imparandone il linguaggio.

            Il prossimo futuro sarà basato sul sincronico aumento della qualità d’informazione  e della coscienza planetaria . La quantità d’informazione per unità di energia, è la chiave per comprendere scientificamente, e quindi facilmente, l’auspicato cambiamento dello stato di coscienza planetario.

            Oggi esiste un cervello  planetario estremamente più espanso e informato del singolo cervello umano, che implica la parallela evoluzione di una coscienza planetaria . Questa analogia deve essere compresa con profondità. La rete internet il sistema nervoso di Gaia  è rapportabile alla creazione di un sistema nervoso cibernetico planetario interfacciato con il cervello, la mente e la coscienza di ogni possessore di computer  che permette di estendere i suoi sensi e la sua comprensione all’intero globo, e quindi rappresenta uno strumento di espansione della coscienza .

            Certamente la creazione di una rete di coscienza planetaria sarà un substrato essenziale per la creazione di un primo livello di civiltà globale e il motore di una presa di coscienza collettiva, di una vasta consapevolezza di essere un enorme numero di individui , sull’intera Terra, che operano, sperano e creano per un bene globale.

            Dice Ervin Laszlo: “abbiamo bisogno di nuovi concetti, nuovi valori ed una nuova visione per guidare i nostri passi verso un futuro umano e sostenibile, sviluppare una Coscienza planetaria è la più sicura e forse l’unica maniera per la società contemporanea di risolvere i problemi comuni che si trovano ad affrontare; la nuova Coscienza richiede una visione olistica di noi stessi, della nostra società, della natura e del Cosmos”.

            La visione olistica  nasce da un’espressione profonda in cui l’intero essere pulsa all’unisono con l’esistenza e può esprimere creativamente le sue potenzialità più elevate. Parte dalla consapevolezza , chiave dell’intero processo,  è la coscienza, la sua natura, le sue logiche, la sua evoluzione; è quindi necessario reintrodurre un modello di coscienza nella Scienza contemporanea, riscoprendola in termini nuovi, scientifici, adatti al momento storico presente

            Questa possibilità di una visione unitaria , in cui non esiste una separazione assoluta tra materia e spirito, porta ad una comprensione più articolata e logica dell’evoluzione umana, aprendo nuovi orizzonti alla psicosomatica, alla psicologia transpersonale e allo sviluppo del potenziale umano, verso l’uomo nuovo, che, ci auguriamo, potrà abitare il nostro pianeta in modo pacifico ed ecologicamente sostenibile.

            Ogni essere umano, sulla base di nuove informazioni, di una nuova logica e di un modello di conoscenza unitario, può ritornare sul cammino della trasformazione  e dell’evoluzione globale, e quindi può decondizionarsi dal passato, ritrovando un’integrità e una spiritualità.

            Lo spirito della visione olistica è quindi quello di fornirgli le chiavi per la comprensione e l’attuazione di un processo evolutivo che oggi coinvolge l’intero globo. Per favorire questo salto e realizzare una civiltà  planetaria orientata alla pace, alla tolleranza, al rispetto ecosistemico e alla spiritualità è il seme della Scienza e della coscienza del terzo millennio

            La coscienza abbraccia il nostro pianeta , in cui esistono tutte le nostre singole coscienze. Dobbiamo considerare i nostro pianeta come una grande coscienza e un cervello globale costituito da tutti gli organismi viventi del pianeta capace di equilibrio, creatività e bellezza.

            L’uomo deve costituire la parte più evoluta ed autocosciente dell’intero sistema, bisogna ora fare un salto da una mente divisa ad una mente globale che utilizzi pienamente le sue bellezze e possibilità creative in sintonia con una comune coscienza  planetaria. Ogni singolo essere umano può attuare questo salto dalla mente che divide alla coscienza che unisce e avviare così un processo di evoluzione per l’intero pianeta. Solo a quel punto l’umanità troverà la sua vera natura e la sua vera finalità diventando la coscienza creativa ed ammirevole del  pianeta.

            Il gruppo di scienziati olistici sta creando la nuova scienza, grazie alle sue esperienze interiori di trasformazione e grazie all’incontro con uomini e donne di grande evoluzione e spiritualità o per proprie esperienze transpersonali. Ciò a fatto loro intuire, comprendere e riformulare le conoscenze e le teorie della scienza materialistica in termini più complessi, iniziando un processo di riconciliazione tra le dimensioni della coscienza e dell’intelligenza con la dimensione dell’energia e della materia. Queste loro intuizioni hanno portato a nuove ipotesi, nuove scoperte e nuove teorie che costituiscono un primo essenziale passo per una trasformazione della scienza meccanicistica in un Scienza Olistica.

            Diamo un elenco dei nuovi paradigmi che uniscono e ritrovano una loro logica di coesistenza coscienza/materia:

·                                L'ordine implicato e ordine esplicato di David Bohm.

·                                La teoria generale dei sistemi , di Ludwig Von Bertalauffi.

·                                La teoria sistemica generale dell’evoluzione e il Campo PSI , di Ervin Laszlo.

·                                La scienza della complessità, di Morris Mitchel Waldrop.

·                                Il paradigma olografico , di Bohm, Pibram, Weber, e altri.

·                                La coerenza dell'elettromagnetismo   , di Giuliano Preparata e Emilio Del Giudice.

·                                Il dualismo interazionista , di Sir Jhon Eceless.

·                                Le strutture dissipative , di Ilya Prigogine.

·                                L’ipotesi Gaia  , di James Lovelock.

·                                La coevoluzione , di Enric Jautsch

·                                La sincronicità , di Wolfang Pauli e Car Gustav Jung

·                                L’olone , di Arthur Koestler.

·                                La struttura che connette , di Gregory Bateson.

·                                Il Campo morfogenetico , di Rupert Sheldrake.

·                                L’autopoiesi , di Humberto Maturana e Francisco Varella.

·                                La memoria dell’acqua, di Jacques Bienveniste.

·                                Le endorfine e neurotrasmettitori , di Candace Pert.

·                                I frattali , di Mandelbrot.
 

            Prendiamo ora in considerazione soltanto uno  dei numerosi paradigmi:

Il paradigma olografico  .

            Il paradigma olografico estende la propria interpretazione all’intera esistenza e alle dimensioni della coscienza; si basa sul concetto  di informazione globale che lega una parte al tutto: la parte diventa un ologramma  del tutto, in quanto contiene al suo interno una raffigurazione globale dell’insieme da cui deriva. Questo, di fatto, implica una relazione informatica continua, coerente e dinamica fra la parte e il tutto. Il paradigma olografico implica una complessità teorica e una semplicità intuitiva tale da renderlo indispensabile per spiegare e comprendere anche scientificamente una larga parte delle relazioni tra “Uno e il Tutto”. Potremo parafrasarlo dicendo che “è la parte nel tutto, il tutto nella parte”.

            La lastra dell’ologramma contiene l’intera immagine in ogni suo punto: se la spezziamo in cento parti, ogni pezzo conterrà l’intera immagine. Esso contiene tutte le informazioni dell’oggetto, come proprio una cellula in un organismo contiene l’intera informazione/coscienza del sistema di cui è parte intrinseca.

            Il paradigma olografico quindi è essenzialmente un modello di relazione e di informazione globale, un modello universale, potente e fecondo. Esso contiene una delle basi teoriche che sostengono il concetto di ordine implicato di Bohm, dove tutto è connesso e in ogni punto c’è l’immagine e l’informazione del tutto. Così l’uomo diventa un insieme, un’unità olografica che contiene in sé la matrice dell’informazione totale del sistema in cui è incluso (la sfera terrestre, la sfera del Sistema solare, della Galassia e così via), e con il quale c’è un continuo scambio di informazioni e di energie; la stessa continua relazione, simultaneamente, esiste anche con le sfere più piccole di cui è composto, le cellule, gli atomi e le particelle subatomiche. Tutto questo esprime il concetto “Come in alto, così in basso” : la relazione speculare e analogica tra una dimensione del micro e macrocosmo, tra Uno e Infinito, tra unità e il Tutto, tra anima individuale e cosmica. In Isa Upanishad esprimono il concetto olografico con questo Sutra:

Quello è il Tutto
Questo è il Tutto
dalla Totalità emerge la Totalità
la Totalità viene dalla Totalità
e la Totalità comunque rimane.

            Moltissimi scienziati ritengono che il pensiero scientifico non è incompatibile con una visione spirituale del mondo; ci dicono anche che c’è l’infinito vuoto  e misterioso, la matrice Zero originaria del Tutto, da cui nacque la Singolarity , il punto ancora senza spazio e tempo che secondo la scienza attuale precedette il Big Bang. Come nel concetto di matrice Uno, la Singolarity implica il concetto di unità, di Oneness , di condizione potenziale creativa in cui tutto  è ancora indiviso, in cui non si è ancora prodotta la rottura della simmetria perfetta dello stato originario.

             Si è osservato la tendenza a far coincidere il concetto di Coscienza con il conceto di vuoto, che ripropone in chiave di fisica quantistica l’associazione già avanzata da millenni in numerose culture spirituali e cioè, il Vuoto originario e immanente è l’infinita Coscienza intelligente, implica in ogni singolo atomo dell’esistenza, un principio creativo che continua, da dentro ogni cosa, a far ruotare i mondi e le galassie, a far battere ogni cuore e a spingere ogni essere vivente verso una maggiore coscienza e comprensione. Lao Tsu ci dice che : Il Tao è un vuoto che l’azione non può colmare, è di profondità abissale, è l’origine di tutte le cose”.

            La fisica quantistica, addentrandosi nel cuore profondo della materia, scopre che essa è energia, vuoto, onda vibrante in veloce movimento e mutamento; scopre il paradosso esistenziale della duplice “impossibile” natura di onda e di particelle dei fotoni e degli elettroni, le unità prime dell’intera esistenza. Scopre anche che ogni quanto di onda-particelle è interconnesso con l’intero sistema, ossia ogni frammento è intimamente legato all’intera esistenza come oneness, e quindi tutte le parti dell’universo sono connesse tra loro dai campi elettromagnetici, come se fossero legate da un’unica energia intelligente che si manifesta in differenti forze e processi di creazione, conservazione e distruzione.

            Un contributo a questa sfida emergente è rappresentato dalla cibernetica olistica . Perché la cibernetica? Afferma il Premio Nobel Manfred Eigen che: “la natura delle informazioni è immateriale; quindi, essendo basata sul concetto immateriale, può avvicinarsi alla comprensione e qualificazione della Coscienza, la più immateriale delle cose esistenti”. Grazie alla cibernetica, la scienza delle informazioni, la grande divisione tra corpo e mente, tra materia e coscienza sta per cadere. Asseriscono i fisici John Wheeler e Edward Fredkin che: “dovremmo iniziare a percepire e interpretare l’universo come se fosse costituito, in ultima analisi, non da materia ed energia, ma da pura informazione. Nel senso che il linguaggio cibernetico permette infatti di comprendere in modo unitario l’intera gamma dei fenomeni naturali e mentali”.

            Secondo Eigen, l’informazione rappresenta l’essenza stessa della vita e, pur essendo sempre coerente alle leggi di natura, costituisce un codice d’interpretazione che apre una dimensione evolutiva totalmente nuova. La coscienza e i fenomeni dell’intelligenza, fino ad ora non considerati dalla scienza, iniziano ora ad essere misurati in termini di informazione e, quindi, analizzati e compresi come processi reali.

            Secondo due ricercatori l’ordine  diventa un altro modo di esprimere quante  informazioni sono codificate in un sistema; per cui ciò che è vivo (sistema vivente) dovrebbe essere misurato in termini di informazione. Candace Pert dice che:”bisogna parlare di mente/corpo come di un’unica entità integrata, l’intero corpo una rete di informazioni, un complesso circuito pensante che abbraccia ogni cellula dell’organismo”.

            Gli scienziati olistici dicono che è necessario rifondare la scienza, cercando di percepire in ogni essere e fenomeno l’unità tra materia e coscienza, tra energia e informazione, ossia tra la forma oggettiva e il contenuto soggettivo di informazioni della psiche. La scienza olistica può esistere solo accettando, come propone Frencis Crik, che: “la dimensione della coscienza, e i fenomeni ad essa connessi, siano un legittimo e essenziale campo di ricerca e conoscenza scientifica”. La cibernetica rappresenta lo strumento tecnico e cognitivo per comprendere i processi di coscienza, e l’unità in essi implicata, qualificandoli, analizzandoli e studiandoli come informazioni. Tuttavia, per giungere ad una reale comprensione cibernetica e olistica della realtà, occorrono - oltre che l’esperienza profonda della propria coscienza – precise ipotesi e basi concettuali. Le intuizioni devono essere supportate da un ordine logico formalizzato che possa guidare ogni ricercatore con principi universali. Questo insieme di considerazioni, definizioni, principi e logiche prende il nome di Teoria cibernetica.

            L’intera esistenza è Una Infinita Coscienza: un multidimensionale universo composto e animato da un’unica energia intelligente. Essa costituisce la matrice implicata di ogni ordine, intelligenza e bellezza. Pervadendo l’intimo cuore di ogni frammento di realtà, questo oceano di coscienza rimane tuttavia immoto e incontaminato, è il motore, il perno “vuoto” delle mastodontiche ruote cosmiche in perpetuo movimento, e pur sfrangiata nella complessità delle sue molteplici dimensioni l’esistenza rimane Una.

            Quando si realizza lo stato interiore di coscienza vuota e splendente, il , ci si ritrova sincronicamente uniti alla divinità, il Brahaman, arrivando alla riunificazione con la Coscienza del tutto. La tendenza all’unità, intrinsecamente presente nell’esistenza, porta alla creazione di unità viventi di differenti livelli di complessità e coscienza, come parte dell’unità del tutto e che esprime in sé, come un seme, in modo sincronico e olografico, l’unità stessa su differenti ordini di complessità

            La nostra Terra è realmente un’immensa coscienza vivente, un’Entità cosmica, dagli infiniti aspetti, dalle innumerevoli forme di vita e di coscienza. E’ un’Entità cosmica, con una propria evoluzione; Nell' entrare in contatto con questa Realtà si sente l’esperienza di una espansione di coscienza dall’individuale o di gruppo al globale e ci si sente parte di una Vita globale; entrare in contatto, in comunione con la Coscienza Planetaria  è un’esperienza mistica comune a Santi come S. Francesco, a scienziati come Lovelock e Linneo, a poeti come Tagore, a nobel e scrittori come Byrd, Flammarion, a mistici orientali e occidentali, come Ramakrishna, Krishnamurti , Aurobindo, Bohme, Alce Nero, ecc. I nomi poco importano, ciò che conta è il senso di unità, di “riunione” e di sacralità che investe silenziosamente chi la vive e resta per sempre custodito come un tesoro nell’intimo dell’anima.

            Il risveglio spirituale di oggi è sorprendente, è proprio come se “centinaia di migliaia di Maestri di tutti i tempi” ci stessero aiutando a far rinascere lo spirito dimenticato. Tutti i Maestri attuali parlano del pianeta e della nuova coscienza globale. Disponiamo della più alta densità d’informazioni spirituali mai esistita prima sulla Terra; questa informazione è come una bomba spirituale ad orologeria che scoppierà in modo ritardato.

 

[362][363][364][365][366][367][368][369][370][371][372]

Condividi/Salva/Aggiungi a preferiti