AMORE Carlo Setzu
L’amore é una forza molto potente cui si riconosce un ruolo di primissimo ordine nel compito di rivoluzionare l'aspetto psichico, elevare il livello di salute e di benessere, dare un senso della vita a chi non l’ha.
Tecniche per evocare l’amore:
- Eliminazione degli ostacoli emotivo e mentali: come la paura, il sospetto, l'ostilità, la riflessione sul nostro concetto di che cosa è l'amore.
- Meditazione riflessiva: su tutti gli aspetti dell’amore, su come potrebbe cambiare la nostra vita se fosse maggiormente capace di amare, a quanti tipi di amore posso pensare. Ciò cui pensiamo, produce una vibrazione e cresce in noi.
- Modello ideale: visualizzando se stessi con maggiori capacità di sentire ed esprimere l'amore nella nostra vita evoca i nuovi atteggiamenti e comportamenti desiderati.
- Visualizzazione: trovare un simbolo dell'amore come un sole, per esempio, un fiore che sboccia, un cuore; l'importante è che l'immagine sgorghi spontaneamente dal profondo di noi stessi cercando di assimilarlo. I simboli sono accumulatori di energie.
- La tecnica delle parole evocatrici: considerato generalmente come un metodo ingenuo e semplicistico, è in realtà assai efficace.
Il lavoro per arrivare all’amore inizia prima con il confrontarsi con gli aspetti più scomodi e oscuri di noi stessi; però, quando questi sono stati riconosciuti, e guardati in faccia come per esempio la nostra aggressività, allora ci si può concentrare sugli aspetti positivi e certe volte questi emergono in maniera spontanea perché fanno parte, del nostro essere, non sono elementi artificiali ma potenzialità innate, ogni forma di autoaffermazione deve essere subordinata alla solidarietà, all'amore, e alla comprensione.
È possibile amare di là di ciò che possiamo ricevere in cambio. Ho scoperto che si può amare una persona, anche se non sappiamo se esiste ancora fisicamente. Si può amare l'essenza di quella persona, per quello che essa è, e non per quello che ci può dare o per il modo in cui ci può soddisfare..
L'amore ha, più di qualsiasi altro strumento, la capacità di fare scomparire la paura, di aiutare una persona a dimenticare se stessa, a trascendersi magari anche solo per pochi istanti. E il momento in cui ci dimentichiamo di noi stessi può essere veramente straordinario.
“L'amore è uno strumento conoscitivo: se sono egoista, non sono interessato a conoscere gli altri, ma se amo veramente una persona, la voglio conoscere e finisco per conoscerla, perché sviluppo gli strumenti conoscitivi adeguati”. “L'amore è quindi un'espansione di coscienza che porta in mondi nuovi, ossia in quello dell'altro, in una realtà di cui non si sospettava minimamente l'esistenza”.
L'amore stimola le nostre risorse creative perché se si ama un'altra persona, si sviluppano certe qualità e certe capacità (nell'aiutarla, nel volerle bene, ecc.), che altrimenti sarebbero rimaste sopite.
E ancora: sperimentalmente è stato dimostrato anche che l'amore aiuta a vivere meglio e più a lungo.
Non bisogna dimenticare che l’amore viene a far parte della struttura cellulare dei nostri tessuti fisiologici, dei nostri modi di essere più profondi fin dall'inizio della nostra esistenza. È però necessario distinguere tra due tipi di amore: quello lungimirante, che non pensa soltanto alla soddisfazione personale del qui e ora, ma s’interessa genuinamente a ciò che veramente è meglio per l'altra persona. È un amore capace di dire no e di essere fermo e, se è necessario, anche duro. Non é un amore esclusivo; più si divide fra varie persone e più si moltiplica. L'altro tipo di amore è pieno di paure, può essere a volte dittatoriale, è soprattutto un amore sorretto dal bisogno, che domanda, che non é mai appagato; ma devono vedere questi due tipi d'amore più come un continuum che come una contrapposizione, perché un amore non centrato é un amore non ancora cresciuto.
La capacità di amare é parte di ogni uomo, ma devono essere consapevoli dei blocchi che ci impediscono di amarci e di amare. Certamente questo si scontra con il pensiero di Freud secondo il quale noi siamo fondamentalmente egoisti e l'altruismo è una forzatura, ma si sposa invece perfettamente con la visione olistica che crede che tutti siamo fatti della stessa sostanza, per cui se amiamo l'altro amiamo anche noi stessi. Secondo questo principio siamo incitati, da qualsiasi percorso di auto-conoscenza, a riconoscere e realizzare in noi qualità superiori di saggezza e amorevolezza.
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